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In Romagna premiate Ravenna e Forlì-Cesena. Il commento del Comune di Rimini


Rimini non è una città per i giovani e neanche per gli anziani. L’indagine del Sole24ore


29 Maggio 2023 / Redazione

La terza edizione dei tre indici generazionali, calcolati ciascuno su 12 parametri statistici forniti da fonti certificate, è stata presentata ieri in anteprima al Festival dell’Economia di Trento: le classifiche, pubblicate la prima volta a giugno 2021 come una tappa della storica indagine sui territori italiani più vivibili, misurano le “risposte” dei territori alle esigenze specifiche dei tre target generazionali più fragili e insieme strategici, i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute. Un lavoro sperimentale, che verrà incluso nella classifica di fine anno, ancora limitato dalla carenza di dati territoriali capaci di raccontare queste specificità.

Sono state analizzate 107 provincie italiane

Siena arriva sul podio per numero di pediatri attivi ogni mille residenti sotto i 15 anni. Ravenna, che in queste ore combatte contro i danni dell’alluvione, vince per l’offerta culturale, con 75,2 concerti messi in scena ogni 10mila residenti under 35 nel 2021. Trento, infine, è prima nella speranza di vita degli anziani, con una media di 21,6 anni ancora da vivere a 65 anni in base agli indicatori demografici di Istat riferiti al 2022.

Ora vediamo dove si colloca Rimini. per la qualità di bambini, giovani e anziani.

Rimini si piazza al 60° posto per qualità della vita per bambini 0-10 anni

Metà classifica con alcune punte decisamente basse. 95° posto per spazi abitativi, 103° per palestre nelle scuole, 94° per la retta nella mensa scolastica, 71 per giardini nelle scuole, 88° in graduatoria per verde attrezzato. Male anche i delitti denunciati sui minori (70° posto). Meglio l’indice di sport praticato (15°), spese per servizi sociali (18°)

Al 59° posto per la fascia di età 18-35 anni.

Il dato peggiore è la presenza di under 40 tra gli amministratori (95° posto). Ultimi per i canoni di locazione troppo cari, età media del parto tra le più alte d’Italia (75°) alto anche l’indice di disoccupazione giovanile (47° posto). Bene bar e discoteche. Ma si tratta di undato storico, laureati in % sulla popolazione (18°) e concerti

Al 74 posto per gli over 65 anni

Anche in questa classifica vi sono alcuni indicatori nettamente negativi:

  • Consumo di farmaci per malattie croniche 100° posto
  • Consumi di farmaci per depressione 79°
  • Assistenza domiciliare  69°
  • Biblioteche 81°

Oltre metà classifica l’indice di solitudine degli anziani (60°)

Meglio per la presenza di geriatri (8° posto) e speranza di vita. Bene anche la presenza di orti per gli anziani

Oltre alle province vincenti, si confermano i divari territoriali e spiccano in modo trasversale alcune aree. Ad esempio la Romagna, alle prese con l’attuale emergenza alluvione, svetta sul podio della classifica sul benessere dei giovani, che proprio in questi giorni abbiamo visto in prima linea nel ripulire il territorio. E nell’indice dedicato ai bambini, dove Ravenna comunque arriva terza, si incontrano quattro province dell’Emilia Romagna tra le prime 20. Per gli anziani, invece, si distingue il Trentino Alto Adige: Trento e Bolzano sono in testa, grazie alla spesa per alcuni servizi sociali, al basso consumo di farmaci e alla speranza di vita. Le due province autonome, storicamente teste di serie nella Qdv, si ritrovano nelle parti alte anche delle altre due graduatorie. (fonte Sole24ore)

Il commento dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Rimini Kristian Gianfreda

“Quello che balza subito all’occhio, è senza dubbio l’importante balzo in avanti sull’area dei bambini e dei giovani, che fanno emergere come il territorio riminese stia investendo e lavorando per essere sempre di più a misura dei nostri ragazzi.  Esaminando il capitolo dedicato ai bambini, infatti, si nota percentualmente un salto in avanti positivo nella graduatoria, con l’avanzamento di 21 posizioni, passando dal 91esimo posto della provincia di Rimini del 2021 al 60 del 2023. Uno sviluppo legato in particolare a quattro fattori: la diffusione dello sport tra i bambini dove la nostra Provincia si posiziona al 15esimo gradino della classifica nazionale, gli asili nidi (23esimo posto) e i pediatri attivi (28esimo posto).”

Bene anche il vettore riguardante la ‘spesa per i servizi e interventi sociali’ dove occupiamo il 18esimo posto della graduatoria, entrando dunque nella ‘top 20’. Questo è il frutto di un impegno che, anche come amministrazione comunale insieme agli altri Comuni del Distretto socio-sanitario di Rimini, stiamo focalizzando tempo, energie e risorse: un focus ora concretizzato con il Piano generale dell’Inclusione attraverso il quale sono stati e saranno messi in campo strumenti a sostegno della partecipazione e dell’integrazione di tutte le fasce della popolazione – a partire da quelle economicamente più fragili – nel contesto in cui vivono, perché vi possano trovare possibilità di autorealizzazione, autodeterminazione, socializzazione, oltre a formule di sostegno mirate. In parallelo, secondo lo studio riportato sul quotidiano diretto da Fabio Tamburini, rimangono dei nodi da sciogliere connessi anche a una questione che possiamo definire ‘storica’ e ‘morfologica’ che grava sulle spalle di Rimini. La densificazione demografica nello spazio di un territorio comunque molto piccolo conduce infatti alle posizioni di retroguardia della provincia di Rimini in ordine, ad esempio, allo ‘spazio abitativo’ o al ‘verde attrezzato’ a disposizione delle fasce più giovani. La stessa bassa posizione in graduaotia sul fronte del costo del canone d’affitto per gli alloggi fotografa una situazione conosciuta, quella cioè delle città a grandi flussi turistici. Una situazione di stallo sui cui il progetto condiviso del Patto per la Casa della Regione Emilia-Romagna porterà senza alcun dubbio dei cambiamenti, allo scopo di aumentare la disponibilità di alloggi da affittare a lungo termine.  

Si apre poi il capitolo sul benessere della fascia dei giovani. Anche qui, in linea generale, lo ‘scatto’ dell’indagine ci fa guardare con ottimismo il percorso intrapreso in questi anni, segno che la direzione abbracciata sta producendo dei risultati. Dall’anno scorso la Provincia di Rimini ha scavalcato 39 posizioni. Era al 98esimo nel 2022, al 97esimo nel 2021, oggi è al 59esimo. Questo, come scaturisce dallo studio, grazie all disponibilità di pubblici esercizi dove siamo al 13esimo posto della lista nazionale, a conferma di quella completezza dei servizi e di quel ‘pacchetto di accoglienza’ su cui Rimini è nota in tutto il mondo. Resta critico, come immaginabile, l’indicatore riguardante il canone di locazione (104esimo posto). Un vettore che si ricongiunge a quello affrontato nelle righe poco sopra sulla disponibilità di spazi abitativi. Il caro affitti resta un ostacolo per tanti giovani, che non possono permettersi di coprire determinate spese. È una delle principali sfide che ci siamo posti come amministrazione in questa legislatura, come dimostrano ad esempio i 500 mila euro messi a bilancio per gli affitti concordati e l’intenzione di anticipare, rispetto al Pug, l’atto di indirizzo nel quale valutare proposte che permettano di trasformare le strutture ricettive marginali in studentati di alta qualità o nei cosiddetti staff hotel per i lavoratori stagionali. Resta più critico invece il tema degli ‘anziani’, dove Rimini si ferma solo al 74esimo gradino. Tra i punti più problematici l’alto consumo di farmaci per malattie croniche e l’inquinamento acustico. Sono numeri che ci fanno capire ancora di più l’urgenza di investire con determinazione e velocità sul maxi-percorso distrettuale per lo sviluppo e il consolidamento della medicina di prossimità e di quella pluralità di poli su cui si erge”.