Home___primopianoSpiagge, SIB/FIPE: “Governo rimanda tutto a dopo elezioni: grave, ci tuteleremo”

E il senatore riminese M5S Marco Croatti: "In troppi si erano fidati e avevano attaccato noi che volevamo gare trasparenti"


Spiagge, SIB/FIPE: “Governo rimanda tutto a dopo elezioni: grave, ci tuteleremo”


6 Maggio 2024 / Redazione

“Il 12 giugno è stato convocato il Tavolo Tecnico Consultivo sulla mappatura, si tratta di un ulteriore segnale del Governo di volere intervenire dopo le elezioni europee”: lo dichiara Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio (nell’immagine in apertura). Che insorge: “In questo modo sono state anteposte le esigenze elettorali a quelle della categoria e del Paese – ha continuato Capacchione – di avere, cioè, un inderogabile e improcrastinabile provvedimento legislativo chiarificatore che salvaguardi la balneazione attrezzata italiana e dia certezza a tutte le Istituzioni”.

La convocazione riguarda, però, soltanto le Amministrazioni pubbliche e, quindi, non anche le Organizzazioni di categoria.

“La riunione precedente, del 10 aprile scorso, fu convocata solo alcune ore prima a conferma che era, non solo puramente strumentale, ma contro la nostra manifestazione del giorno successivo – ha precisato il presidente del Sindacato – Sono gravi ed evidenti a tutti, pertanto, le responsabilità politiche per le possibili conseguenze sulla funzionalità del settore a stagione balneare già iniziata. Come già anticipato, a breve saranno rese note le iniziative sindacali adeguate, a tutela e salvaguardia di oltre 30.000 imprese e 100.000 addetti diretti”.

Da parte sua  il senatore riminese del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti attacca: “Le politiche del governo Meloni e dei partiti di destra che volevano proteggere il comparto balneare a colpi di slogan hanno portato risultati devastanti e hanno gettato la comunità dei gestori balneari sull’orlo della disperazione, in balia di un’incertezza normativa che di fatto li ha relegati nell’illegalità. È la realtà cruda e spietata che emerge dopo l’ennesima sentenza del Consiglio di Stato. Il governo Meloni e le forze di destra sono i responsabili principali di questo caos orchestrato e alimentato unicamente dalla ricerca di consensi in vista delle elezioni europee. Sono inefficaci e pericolosi, hanno giocato con il fuoco mettendo a repentaglio l’intero settore turistico balneare italiano e rappresentano una minaccia per il tessuto economico e sociale del Paese”.

E sui balnerari: “Dispiace che troppi si siano fidati di loro e abbiano preferito attaccare le posizioni del M5S che in questi anni ha sempre denunciato i rischi enormi di una battaglia contro la Bolkestein e nel 2022 aveva realizzato una riforma delle concessioni demaniali marittime che, con gare trasparenti, avrebbe garantito al comparto un futuro di certezze, diritti e investimenti. Una riforma buttata a mare proprio dagli irresponsabili che ci governano”.