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Un Primo Maggio di guerra e le stupidaggini raccontate sul lavoro


30 Aprile 2022 / Maurizio Melucci

Primo Maggio di guerra e lavoro

Oggi si festeggia il Primo Maggio in una situazione impensabile solo qualche settimana fa. Una guerra nel cuore dell’Europa, distruzione e morte. Una guerra che non vede nessuna uscita diplomatica e con possibilità di allargarsi. Una guerra che ha ripercussioni pesanti anche per i paesi europei. Dal costo delle materie prime (aumenti iniziati ben prima della guerra) all’inflazione, fino al rischio di ritornare in stagnazione o stagflazione. Un Primo Maggio che vede ancora le morti sul lavoro in un numero drammaticamente alto. Le leggi ci sono ma non vengono rispettate.

In tutto questo vi è chi insiste su argomenti logori, non veri, scaricando su altri responsabilità che sono degli imprenditori. Vere e proprie stupidaggini

Il manifesto della CGIL per il primo maggio

Stupidaggine 1:”Non si trova personale nel turismo”

Sono mesi che va avanti questa litania da parte di alcuni settori dell’economia riminese e non solo. Il motivo? Colpa del reddito di cittadinanza. Stupidaggine. Peccato che a sostenere questa tesi siano anche responsabili di categorie economiche che evidentemente non sanno di cosa parlano. Basta guardare chi ha ricevuto il reddito di cittadinanza a Rimini, Romagna o Marche. I bacini di utenza naturali per i lavori stagionali nel turismo. Il reddito di cittadinanza viene percepito da circa 2% della popolazione. Per Rimini (tutta la provincia) circa 3mila beneficiari. La stragrande maggioranza di chi percepisce il reddito di cittadinanza non è comunque nelle condizioni di poter lavorare.

 

Stupidaggine 2“I giovani non hanno voglia di lavorare”

Seconda motivazione usata per la mancanza di personale. I bagnini si lamentano perché non ci sono più i ragazzini che vanno fare la stagione al mare. Vero. Ma sono oltre 20anni che i ragazzi locali non fanno la stagione turistica. La mia generazione dopo la scuola era impegnata nel turismo (camerieri, baristi, commessi, nei servizi alberghieri) ora non più. Il limite dei 16 anni per poter lavorare, il limite per i minorenni (dai 16 ai 18anni) di non poter lavorare la sera tardi, rendono complicate le assunzioni. Gli impegni scolastici anche durante l’estate, come ad esempio stage anche all’estero. Insomma lasciamo perdere “non hanno voglia di fare”. E’ cambiato il mondo.

Stupidaggine 3:”Li pagherei bene e non trovo personale”

Altro argomento incredibile. Pagherei i miei dipendenti come da contratto ma non si trovano ugualmente. Come da contratto, ma con alcune modifiche che vengono omesse. Si lavora sette giorni su sette (il riposo non è previsto). Si lavora oltre le 40 ore settimanali. Straordinari e giorno di riposo non fatto vengono raramente monetizzati. Rispetto agli anni passati la pandemia ha ridotto i lavoratori provenienti da altri paesi europei. L’ecobonus del 110% ha drenato manodopera specializzata, ma soprattutto tanti manovali nei cantieri che si sono aperti e si apriranno. In questo caso le remunerazioni sono molto più alte che nella filiera turistica. Ma poi, una domanda semplice. Per quanti mesi i dipendenti stagionali vengono messi in regola?

Proposte per trovare personale

Accertato che non è un problema di reddito di cittadinanza, ma di condizioni di lavoro e remunerazione, occorre lavorare su questo. A chi viene lavorare da fuori Rimini o regione è necessario garantire un alloggio a prezzi calmierati. Ora una camera va sui 400/500 euro al mese. Troppo. Gli imprenditori potrebbero utilizzare strutture ricettive marginali o chiuse e dedicarla ad ospitare lavoratori per il turismo. Investire sulla formazione oltre alle scuole già funzionanti. E ridurre il costo del lavoro (ma vale per tutto il mondo del lavoro).

Maurzio Melucci