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Il segretario del PD Nerio Zanzini: "Con Giorgetti città immobile, lavoriamo a percorso comune con i 5 Stelle"


“Destre divise a Bellaria-Igea Marina, Baldassarri ha carte in regola per vincere”


31 Gennaio 2024 / Paolo Zaghini

Sino al 1956 Bellaria era un quartiere di Rimini che votava a grande maggioranza PCI. Nel 1956 venne scorporata da Rimini, assieme a Bordonchio e a Igea Marina, oltre che per una forte spinta autonomista promossa da un ampio comitato unitario, soprattutto per volontà della DC che sperava di conquistare Rimini togliendo al PCI i voti di quei feudi rossi periferici. Il progetto fallì, a Rimini il PCI (dopo il pareggio nelle elezioni del 1956) tornò a vincere nel 1957, e Bellaria ebbe come Sindaci (che si alternarono più volte) i comunisti Nino Vasini e Odo Fantini dal 1956 al 1975. Quindi un decennio di sindaci socialisti (Aldo Vasini e Pietro Baldassarri). Poi nuovamente un decennio del comunista Nando Fabbri dal 1985 al 1995. Dopo Italo Lazzarini (1995-1999) e Gianni Scenna (1999-2009) per il centro-sinistra. Dopo di che qualcosa si è rotto nel rapporto con l’elettorato del centro-sinistra e da quindici anni il governo del Comune è nelle mani del centro-destra: dal 2009 al 2019 Sindaco è Enzo Ceccarelli, dal 2019 ad oggi Filippo Giorgetti (di Forza Italia).

Bellaria-Igea Marina ha oggi 20.000 abitanti ed è l’unico comune, oltre a Santarcangelo di Romagna, a votare in questa tornata elettorale con la legge per i comuni sopra i 15.000 abitanti (più liste collegate ad un candidato Sindaco, ballottaggio 15 giorni dopo nel caso che nessuna lista superi il 50% + 1 dei voti). Qui si vota con questo sistema dalle elezioni del 2004 in quanto quoa 15 mila venne superata nel censimento del 2001: 15.409 abitanti.

Nell’ultimo quinquennio l’elettorato bellariese ha cambiato più volte il proprio orientamento: alle elezioni comunali nel 2019 il Sindaco di centro-destra vinse al primo turno con il 53,98% (contro il 33,29% del candidato di centro-sinistra Gabriele Bucci e il 12,86% di Danilo Lombardi per i 5 Stelle). I tre partiti del centro-destra ottennero il 19,21% la Lega, il 15,88% Forza Italia, il 3,49% Fratelli d’Italia.

Alle elezioni politiche per la Camera il 25 settembre 2022 Fratelli d’Italia ottenne il 32,44%, Forza Italia il 10,75%, la Lega l’8,02%. Il candidato leghista forlivese Jacopo Morrone sommò il 50,20% delle preferenze (contro il 29,26% di Andrea Gnassi candidato del centro-sinistra). Il PD ottenne il 21,50% dei voti, i 5 Stelle l’8,44%, Verdi-Sinistra italiana il 3,32%, +Europa il 2,57%, Azione-Italia Viva-Calenda il 5,04%.
Il raggruppamento dei partiti di centro-destra comunque si attesta sempre, anche se di poco, sopra il 50% dei voti. Con una percentuale di votanti attorno al 67%.

Abbiamo chiesto al Segretario del PD bellariese Nerio Zanzini (a sinistra nell’immagine in apertura) di fare il punto sulle prossime elezioni amministrative a Bellaria-Igea Marina in calendario l’8 e 9 giugno, assieme alle elezioni europee.

Zanzini è un quadro politico esperto: 73 anni (è nato il 25 dicembre 1950), pensionato (era un dipendente pubblico), grafico e web designer, è stato segretario del PCI di Bellaria dal 1983 al 1990, guidando il partito nelle due elezioni vincenti del Sindaco Nando Fabbri. E’ tornato ad essere segretario del PD locale nel dicembre 2021, per ricompattare ed unire il partito dopo la grave sconfitta subita nel 2019.

Segretario, i numeri che ho sopra riportato parlano di una gara ardua del centro-sinistra contro un centro-destra unito…

“A prima vista potrebbe sembrare così. Ma non è tutto oro quello che luccica. I tre partiti di centri-destra sono profondamente divisi fra di loro, pur nell’unità del cartello elettorale. Il Sindaco Giorgetti non è stato capace di costruire una “visione” della città. Bellaria, rispetto a tante altre realtà limitrofe, è ferma. In città da tempo stiamo avvertendo un malessere crescente della popolazione verso questa amministrazione, per le tante cose che non fa. Ed inoltre anche esponenti di primo piano della destra, come l’ex Sindaco Enzo Ceccarelli (ricordo che era stato anche il candidato Sindaco del centro-destra a Rimini contro Jamil Sadegholvaad nel 2021), Gianluca Medri ex AN, Gianni Giovanardi della lista civica di destra Obiettivo Comune ed ex assessore con Ceccarelli, non è un segreto che questa area abbia sempre mal digerito la conduzione politica di Giorgetti. Una lista espressione di questo mondo non sarebbe affatto una sorpresa. Infine Primo Fonti, già in Consiglio comunale durante la giunta Ceccarelli e proveniente dal mondo delle parrocchie, ha lanciato pochi giorni fa la lista “Insieme per..” in un incontro pubblico al Palazzo del Turismo, candidandosi a Sindaco. Come vedi le divisioni interne al centro-destra rischiano di dividerlo, spezzando quel consenso che negli anni passati aveva ottenuto”.

Ma non si vince sperando sulle disgrazie altrui.

“Vero. Ma il PD bellariese da tempo si è mosso per identificare un candidato Sindaco ed un progetto politico in grado di vincere. Le vicende degli ultimi mesi del 2023 potrebbero smentirmi, ma il confronto interno che abbiamo avuto sulla candidatura di Francesco Chiaiese (presentata l’8 settembre) e sulla separazione da Lui avvenuta il 22 dicembre (fatta nell’assemblea degli iscritti e con il consenso unanime), ci ha fatto crescere e maturare nelle scelte politiche. Ci siamo resi conto che la sua visione non poteva essere la nostra: troppo diverso l’approccio ai problemi e alle soluzioni. Con realismo e senso pratico, dunque, abbiamo tirato una riga sopra a questa scelta e ci siamo mossi per individuare un candidato competente e in cui riporre la nostra fiducia in un percorso politico condiviso. Lo abbiamo individuato in Ugo Baldassari, 60 anni, architetto, (a destra nell’immagine in apertura) già vice-Sindaco nelle giunte del Sindaco Gianni Scenna, segretario del PD nel 2013, capogruppo in Consiglio dal 2015 al 2019, persona capace e ben nota e apprezzata a Bellaria-Igea Marina. Oggi non è iscritto al PD. Ma l’assemblea del PD il 19 gennaio l’ha indicato all’unanimità quale nostro candidato Sindaco alle elezioni dell’8 e 9 giugno prossime”.

Il PD correrà da solo o assieme ad altri?

“Non saremo soli. Il progetto per Bellaria-Igea Marina e la lista li costruiremo assieme ad altri nei prossimi mesi. Stiamo lavorando perché Ugo sia il candidato di una coalizione progressista, la più ampia possibile, anche con liste civiche a suo sostegno. Il suo appeal travalica sicuramente i soli elettori del PD. Socialisti, Verdi, soggetti esterni più o meno organizzati in movimenti politici o impegnati in vari campi della società bellariese dovranno essere protagonisti del duro confronto con questa destra e dovranno contribuire a creare una valida alternativa alla guida del Comune. Inoltre, da tempo ci stiamo confrontando con i 5 Stelle: mi sembra di poter dire che le condizioni per un percorso comune si siano delineate. Sono fiducioso che, confrontandoci sulle cose da fare, possano anche loro essere della partita per cambiare il governo della Città”.

Il lavoro dei prossimi mesi?

“Parlare con la gente, incontrarli, presentargli le nostre idee per il futuro della Città, raccogliere i loro suggerimenti. Abbiamo un PD unito e consapevole della posta in gioco. Vogliamo proporre ai bellariesi una visione diversa della Città da quella che ha la destra. Lo sappiamo che Ugo dovrà affrontare nei prossimi mesi un lavoro duro, fatto di infiniti incontri e assemblee. Ma è così che siamo convinti che possiamo vincere. La strada sarà sicuramente ardua da affrontare, ma io sono ottimista. Bellaria-Igea Marina merita un governo migliore di quello che in questi ultimi quindici anni ha avuto. L’esperienza e la competenza di Ugo Baldassarri sono una garanzia e, se riusciamo a comunicarlo alla nostra gente, ce la possiamo fare”.

Paolo Zaghini