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In Emilia-Romagna probabili nebbie fitte a metà della prossima settimana


Weekend al gelo ma anticiclone subtropicale per Natale


15 Dicembre 2023 / Roberto Nanni

Si avvicinano le festività natalizie, e, quasi come per tradizione, torna l’anticiclone. Senza non prima però dell’arrivo di un vortice di aria fredda che in questo fine settimana farà calare quasi dappertutto le temperature, in un contesto comunque di generale stabilità atmosferica. Ma procediamo con ordine cercando di scendere più nei dettagli. Se ormai la perturbazione n. 5 del mese rimane solo un ricordo per l’Emilia-Romagna, essendo stata interessata parzialmente nella seconda parte della settimana con fenomeni precipitativi perlopiù deboli ma accompagnati da condizioni prevalentemente miti, al netto di nebbie e foschie dense sulle pianure, col passare delle ore saranno invece le correnti provenienti dai Balcani a rinforzarsi: investendo soprattutto la fascia costiera e i rilievi romagnoli con venti nordorientali che ne acutizzeranno maggiomente la sensazione di freddo.

Tenuto conto la provenienza della circolazione, le temperature sono previste calare sensibilmente, scendendo provvisoriamente anche al di sotto della norma. Valori massimi che quindi rimarranno nel range di una sola cifra (5-10 gradi) e gelate che potrebbero risultare diffuse tra notte e primo mattino, specie nelle zone di aperta campagna meno influenzate dalla ventilazione e dalle isole di calore urbano. Il weekend sarà quindi contraddistinto da un maggior numero di ore di soleggiamento, fatto salvo la temporanea nuvolosità dovuta dalla residua circolazione depressionaria che si manterrà attiva in maniera irregolare sulla Romagna ma senza effetti precipitativi, nonché dalla formazione di nubi basse nelle prime ore della giornata e dopo il tramonto sulle basse pianure, dove, lungo il corso del Po, potranno facilmente organizzarsi in banchi di nebbia.

Ma dall’irruzione fredda a un clima piuttosto mite il passo sembra essere breve. L’evoluzione sinottica sembra propendere quasi sicuramente verso l’espansione di un potente anticiclone subtropicale, che già da domenica 17 diverrà via via sempre più protagonista sull’Europa. Il rinforzo di questa ampia area di alta pressione proveniente dall’Atlantico improntata da una forzante circolatoria destinata ad assumere dei valori al suolo decisamente alti, se non probabilmente da record (anche superiori ai 1050 hPa), sarà destinata a portare con sé oltre alla stabilità e al tempo in prevalenza soleggiato anche aria molto mite, soprattutto in quota. Passeremo molto probabilmente quindi da condizioni di pieno inverno a un contesto di inizio settimana quasi primaverile: con lo zero termico in un primo momento in calo sino attorno ai 1000 metri per poi schizzare successivamente fino all’altitudine eccezionale dei 3500 metri. Molto probabilmente sperimenteremo una marcata inversione termica, dove, il rialzo termico si avvertirà soprattutto in Appennino, specie in quelle zone più esposte al sole, dove si potranno raggiungere valori presunti di 14/15 gradi a 1500 metri ca.

Nonostante le proiezioni probabilistiche dimostrino qualche incertezza a lungo termine che invitino alla dovuta prudenza, vale la pena far notare la possibilità di qualche cambiamento dopo il 21 dicembre. Difatti, l”arretramento dell’anticiclone potrebbe lasciare spazio a una serie di fronti da nordovest di puntare direttamente verso l’Europa meridionale, senza però al momento riuscire a individuarne l’esatta traiettoria. Sebbene ad oggi la probabilità maggiore converga sulla possibilità che interessino lo Stivale solo di striscio, o piu precisamente, col verificarsi del transito veloce di una debole perturbazione atlantica, prima al Nord e poi lungo la Penisola, ma senza effetti rilevanti in termini di fenomeni.

Sulla valle padana il rischio nebbie dovrebbe temporaneamente ridursi, per ripresentarsi più fitte e diffuse nella parte centrale della settimana. Tuttavia il regime anticiclonico potrebbe instaurarsi tra l’Europa centrale e il Mediterraneo meridionale prolungando il suo dominio anche in Italia, probabilmemte ben oltre il giorno di Santo Stefano. Alta pressione dunque il weekend della Vigilia e il giorno di Natale: tempo stabile, asciutto, senza piogge e nevicate e con un clima mite, tutt’altro che invernale. Insomma, quello che ormai accade regolarmente da un decennio a questa parte.

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