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I caotici ricordi del commercialista 67enne


La Morciano di un tempo e quella di Brilli


24 Luglio 2023 / Paolo Zaghini

Remo Brilli: “Tra i ricordi e gli odori della Morciano di un tempo”, La Piazza.

Remo Brilli, classe 1956, commercialista, ha sempre vissuto a Morciano di Romagna.

A mia discolpa preventiva per la segnalazione di questo volume scrivo:
1) l’amico Giovanni Cioria consegnandomi copia del libro mi ha detto: “E’ bellissimo”. Ma credo che ogni editore dica ciò di tutte le sue pubblicazioni;
2) su Morciano di Romagna è molto tempo che non escono nuove pubblicazioni. Dunque la mia curiosità su questo volume di Brilli era acuita da questa assenza di nuovi libri morcianesi;
3) girando per Morciano ho visto il volume esposto nelle librerie e nelle edicole, segno di una promozione “spinta” di questo testo;
4) infine nella recensione (non firmata) su La Piazza di dicembre 2022 intitolata “Brilli, racconta l’anima di Morciano. Un libro che sa toccare le corde profonde delle persone” ho letto: “Brilli ha fatto un ottimo lavoro: ha raccolto i suoi ricordi e li ha messi nero su bianco in un volume che sa emozionare e toccare le corde del cuore e della mente. Insomma è un capolavoro che tocca l’anima di Morciano e dei morcianesi; quella Morciano nata in Via Ronci e che poi è uscita per costruire la capitale economica e non solo della Valconca” (sic!).

Nelle 120 pagine del libro io non ho trovato una notizia, una informazione sulla Morciano degli anni ’60. Anche se è il periodo dei ricordi che Brilli, giovane morcianese studente, ci racconta in una quarantina di brevi testi.

Forse il P.S. finale posto nell’ultima pagina del libro è la parte più vera: “Se siete arrivati fin qui a leggermi, sarete stanchi. D’altronde questo viaggio non ha logiche temporali, è stato forse un po’ caotico. Ma se ci pensiamo bene, è il risultato dei nostri pensieri che frullano nella nostra mente. Una volta prendiamo un ricordo di una vita fa, un’altra volta quello più recente, poi si torna indietro e via via. Insomma non mi sono preoccupato di mettere tutto quanto ho scritto in sequenza perché nella nostra mente ci sono migliaia di pensieri che vorticano e si attirano l’un l’altro. Ed io li ho lasciati fare”.

E’ duro il mestiere di recensore, provare a sintetizzare alcuni temi trattati nelle pagine di un libro, cercare di far emergere una valutazione sul volume segnalato. Ma a volte questo risulta impossibile. Non è sufficiente scrivere nel retro di copertina: “Brilli nel libro ripercorre i vari momenti della sua giovinezza. Tra vecchi luoghi e strade descritte nel libro, ora irriconoscibili, si incontrano i personaggi che hanno colorito i suoi ricordi”.

Sono ricordi sfocati, minimali, insignificanti che non consentono certamente di appassionarsi a queste piccole cose, se non forse per qualche parente o vecchio amico di vita giovanile.
Peccato, ho buttato un paio d’ore per leggerlo, ma a volte capita.

Paolo Zaghini