HomeCronacaDa Rimini la conferma a Bennet: anche un uomo può essere molestato


Da Rimini la conferma a Bennet: anche un uomo può essere molestato


14 Ottobre 2018 / Lia Celi

«Può una donna violentare un uomo?» Alla grande domanda suscitata nell’opinione pubblica dalla denuncia di Jimmy Bennett contro Asia Argento c’è qualcuno che potrebbe rispondere senz’altro in modo affermativo. E’ il 61enne riminese che si è rivolto alla Questura per far cessare le molestie, anche sessuali, della convivente di sette anni più giovane, per conquistare la quale aveva rotto un precedente matrimonio.

Ma ben presto la signora si è rivelata una vera e propria persecutrice, gelosa come Otello e prepotente nell’intimità: il poveretto, pare, si è visto sequestrare il cellulare ed epurare la rubrica, veniva tallonato e controllato fin sul posto di lavoro e, una volta a casa, costretto a pratiche sessuali non gradite.

La situazione doveva essere veramente insostenibile se l’uomo è arrivato a chiedere aiuto, sfidando i pregiudizi e la vera e propria incredulità diffusa sul fatto che sia possibile, per un uomo, essere vittima della prevaricazione di una donna.

E non a livello di vignetta della Settimana Enigmistica o di sketch da Casa Vianello, con una lei burbera e incontentabile e un lui succube e rassegnato, ma con modalità molto simili a quelle che spingono sempre più donne a contattare le autorità: violenza psicologica, umiliazione, gelosia ossessiva, stalking e anche sopraffazione sessuale.

Potrebbe essere un altro effetto collaterale di #MeToo: alzare il velo su un disagio che sicuramente è meno frequente e lascia meno segni sulla pelle, e che suscita battute e sogghigni: ah ah ah, un uomo grande e grosso che non è capace di dire basta, di farsi rispettare da una donna.

Come se le relazioni malate fossero sempre e solo a senso unico, e, fra le quattro mura, donne dalla personalità dominante e dal temperamento aggressivo non potessero paralizzare, in un partner remissivo o anche solo molto innamorato, la capacità di reagire e di ribellarsi.

Anche un uomo può sviluppare una dipendenza affettiva dalla sua compagna e arrivare ad accettare l’inaccettabile, nella speranza che le cose cambino, che lei «capisca». La vera differenza è che l’uomo «abusato» viene ritenuto ancora meno credibile della donna, e deve pure incassare ironia e derisione da parte degli altri uomini e anche delle donne.

Com’è successo a Jimmy Bennett: qualunque cosa sia realmente successa in quella camera d’albergo, e comunque la pensiamo su Asia Argento, nell’opinione generale Bennett è soprattutto un ragazzetto disturbato, e neppure una bellezza, a caccia di soldi e di notorietà con una denuncia a scoppio ritardato. Ma l’episodio riminese fa pensare che qualcosa stia cambiando. Sarà l’alba di un movimento #HeToo?

Lia Celi www.liaceli.it