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Domenica col sereno, Primo Maggio a rischio per l'estrema variabilità e le temperature potrebbero tornare a scendere

Con il 25 aprile possiamo dire di esserci liberati definitivamente dell’afflusso di aria fredda che da più di una settimana ci ha proiettati in un clima decisamente invernale. La circolazione è destinata a modificarsi progressivamente a livello europeo invertendo gradualmente la rotta, determinando dapprima un addolcimento delle temperature e da domenica 28 al ritorno di un clima via via più mite. La disposizione delle correnti dapprima dai quadranti occidentali e poi da quelli meridionali consentirà di posizionare i motori della conduzione del freddo più a ovest rispetto alla nostra Penisola, facendo in modo di stimolare, tramite l’approfondimento di una circolazione ciclonica verso Spagna e Portogallo, la risalita di un temporaneo campo di alta pressione afro-mediterraneo in grado di portare punte di 22/23 gradi a fine mese. Se da una parte il clima sarà destinato a migliorare, le condizioni, dal punto di vista del tempo, rimarranno almeno per qualche giorno spiccatamente variabili se non a tratti instabili a causa del passaggio di due perturbazioni che daranno origine a qualche precipitazione anche a sfondo temporalesco. La prima (n. 8) attesa venerdì con rovesci pomeridiani che muoveranno dall’Appennino verso le zone di pianura fino a raggiungere localmente le coste romagnole, la seconda, (n. 9)

Il riscaldamento globale non si arresta nonostante il gelo di questi giorni

Iniziamo subito col dire che clima e meteo sono due cose diverse. Il clima si riferisce al nostro patrimonio storico, il tempo meteorologico all’andamento di questi giorni. Da una settimana circa abbiamo invertito la rotta passando dai 30 gradi circa di massima del 15 aprile agli 11-13 gradi di ieri. Con lo zero termico che dai 3800 metri è precipitato in caduta libera fino a 5-600 metri. Ma per capire veramente se è freddo oppure è la nostra capacità individuale che ha perso la sensibilità di adattamento, bisogna far riferimento alle serie climatologiche, per confrontare le temperature di questi giorni con l’andamento del mese degli ultimi 30 anni. Effettivamente, ieri, martedì 23, abbiamo raggiunto l’apice di questa irruzione fredda con un’anomalia negativa di -4/-5 °C riuscendo a spodestare il record giornaliero del freddo aprile 1991 di 4 decimi di grado. Un’inezia, se vogliamo paragonare l’alto numero di “colpi di coda” invernali avvenuti nel ventennio 1980-1990 (ma anche più indietro), dove prolungate irruzioni fredde fecero la conta di danni in termini fenomenologici, tra estese gelate e nevicate fin sulle zone di pianura. Le ondate di freddo in aprile quindi non sono di certo una novità e in passato erano piuttosto frequenti e consistenti.

Previsto graduale innalzamento delle temperature per il ponte del 25 aprile ma con tempo ancora incerto

La Protezione Civile dell'Emilia-Romagna e ARPQAE hanno diramato un'Allerta ARANCIONE per neve nelle province di Piacenza e Parma. E' poi Allerta GIALLA per piene dei fiumi e frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena; per temporali nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena;Bologna, Ferrara, Ravenna; per neve nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena; per stato del mare e mareggiate nella provincia di Ferrara. Spiega il bollettino: "Per la seconda parte della giornata di oggi di lunedì 22 aprile sono previste precipitazioni intense diffuse sul territorio regionale, localmente a carattere di rovescio temporalesco più probabile sul settore centro-orientale. Sono previste nevicate di moderata intensità più probabili su fascia appenninica occidentale, con accumuli complessivi giornalieri intorno ai 15-30cm per le zone di collina / 30-50 cm per le zone di montagna anche sotto forma di rovesci di neve. Si potranno generare localizzati fenomeni franosi, ruscellamento sui versanti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua con possibili superamenti della soglia 1. Sono previsti venti di burrasca moderata (62-74 Km/h) da est/nord-est con possibili temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore, più probabili su pianura settentrionale e rilievi occidentali. È previsto mare

Ma il 25 aprile dovrebbe essere salvo con una parentesi di bel tempo e temperature vicine alle medie stagionali

Dal tardo pomeriggio di ieri, la Romagna è stata interessata da una serie di temporali con fenomeni sia grandinigeni su coste, pianure e colline, sia di neve fin sui 700 metri nell'entroterra appenninico. Un'altra formazione temporalesca, in entrata dal mare, ha riguardato attorno alle 23 di ieri sera il territorio Riminese con rovesci intensi e locali accumuli di "soft hail". Video di Gaia, sabato sera 20 aprile, Riccione e Coriano: [video width="720" height="1280" mp4="https://www.chiamamicitta.it/wp-content/uploads/2024/04/document_5848277149567423548.mp4"][/video] [video width="720" height="1280" mp4="https://www.chiamamicitta.it/wp-content/uploads/2024/04/document_5848277149567423547.mp4"][/video] Eventi previsti in coincidenza della nuova perturbazione (n.6) che nel sabato pomeriggio ha dato origine al maltempo proprio sulle aree centro-orientali della regione. Gli stessi effetti che, probabilmente, ritroveremo a partire da questa sera (domenica 21) a causa dell'ingresso da ovest di un ulteriore impulso di aria artica (perturbazione n. 7) che andrà ad investire la nostra regione: mettendo a tacere la breve pausa soleggiata di ques'oggi. La perturbazione aprirà una serie di peggioramenti portando ancora piogge, rovesci con eposodi di grandine di piccole dimensioni, geloneve e graupel. Ma anche nevicate fino a medio-bassa quota soprattutto sul piacentino al netto di un ulteriore scivolone delle temperature. Ventilazione settentrionale a tratti sostenuta, mare mosso e qualche mareggiata lungo i litorali maggiormente esposti [caption id="attachment_463922" align="aligncenter" width="842"] Immagine radar

Dopo l'illusione dell'estate precoce un inverno tardivo che potrebbe sconfinare anche in maggio

Quando anche la primavera risente dei cambiamenti climatici ecco che una “normale” stagione di transizione può amplificare gli effetti della variabilità atmosferica, determinando l’inasprimento di eventi meteorologici di segno opposto. Con il brusco ribaltone termico che abbiamo potuto sperimentare in questi giorni, si è potuto dimostrare, ancora una volta, quanto lo stato di affezione in cui versa la nostra circolazione sia in grado di produrre con una certa rapidità episodi anche di freddo intenso. Potrebbe sembrare ironico, ma il nuovo clima ci insegna che ci potremmo trovare sempre più spesso a dover far i conti con cambi repentini di questo genere: passando dalle immagini di gente che affollava le spiagge a torso nudo a persone che circolano per le strade con la giacca pesante in poco meno di 48 ore. Da simil estivo al quasi invernale il passo è stato veramente breve, poiché delle correnti artiche provenienti dal Mare del Nord hanno fatto la loro irruzione nel cuore del Mediterraneo. L’aria fredda groenlandese affluita in Italia attraverso la Scandinavia ha scalzato così piuttosto velocemente la massa d’aria calda e polverosa che accompagnava la risalita dell’anticiclone sub-tropicale, confinandola in aperto oceano Atlantico, dove rimarrà per diversi giorni. Ora la grande ruota ciclonica

Il Comune di Rimini: attenzione a gazebo e strutture instabili

La Protezione civile regionale dell’Emilia Romagna ha diramato un’allerta meteo “arancione” per vento e “gialla” per temporali, stato del mare e criticità costiera per la giornata di giovedì 18 aprile. Sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali forti, più probabili su fascia costiera e settore centro-orientale. Sono previsti venti da burrasca moderata (62-74 Km/h) a burrasca forte (75-88 Km/h) da nord-est con rinforzi di intensità superiore sul settore costiero e crinale appenninico. È previsto mare al largo da molto mosso ad agitato. Si prevedono condizioni del mare sotto costa che possono generare localizzati fenomeni di ingressione marina ed  erosione del litorale. Il Comune di Rimini raccomanda di prestare attenzione a strutture in esterno, gazebo e quant'altro possa essere soggetto al vento. Si consiglia anche di consultare il portale della Regione Emilia Romagna dove è possibile trovare tutti i consigli su cosa fare in caso di forte vento e le informazioni sui comportamenti da tenere in caso di allerte meteo: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it    

E a Rimini l'acqua alta inonda il parco Marecchia, temporali e fiocchi sulle cime almeno fino a venerdì

Il primo fronte freddo ha già lasciato il segno in maniera percebile con un calo deciso delle temperature che ha visto in una manciata di minuti portare uno scivolone di 10 gradi in meno rispetto ai valori del giorno precedente. Venti in rotazione ai quadranti settentrionali con qualche raffica sostenuta e rovesci tra la Valconca e il Sammarinese sono stati gli effetti del preannunciato sistema frontale carico di aria fredda. A questi si è aggiunta l'acqua alta, che a Rimini fra l'altro ha allagato una porzione del parco Marecchia facendolo tornare all'originario ruolo di alveo del fiume. Nelle prossime ore e fino a venerdì il forte calo termico, avvertibile anche in virtù delle temperature eccezionalmente alte di questi giorni, porterà a compimento il cambio di circolazione previsto. Mercoledì ma soprattutto tra giovedì e venerdì il transito di un nucleo freddo porterà ancora rovesci e temporali in Emilia Romagna e sulle regioni adriatiche. Ulteriore calo termico con ritorno della neve in Appennino. Valori che dovrebbero mantenersi inferiori alle medie fino a 23-24 aprile (anomalie tra i -3 e i -5 °C in Italia, fino a -5/-6 °C sull'Europa centrale). Minime in Emilia-Romagna attese in pianura tra 6 e 10 gradi e massime intorno a 11/15

Previsto tempo perturbato per tutta la settimana in miglioramento nel weekend

La Protezione Civile dell'Emlia-Romagna e ARPAE hanno diramato un'Allerta GIALLA per temporali nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. Spiega il bollettino: "Nella giornata di Mercoledì 17 Aprile sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali anche di forte intensità, con possibili effetti e danni associati, più probabili sul settore centro-orientale della regione a partire dalle ore pomeridiane. Nelle prime ore della mattina, non si escludono localizzati fenomeni di erosione in condizioni di mare sotto costa prossime ai 2 metri". Le previsioni di ARPAE per la Provincia di Rimini: Tendenza del tempo in Emilia-Romagna prevista da ARPAE da venerdì 19 a lunedì 22 aprile: "Per tutto il periodo preso in considerazione sono previste condizioni di instabilità, con annuvolamenti irregolari a tratti più consistenti, associati a rovesci sparsi, più probabili sul settore orientale della regione. Attenuazione dei fenomeni a termine periodo. Temperature senza variazioni di rilievo".

Anche i forti venti accentueranno la percezione del freddo

La situazione meteorlogica è destinata a cambiare radicalmente a partire dalla serata di martedì 16, quando una profonda depressione (996 hPa), denominata tempesta “Gori” (dal CNMCA) andrà a formarsi tra Lombardia e Triveneto portando un brusco calo delle temperature, venti forti e rovesci anche temporaleschi. L’azione congiunta del vortice ciclonico assieme alla perturbazione n. 4 in risalita dal Nord Africa andrà a spegnere letteralmente l’ondata di caldo che ha visto infuocare gran parte dell’Europa, noi compresi, battendo innumerevoli record: con valori paragonabili alla terza decade di giungo. Ora l’Italia così come l’Emilia-Romagna entreranno in una fase diametralmente opposta, per mezzo di un flusso freddo perturbato in discesa dal Nord Atlantico che, con il passare delle ore, si addosserà ad Oltralpe colmandosi sempre più di aria fredda di origine artica. Queso netto cambio di circolazione smantellerà in un sol colpo l’insediamento anticiclonico seguito da un tracollo termico. Lo scontro tra masse d’aria diametralmente opposte darà luogo ad accesi contrasti. Dapprima perché lo scarto termico ci farà perdere una quindicina di gradi: dai 30-31 gradi diurni con valori superiori alle medie di 10/12 gradi, si passerà a 14-16 gradi con 3/6 gradi al di sotto delle medie. In secondo luogo perché la vasta

Previsto tempo perturbato almeno fino a domenica con brusco calo delle temperature

La Protezione Civile dell'Emilia-Romagna e ARPAE hanno diramato un'Allerta ARANCIONE per vento nelle zone montane province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini. E' inoltre Allerta GIALLA per vento nelle zone collinari  e pianeggianti delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; stato del mare nelle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.Spiega il bollettino: "Per la giornata di martedì 16 aprile sono previsti venti di burrasca forte (75-88 km/h) sul crinale centro-orientale da sud-ovest. Sono inoltre previsti venti di burrasca moderata (62-74 Km/h) da sud-ovest sulla collina centro-orientale e, dalla serata, da nord-est sul mare, sulla costa e sulla pianura orientale. Il mare al largo sarà da molto mosso ad agitato. Non si escludono localizzati fenomeni di erosione, in condizioni di onda sotto costa che, nel tardo pomeriggio, potrebbe superare i 2 m. Non si esclude infine la possibilità di locali brevi rovesci e/o temporali durante il pomeriggio-sera sul settore orientale". Il tempo previsto da ARPAE in Provincia di Rimini: Tendenza del tempo prevista da ARPAE in Emilia-Romagna da giovedì 18 a domenica 21 aprile: "L'intero periodo sarà caratterizzato dalla presenza di un'ampia area depressionaria con aria fredda di origine artica che manterrà condizioni di tempo instabile. Sulla nostra regione avremo

Dopo le prove d'estate di questi giorni ritorna il freddo e brutto tempo

Questo fine settimana sembrava estate. Tanta gente sulla spiaggia, molti in costume. D'altra parte le temperature sono arrivate fino a 30 gradi. Purtroppo questa anomala ondata di caldo subirà una brusca inversione di tendenza già dall'inizio della prossima settimana, quando arriverà sul nostro territorio un nuckeo di aria fredda dal nord dell'Europa. Ritornerà il freddo, pioggia  e neve sopra 1000 metri. Già da domani, lunedì 15 aprile, gli esperti di Arpae in collaborazione con la Protezione civile hanno diramato un’allerta meteo arancione per vento nelle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Mentre un’allerta gialla per vento è stata diramata nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Per la giornata di lunedì 15 aprile, il meteo si prevede con “nuvolosità variabile di tipo alto e stratificato, salvo addensamenti in serata sul settore occidentale. Temperature minime in lieve aumento comprese tra 13 e 16 gradi; massime comprese tra 23 e 26 gradi, in lieve flessione sulle province occidentali, in aumento sul settore orientale”. Martedì 16 aprile, invece, ancora “nuvolosità variabile” ma “con precipitazioni sparse in serata, più probabili e consistenti sul settore orientale, anche a carattere di rovescio o temporale. Temperature stazionarie le minime comprese tra 13 e 17 gradi; in sensibile diminuzione le massime tra 21 e

Altra ondata di caldo anomalo ma fra martedì e mercoledì in arrivo piogge e termometro a picco

Dopo che marzo ha praticamente spodestato tutti i record di caldo con 3,5 gradi in più sull’andamento del clima emiliano-romagnolo, anche aprile prosegue la folle corsa verso l’alto con l’ennesima ondata di caldo simil estiva. Dopo quello di Pasqua altri due sprint anticiclonici si susseguono rapidamente caratterizzati da masse d’aria estremamente miti per il periodo e destinate a portare uno scenario completamente nuovo nel panorama meteorologico Europeo. Non solo per le presenza sempre più ingombrante che questi super anticicloni denominati “monster” hanno acquistato nell’ultimo decennio, ma piuttosto per una serie di cambiamenti sostanziali che gli stessi riescono con maggior facilità ad amplificare sul nostro territorio: aumentando il rischio di grandi ondate di caldo contigue in qualsiasi stagione dell’anno e promuovendo una sequenza di primati senza fine. Con l’uscita di scena dell’intermezzo depressionario, che più che una perturbazione si è trattato di una “goccia” fredda in mezzo ad un mare caldo, l’alta pressione è pronta a ricucire lo strappo creatosi per mezzo di una rapida rimonta anticiclonica. Poco importa se si tratta di Azzorre, il fatto è che sarà sempre alimentato da calde correnti di estrazione sub-tropicale in grado di riportare le massime su valori ragguardevoli per il periodo. Se già sabato