Rimini: scomparso Guido Zangheri, storico direttore dell’Istituto Lettimi
4 Luglio 2024 / Redazione
Si è spento lunedì, dopo una dolorosa malattia, all’età di 82 anni, Guido Zangheri, che lascia la moglie Carla, i tre figli Maria Cecilia, Ilaria e Aldo Maria, ed i sette nipoti, sette come le note musicali.
Proprio la musica è stata la grande passione della sua vita. Nato a Milano il 3 ottobre 1941, Zangheri (rimasto orfano di madre quando aveva appena due anni e mezzo) è stato allievo del Liceo Musicale “Lettimi”, di cui è stato poi direttore dal 1974 al 31 marzo 2005, data del collocamento a riposo, ottenendo storici e prestigiosi risultati coronati dal Pareggiamento e dalla istituzione del Diploma Accademico di II livello.
Laureato anche in Lettere, Guido Zangheri è stato associato ai Lions dal 1 novembre 1996, insignito della Melvin Jones Fellow. Presidente del Lions Club Rimini Host dal 1 luglio 2004 al 30 giugno 2005, è stato ideatore, nel 2005, del Premio Marvelli, dedicato agli studenti delle scuole superiori di Rimini che a un ottimo rendimento scolastico associano attività legate al sociale. Del Lions Club Rimini Host è stato più volte Segretario nonché curatore del “Poster per la Pace” in tutte le edizioni.
La moglie è stata docente di Pianoforte al “Lettimi” e al conservatorio hanno studiato tutti e tre i figli (tutti con due lauree).
Dal 1994 (dal numero 2) collaborava con la rivista Ariminum, impegno che ha mantenuto anche durante i mesi di malattia, con l’ultimo articolo dedicato alla sua ex alunna Maria Luisa Balza.
Guido Zangheri è stato anche storico presidente di Università Aperta “Giulietta Masina e Federico Fellini” di Rimini, guidata per quasi 26 anni fino al 2022, contribuendo in modo significativo a mantenerla in vita anche nel post Covid.
All’età di 60 anni ha corso la maratona di Busseto (città di Verdi) insieme alla moglie.
Dal settembre 2023 ha combattuto con forza contro la malattia. Il funerale è stato celebrato in forma strettamente riservata, come da sua volontà, da don Aldo Amati alla chiesa di San Gaudenzo.
Il ricordo di Guido Zangheri nelle dichiarazioni del sindaco Jamil Sadegholvaad e del referente per la sede di Rimini del Conservatorio Maderna-Lettimi Enrico Meyer.
“Guido Zangheri – dichiara Jamil Sadegholvaad, Sindaco di Rimini – era forse l’ultimo, più giovane, erede di quella cerchia benemerita dei “grandi vecchi”, di una generazione trasversale agli schieramenti che ha mantenuto accesa la fiammella di una militanza culturale in tempi più difficili per la dimensione immateriale, nei quali erano altri rispettabilissime priorità a prevalere. A volerne ricordare solo alcuni in ambito musicale, viene da pensare ai salotti pieni di incontri e scontri della Minnie Torsani e di Glauco Cosmi, al movimento di giovani pianisti raccolti intorno al carisma romantico di Alfredo Speranza e a quella fucina di cultori dei grandi miti nella musica e nel teatro, che era il Circolo Romolo Valli di Simona Moroni. C’è da pensare che senza quelle fiammelle, accese in tempi non sospetti, oggi Rimini sarebbe molti passi indietro nel suo percorso di rigenerazione culturale e ambientale. Testimone vivente di molti dei cicli storici della Sagra Musicale Malatestiana – continua il Sindaco di Rimini – miniera di aneddoti di un mondo della musica colta riminese che sapeva raccontare con la sua garbata ironia, mai sopra le righe. E mai senza l’impegno dovuto, anche quando, ebbe la Presidenza di Università Aperta e ruoli di prima fila nella meritoria attività dei club service riminesi. Un leader autorevole nel suo lavoro – conclude Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad – dove sapeva sacrificarsi per primo, con l’onestà di non voler trarre mai vantaggi per sé o per altri”.
“Respirava musica ovunque Zangheri, anche all’interno della sua amata famiglia, ricca di bravi musicisti.
Non ci sarebbe il Conservatorio oggi – dice il referente per la sede di Rimini del Conservatorio Maderna-Lettimi, già direttore dell’istituto Lettimi, Enrico Meyer – senza la sua puntigliosa tenacia nell’ottenere per primo un complicato via libera ministeriale, pezzo dopo pezzo, aula dopo aula, corso dopo corso. Il Lettimi che ha diretto per 30 anni, oggi Conservatorio insieme al Maderna, e tutta la comunità artistica riminese, devono moltissimo a un musicista come lui, sempre presente per tutti, come istituzione o come compagno di strada. Una strada luminosa, quella che anche adesso Guido starà percorrendo con l’andamento misurato delle sue tante maratone e con quel suo sorriso bonario, verso chissà quale lontano luogo dove si trova la grande musica”.
E la presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Emma Petitti: “Apprendo con grande dispiacere della scomparsa di Guido Zangheri, un amico di cui ho sempre avuto grande stima come persona e come professionista. Per la città di Rimini Guido ha sempre avuto un ruolo fondamentale soprattutto in ambito musicale: tra le innumerevoli iniziative a cui ha preso parte, è stato direttore del Lettimi per lunghissimo tempo dal 1974 al 2005 ed è stato anche presidente di Università Aperta “Giulietta Masina e Federico Fellini” di Rimini, guidata per quasi 26 anni fino al 2022, realizzando progetti di grande rilevanza per cui la nostra città gli sarà sempre grata. È stato proprio in questo ruolo che ho avuto modo di collaborare con lui negli anni ‘90, apprezzandone il valore e la capacità di ascolto.
“Mi stringo alla moglie Carla, ai tre figli Maria Cecilia, Ilaria e Aldo Maria, e ai sette nipoti per la perdita di un grande punto di riferimento che ha saputo infondere anche nella sua famiglia la passione per la musica. Grazie a questo prezioso passaggio di testimone continuerà in qualche modo a farci sentire la sua presenza e il suo ricordo rimarrà sempre vivido in tutti noi”, Emma Petitti, presidente Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna”, conclude Petitti.