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Il candidato progressista: "Le destre hanno fallito e si dividono: è ora di cambiare"


Baldassarri: “A Bellaria tasse al massimo e niente investimenti”


2 Maggio 2024 / Paolo Zaghini

E’ tutta in salita la corsa del candidato sindaco del centro-sinistra a Bellaria-Igea Marina Ugo Baldassarri. Ne è perfettamente consapevole dopo quindici anni di governo della destra: dieci anni con il Sindaco Enzo Ceccarelli e cinque con il Sindaco Filippo Giorgetti. E questo nonostante che non ci sia un’opera per la Città che testimoni di questa loro direzione amministrativa: “hanno infilato Bellaria in un cono d’ombra, incapaci di ridare smalto e presenza al nostro turismo, alla nostra economia, alla nostra cultura”.

Ugo Baldassarri ha da poco compiuto 61 anni. Architetto. Due figli grandi, oltre che d’età anche di altezza, come del resto lo è anche lui (alto 199 cm.). Consigliere comunale nella lista unitaria “centro Sinistra Bellaria-Igea Marina” per i Democratici (uno dei gruppi che poi nel 2002 diedero vita alla Margherita) dal 1999 al 2004; assessore comunale e vice-sindaco dal 1999 al 2008 con il Sindaco Gianni Scenna. Segretario del PD bellariese dal 2014 al 2015. Oggi non è iscritto, ma “più per pigrizia” che altro. Il padre Pietro Baldassarri era stato Sindaco per il PSI dal 1980 al 1985.

Dopo l’intervista a fine gennaio al Segretario del PD Nerio Zanzini (“Destre divise a Bellaria-Igea Marina, Baldassarri ha carte in regola per vincere”) oggi abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Baldassarri.

A tre mesi di distanza il lavoro fatto per unire il fronte del centro-sinistra a Bellaria ha dato i suoi frutti: Baldassarri sarà sostenuto da una lista del PD (un mix di giovani e meno giovani, per unire freschezza ed esperienza), da una lista dei 5 Stelle e da una lista civica “Cambiamo” fatta da giovani. Una cinquantina di candidati impegnati a ricercare tutti i voti possibili per mandare a casa il governo di destra che “comanda” (non governa) Bellaria.

“Uniti per cambiare è l’appello che faccio ai miei concittadini. Bellaria-Igea Marina deve muoversi. Siamo rimasti indietro in questi ultimi anni; le città a noi vicine si sono evolute in termini di qualità urbana, di servizi alle famiglie, di idee per il futuro. Siamo rimasti al palo nel sostegno dedicato alle famiglie (a partire dai più bisognosi), ai giovani e alle donne”.

“Ci dicono che il bilancio comunale ha un fortissimo avanzo d’amministrazione quale risultato di tutte le aliquote delle tassazioni al massimo. Ma chi ha detto che per un Comune avere soldi in cassa sia un fatto virtuoso? Un comune deve erogare servizi, realizzare infrastrutture per i suoi cittadini e le sue aziende, non accumulare soldi in banca (fra l’altro sottoposti alla svalutazione della inflazione). E poi c’è un punto inaccettabile per noi: non si applica l’imposta di soggiorno a chi viene in vacanza (come si sta invece facendo in tutta Italia), nell’illusione che così si aiutino gli albergatori, e allo stesso tempo si concentra tutto il peso della pressione fiscale su famiglie e imprese”.

In politica l’alternanza, ci dice Baldassarri, è il sale: “Nessuno è votato a vita. E la destra bellariese nulla ha fatto per essere riconfermata. E le rimostranze crescenti dei cittadini verso questa amministrazione sono lì a testimoniare del fallimento del loro governo. E io voglio correre con tutti i miei sostenitori, vecchi e nuovi, per vincere. Con le mie idee, le proposte della coalizione e la fantasia dei giovani. E poi se la destra ci aiuta anche, come sta succedendo, presentandosi divisa in tre liste, li ringrazio di cuore”.

Le tre liste in cui la destra si è divisa sono: quella dei tre partiti del centro destra con candidato Sindaco l’uscente Filippo Giorgetti (ufficialmente di Forza Italia, ma in via di spostamento sempre più a destra verso Fratelli d’Italia) più l’incredibile sostegno di Italia Viva di Matteo Renzi e due liste civiche di appoggio; Gianni Giovanardi sostenuto da due liste civiche, “Un futuro migliore per Bellaria Igea Marina” e Obiettivo Comune per Bellaria Igea Marina”, dall’ex Sindaco Ceccarelli, dai consiglieri comunali uscenti della Lega Anna Garzillo e Simone Vorazzo; infine Primo Fonti con la lista “Insieme per…” sostenuto da diverse realtà cattoliche bellariesi.

Il territorio comunale è disseminato di strutture chiuse: Aquabell, la piscina Il Gelso, una darsena mai fatta, la colonia Roma, le tante colonie di Igea Marina. Baldassarri: “Non possiamo diventare, dopo quasi settant’anni di autonomia comunale, periferia di Rimini. Dobbiamo pensare ad una città che guarda il mondo che cambia cambiando sé stessa. Una città dolce che faccia leva sull’ospitalità e su relazioni vere fra le persone. Una città che esalti la propria qualità urbana partendo da un modo diverso di usare, godere, amare lo spazio pubblico e privato che lo formano. Voglio fare della nostra Città una comunità inclusiva, ricca di servizi e di infrastrutture di alta qualità”.

Ci dice ancora il candidato Sindaco: “Il PD unito mi ha chiesto di mettermi in gioco, di lavorare per costruire una quadra forte e vincente del campo progressiste e riformatore. Ho accettato e in queste settimane sono interamente impegnato per ottenere un ottimo risultato. Non sono uno da fuochi d’artificio, dalle promesse a vanvera come invece stanno facendo ancora una volta in questi giorni i candidati della destra. Chiedo aiuto a tutti per delineare le priorità delle cose da fare, anche a quelle associazioni di categoria che sembrano (per scelta solo ideologica) completamente schiacciate sul Sindaco Giorgetti. La Città ha bisogno di cambiare, la gente questo lo avverte e lo vuole. Noi ci proponiamo, con coraggio, come forza capace, tranquilla, consapevole di poter essere quelli che realizzano questo cambiamento. Basta con la propaganda e gli spot pubblicitari delle giunte comunali di destra di questi ultimi quindici anni. E’ ora di cambiare. E’ necessario scrivere un nuovo capitolo della storia della nostra Città”.
Auguro a Ugo Baldassarri di vincere questa sua partita.

Paolo Zaghini