HomeCinemaBellaria Film Festival: domani Neri Marcorè presenta il suo nuovo film “Zamora”

Tutte le proiezioni, gli ospiti e gli appuntamenti della quarta giornata di Festival


Bellaria Film Festival: domani Neri Marcorè presenta il suo nuovo film “Zamora”


10 Maggio 2024 / Pietroneno Capitani

Domani, 11 maggio, si terrà la quarta giornata della 42ma edizione del Bellaria Film Festival, dedicato al cinema indipendente, che si terrà a Bellaria Igea Marina sino a domenica 12 maggio.

 

Il primo appuntamento è previsto alle ore 10 presso la Torre Saracena in Via Torre, con la conversazione insieme al regista vincitore del Premio Speciale Gabbiano per il film Invelle, Simone Massi.

 

La prima proiezione della giornata è fissata per le ore 10.30 al Cinema Astra dove sarà possibile incontrare il regista Neri Marcorè che presenterà, assieme all’Amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco, il suo nuovo film Zamora.

 

Si prosegue alle ore 14.30, presso il Cinema Roma, con la retrospettiva Controcampo italiano. Sarano proiettati Illuminati di Daniele Ciprì e Franco Maresco, Il cartapestaio di Paolo Benvenuti e Aldis di Giuseppe Gaudino alla presenza dei registi.

 

Alle ore 15, presso il Cinema Astra si prosegue con il concorso CASA ROSSA INTERNAZIONALE che vedrà l’anteprima nazione del film Sleep with Your Eyes Open di Nele Wohlatz alla presenza della regista.

 

Alle ore 15.30, presso il Palazzo del Turismo, sarà invece la volta del Concorso GABBIANO che vede protagoniste due anteprime mondiali: la prima del mediometraggio Ma’ di Arianna Casati, Bianca Thiebat e Camilla Grossi, la seconda del mediometraggio La fine che hai fatto di Giuliana Crociata alla presenza delle registe. 

 

Gli appuntamenti del Festival proseguono alle ore 16 con la proiezione, alla presenza del regista, dei cortometraggi di Simone Massi, vincitore del Premio Speciale Gabbiano: L’attesa del Maggio, Tengo la posizione, Fare fuoco, Animo resistente, Immemoria, Racconti, Niente, Ad ogni alba, Millennio, Keep on! Keepin’ on!, A guerra finita, In quanto a noi.

 

Alle ore 17.30, presso il Cinema Astra, per la sezione competitiva CASA ROSSA, sarà proiettato il film Patagonia di Simone Bozzelli, alla presenza del regista e dell’attore Andrea Fuorto.

 

La quarta giornata di Festival prosegue alle ore 18 presso il Palazzo del Turismo con due anteprime mondiali per il Concorso GABBIANO: Impressio in urbe #3 Brescia di Giuseppe Spina, Giulia Mazzone e Ludendo docet di Luca Ferri, entrambe le proiezioni alla presenza dei registi.

 

Alle ore 18, presso il Cinema Roma, si terrà la proiezione dell’anteprima nazionale Nouveau monde! (Le Monde à nouveau) di Nicolas Klotz e Elisabeth Perceval alla presenza dei registi.

 

Si prosegue poi alle 19, presso il SALOTTINO BFF – Montemaggi Designer con l’incontro dal titolo Qualcosa di nuovo in TV: Antonia e Supersex, una conversazione con Chiara Martegiani, Chiara Malta, Francesca Mazzoleni e Saul Nanni.

 

Alle ore 21 doppio appuntamento: il primo sarà la proiezione, presso il Cinema Astra, dell’anteprima Nazionale del film Spirit of Ecstasy di Héléna Klotz che partecipa al concorso CASA ROSSA INTERNAZIONALE; e il secondo, presso il Palazzo del Turismo, con la proiezione dei cortometraggi e mediometraggi che partecipano alla sezione competitiva Princìpî Italiani, organizzata in collaborazione con il Lago Film Fest, Hết di Santiago Torresagasti, Ci saranno i droni di Giulia Valenti, Lose Voice Toolkit di Adele Dipasquale, Racconto d’inverno di Andrea Lenci, A Missed Call di Francesco Manzato, L’architetta Carla di Davide Minotti, realizzato con Valeria Miracapillo.

 

L’ultima proiezione della giornata sarà alle ore 21.30, presso il Cinema Roma, per la retrospettiva Controcampo italiano con il film Giro di lune tra terra e mare di Giuseppe Gaudino alla presenza del regista.

 

Si chiude la giornata con il BFF Off – Piazza Don Minzoni alle ore 22.30 con il live di Bremo e Parini Secondo e alle ore 23.30 con il DJ set di NAVA.

 

 

BFF (in)emergenza, in collaborazione con Cinecittà, è un programma di sostegno agli autori e le autrici di domani; un luogo in cui “far emergere” giovani talenti nella prima fase della loro carriera, quando è più facile trovarsi “in emergenza” per concludere un’opera cinematografica.

 

Otto progetti selezionati, ai quali è stata offerta la possibilità̀ di un tutoring da parte di tre mentor Francesco Giai Via, Dario Zonta, Aline Hervé, una sessione di pitch di fronte a un gruppo di professioniste e professionisti del settore (produttori, commissioner e sales agent) durante il Bellaria Film Festival e un aiuto concreto per la finalizzazione del film, grazie a premi in denaro e sostegni alla postproduzione.

 

La giuria, composta dai tre mentor Francesco Giai Via, Dario Zonta, Aline Hervé e da Maura Cosenza ed Emanuela Zaccherini, scelte da Cinecittà, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

 

• Premio in denaro del valore di 6.000 euro: Sulla frontiera serba di Federico Cammarata e Filippo Foscarini

 

• Premio di post-produzione audio-video offerto da Cinecittà: Sulla frontiera serba di Federico Cammarata e Filippo Foscarini

 

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Nelle foreste a ridosso del muro ungherese, clan di trafficanti si nascondono nell’oscurità: il film dà forma a una lunga notte in un territorio estremo che squarcia le pareti del visibile.

 

MOTIVAZIONE

Per il coraggio e la straordinaria capacità di affrontare un racconto inedito al confine dell’Europa dove la foresta copre i segreti di un’umanità che cerca di oltrepassare i propri incubi. Ci sono quelli che passano, ci sono quelli che tornano indietro e ci sono quelli che restano. Chi resta sopravvive e racconta il mondo ribaltando le prospettive.

 

 

GLI ALTRI PREMI

 

  • Premio di post-produzione video offerto da Cineporto dell’Emilia-Romagna: La casa delle storie di Rosa Maietta, prodotto da Lorenzo Cioffi (Ladoc).

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Nelle carte dell’Archivio di Stato di Napoli si celano vite di donne il cui richiamo dal passato giunge fino a noi come un canto di sirene.

 

  • Premio per licenza di sincronizzazione per la colonna sonora del film uso All Media/Mondo con brani illimitati offerta da Flippermusic: White Lies di Alba Zari, prodotto da Manuela Buono (Slinghshot Films).

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Nata a Bangkok e cresciuta in Italia, Alba, fotografa e artista, scopre a 25 anni che l’identità del suo padre biologico è sconosciuta. Attraverso il confronto con la madre e la nonna, Alba ripercorre la storia di tre generazioni di donne, indagando sulle loro scelte, scoprendo le loro verità nascoste e le bugie bianche che hanno definito le loro attuali identità.

 

•  Premio consulenza sul montaggio e color correction offerto da Dimmer Academy: No trespassing di Alessandro Aniballi, Valerio D’Angelo, Martina Ghezzi e Daria Pomponio, prodotto da Alessandro Gagliardo per Matango srl.

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L’ossessione di un divoratore di immagini prende forma, per restituire l’esperienza della sala cinematografica, a chi non la conosce o non la ricorda più.

 

  • Premio di 2.000 euro per il miglior film legato alla tematica Green offerto da sponsor del circuito Futuristika Green: Gli ultimi di Michele Sammarco, prodotto da Saverio Cappiello, Marco Gernone e Nicolò Accentura (Intervallo Film).

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Assunta e Erminia vivono isolate sulla vetta della Puglia. Da tempo nemmeno il parroco del paese si reca più lassù. Riuscirà don Antonio a ricucire la distanza?

 

Grazie a un accordo esclusivo con MyMovies.it, tutti i film della sezione Gabbiano saranno disponibili in streaming per il pubblico all’interno della piattaforma MyMovies ONE, e il film più votato riceverà un premio del pubblico del valore di 1.000 euro.

 

 

Patrocinato dal Ministero della Cultura e realizzato grazie al Comune di Bellaria Igea Marina, col sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – MiC e della Regione Emilia-Romagna, il Festival è affidato per il terzo anno consecutivo alla direzione artistica di Daniela Persico ed è organizzato da Approdi, start-up di cinema d’autore.

 

 

SINOSSI

ZAMORA di Neri Marcorè

(Italia, 2023, 100’)

Il trentenne Walter Vismara ama condurre una vita ordinata e senza sorprese: ragioniere nell’animo prima ancora che di professione, lavora come contabile in una fabbrichetta di Vigevano. Da un giorno all’altro la fabbrica chiude e il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato in un’azienda avveniristica della vitale e operosa Milano, al servizio di un imprenditore moderno e brillante, il cavalier Tosetto. Andrebbe tutto bene se non fosse che costui ha il pallino del folber (il football, secondo un neologismo di Gianni Brera) e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro ammogliati. Walter, che considera il calcio uno sport demenziale, si dichiara portiere solo perché è l’unico ruolo che conosce e non sa che da quel momento, per non perdere l’impiego, sarà costretto a partecipare agli allenamenti settimanali, in vista della partita ufficiale del primo maggio. Subisce così lo sfottò dei colleghi; tra questi, l’ingegner Gusperti lo ribattezza sarcasticamente “Zamora”, il fenomenale portiere spagnolo degli anni ‘30. Non solo quel bauscia lo umilia in campo e lo bullizza in azienda, ma tra lui e Ada, la segretaria di cui Walter si innamora, sembra esserci del tenero. Sentendosi umiliato, tradito da una parte e deriso dall’altra, il ragioniere escogita un piano del tutto originale per vendicarsi, coinvolgendo un ex-atleta ormai caduto in disgrazia. Nel calcio, come del resto nella vita, bisogna imparare a buttarsi e anche se perdi, ciò che conta è rialzarsi e ripartire più forti di prima.

 

ILLLUMINATI di Daniele Ciprì e Franco Maresco

(Italia 1990, 3’)

Un uomo disabile su sedia a rotelle viene lasciato in mezzo a un incrocio stradale. Tre persone lo incontrano e a un tratto hanno un’illuminazione sul da farsi.

Primo dei tanti atti di cinismo rivoluzionario della coppia Ciprì Maresco. Sullo sfondo si intravede già l’amara consapevolezza di una fine, che non può però fare a meno di coincidere con la poesia, sempre e comunque anti retorica.

 

IL CARTAPESTAIO di Paolo Benvenuti

(Italia, 1977, 11’)

Il laborioso processo creativo di un maestro della cartapesta è trasfigurato in una metafora della creazione dell’uomo da parte di Dio, grazie al lavoro estatico della macchina da presa e alla musica di Schönberg.

 

ALDIS di Giuseppe Gaudino

(Italia, 1985, 43’)

Una bella donna di molti anni fa tende i fili di alcuni personaggi inventati a pretesto della sua storia: due uomini, tre ciechi, dei danzatori e una danzatrice.

 

SLEEP WITH YOUR EYES OPEN di Nele Wohlatz

(Brasile/ Taiwan/ Argentina/ Germania, 2024, 97’)

In una città costiera in Brasile, Kai, arriva dal Taiwan per le vacanze con il cuore spezzato. La rottura di un condizionatore d’aria la porta nel negozio di ombrelli di Fu Ang, che potrebbe diventare un amico, ma la stagione delle piogge non arriva e il suo negozio scompare, insieme a lui. Mentre cerca Fu Ang, Kai scopre la storia di Xiaoxin e un gruppo di lavoratori cinesi in un lussuoso grattacielo. Kai si ritrova stranamente riflessa nel racconto di Xiaoxin.

Interpretato da attori alle prime armi e professionisti, i protagonisti di questa tranquilla commedia di equivoci arrivano e vanno inaspettatamente. Da una città sconosciuta all’altra, seguono più i bisogni del loro lavoro che una drammaturgia tradizionale. Ma nel corso di un’estate calda e lenta, si creano legami delicati tra di loro come isole in un mare pieno di squali.

 

MA’ di Arianna Maria Casati, Jasna Camilla Grossi, Bianca Maria Thiebat

(Italia, 2024, 27’)

Esiste un momento delicato in cui, da bambini, guardandoci allo specchio iniziamo a scorgere la nostra identità. La nostra immagine specchiata ci restituisce ogni giorno nuove domande, sogni, dubbi. Insieme a noi, nel riflesso scorgiamo le figure con cui ci confrontiamo e a cui vogliamo assomigliare: i protagonisti del nostro libro preferito, la nostra Barbie, un influencer su YouTube, i nostri amici. Fra i tanti riferimenti che affollano lo specchio – che lo vogliamo o no, che ce ne accorgiamo o no – c’è anche la nostra mamma. Ma lei chi è? Cos’ha significato per lei diventare madre e crescermi? E io chi sono? Attraverso il confronto fra tre donne e i loro bambini e bambine allo specchio, Ma’ ci accompagna in un viaggio intimo, gentile e leggero alla ricerca di risposte alle proprie domande interiori di figli. Uno spazio di riflessione aperto riguardo la propria identità, che non ha la pretesa di offrire certezze ma spunti liberi e delicati per indagare se stessi tornando per un attimo bambini di fronte a uno specchio.

 

LA FINE CHE HAI FATTO di Giuliana Crociata

(Italia, 2023, 47’)

Mia madre muore improvvisamente a cinquant’anni, io ne avevo diciannove. Dopo tre anni dalla sua scomparsa, la casa di Barcarello, la casa delle estati con lei, deve essere messa in affitto, per poter ricavare i soldi per mantenerla, altrimenti verrà venduta. Da sola mi imbarco nello svuotamento della casa che porta a galla ricordi perduti e dà inizio ad un tentativo di svuotare dal silenzio il rapporto con mio padre.

 

PATAGONIA di Simone Bozzelli

(Italia, 2023, 110’)

Yuri ha vent’anni e vive con l’anziana zia una vita ovattata nel grembo del piccolo paese abruzzese che è tutto il suo mondo. Ad una festa di compleanno incontra Agostino, animatore girovago e incantatore di bambini, che gli promette l’indipendenza che Yuri non sapeva di stare cercando.

Sognando la libertà della Patagonia, i due partono per un viaggio di autodeterminazione che si trasformerà in un delirio di controllo e prigionia.

 

IMPRESSIO IN URBE #3 – BRESCIA di Giuseppe Spina e Giulia Mazzone

(Italia, 2023, 20’)

Giuseppe Spina e Giulia Mazzone vivono e lavorano insieme. Sono fondatori di Nomadica, una “cosa” che intreccia cinemi, scienze, arti e opere di ogni genere, luogo e tempo, che promuove il cinema di ricerca, sperimentale e d’artista attraverso proiezioni, seminari, workshop ed eventi online. I loro film sono stati proiettati in vari festival internazionali.

 

LUDENDO DOCET di Luca Ferri

(Italia 2023, 102’)

Un film documentario che è il ritratto di un critico cinematografico visto da un regista. Dove il cinema contemporaneo manipola la realtà nascondendosi, questo esperimento manifesta il suo opposto in maniera esplicita ed evidente. Al critico è stata chiesta la disponibilità di raggiungere la città di Bergamo e di poter partecipare ad un esperimento filmico della durata di 70 minuti: assaporare 2 kg di ostriche bevendo in contemporanea 2 bottiglie di vino, e rispondere a 15 quesiti di natura culturale e 15 sollecitazioni di natura privata e personale. L’esito è un rovinoso gioco in cui il senso del filmare e la fragilità di un essere umano si fondono in un malinconico testamento.

 

NOUVEAU MONDE! (LE MONDE à NOUVEAU) di Nicolas Klotz e Elisabeth Perceval

(Francia, 2023, 102’)

Nell’estate del 1928, Jean Epstein partì da Parigi per scoprire l’arcipelago di Ouessant, dove allestì il suo studio cinematografico e realizzò un primo film con gli abitanti dell’isola, “Finis Terrae”. Dopo “La caduta della casa degli Usher”, disse di sentirsi impossibilitato a dare un’impressione più reale del reale con l’irreale.

Ma dove cominciava la realtà? Dove cominciava il cinema?

Cento anni dopo, dov’ eravamo noi?

 

SPIRIT OF ECSTACY di Héléna Klotz

(Francia 2023, 95’)

Jeanne ha 24 anni. Vive su una base militare con suo padre, un poliziotto, e i suoi fratellino e sorellina. È determinata a sfondare nel mondo della finanza. Non per la gloria o la ricchezza, ma perché le sta aprendo la strada verso la libertà.

 

GIRO DI LUNE TRA TERRA E MARE di Giuseppe M. Gaudino

(Italia, 1997, 124’)

Pozzuoli, Campi Flegrei. Le immagini più antiche narrano la storia del matricidio di Agrippina, degli oracoli della Sibilla Cumana, del martire cristiano Artema, di Maria “La Pazza”. Al passato si intrecciano gli eventi di una storia più vicina. Siamo nei primi anni ’70 e la famiglia di pescatori Gioia è costretta a lasciare la sua casa a causa delle frequenti scosse di terremoto.

Chiara Martegiani

 

 

In copertina: Neri Marcorè