Home___primopianoRimini, il tempietto di Sant’Antonio è “ingabbiato”: partono i restauri

L'opera di restaurazione è sostenuta dall'azienda Bluenext dell'imprenditore Bonfiglio Mariotti


Rimini, il tempietto di Sant’Antonio è “ingabbiato”: partono i restauri


9 Maggio 2024 / Redazione

Con l’allestimento del cantiere, è ufficialmente partito l’intervento di restauro del tempietto di Sant’Antonio da Padova in piazza Tre Martiri, uno dei simboli identificativi della città.
Risalente alla prima metà del ‘500 e oggetto nel corso degli anni di vari interventi di manutenzione, ristrutturazione e restauro, il tempietto sarà oggetti di lavori che interesseranno sia la parte esterna, sia la parte interna, oltre alle parti impiantistiche.
L’esterno sarà restaurato grazie ad un consolidamento e una pulitura complessiva della Pietra d’Istria e della pietra di San Marino; anche la copertura sarà revisionata e restaurata così infissi, fregi e parti metalliche. Internamente si interverrà nelle parti in pietra e nella volta intonacate, gli affreschi interni, la scultura lignea e l’adeguamento degli impianti. Il progetto di restauro è stato elaborato a seguito di accurate indagini stratigrafiche e diagnostiche con termocamera, oltre a rilievi attraverso 3D con laser scanner.
I lavori, affidati alla ditta ETRA specializzata in restauro di beni storici e tutelati, dureranno sei mesi e saranno svolti seguendo un dettagliato cronoprogramma sotto la direzione dei tecnici del Comune e con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che ha approvato l’intervento.
L’opera sarà realizzata grazie al sostegno dell’imprenditore riminese Bonfiglio Mariotti, che finanzierà l’intervento attraverso il contributo Art Bonus per un investimento complessivo di 200mila euro.
“Il Tempietto di Sant’Antonio è un luogo a me caro, così come è caro a tantissimi riminesi che come me hanno ricordi e legami con quello che è un simbolo della storia e della cultura della città – sottolinea l’imprenditore Bonfiglio Mariotti, presidente e proprietario insieme alla famiglia dell’azienda informatica Bluenext, presente in tutta Italia e con la sede centrale a Rimini – Da qui la scelta di dare il nostro contributo per restituire alla comunità un gioiello monumentale e dimostrare come l’imprenditoria possa essere di supporto alla crescita e allo sviluppo culturale del territorio”.