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Monumenti Vivi Rimini: "Purtroppo ancora una volta niente di fatto dal punto di visto politico e normativo”


Rimini, Monumenti Vivi: “Vogliamo una casa per rondini e rondoni”


8 Marzo 2024 / Redazione

Ieri mattina – scrive Arianna Lanci per Monumenti Vivi Rimini – siamo stati convocati per un incontro a tema rondoni con l’assessora all’ambiente Anna Montini, la Responsabile U.O. Qualità Ambientale Elena Favi e il Responsabile U.O. Pianificazione Generale Lorenzo Turchi. A seguito del nostro incontro dello scorso 29 dicembre con il Sindaco, per chiedere la fine dei grandi eventi e il rispetto dei fratini, ci era stato infatti proposto e promesso un successivo appuntamento a proposito del nostro apporto al PUG (Piano Urbanistico Generale) nell’ambito della tutela dei siti di nidificazione di rondoni, rondini e balestrucci.

Stamattina – prosegue la nota – ci è stata comunicata invece la sola intenzione da parte loro di allestire una pagina sul sito del Comune di Rimini dedicata espressamente ai rondoni e alle buone pratiche edilizie, a partire dalla grande mole di materiale da noi consegnata nei precedenti incontri.

Ci è stata anche comunicata l’intenzione di condividere un documento sugli stessi temi ai diversi ordini professionali coinvolti nella progettazione, ristrutturazione e costruzione degli edifici, punto sul quale ci siamo soffermati anche in una delle richieste presenti nella lettera VIENI OLTRE FRATINO.

Purtroppo ancora una volta – continua la nota di Monumenti Vivi Rimini – niente di fatto dal punto di visto politico e normativo.

Sembra che al momento e per i prossimi due anni circa non sarà possibile soddisfare la nostra richiesta: inserire nel RUE o nel PUG la tutela dei nidi negli edifici, in modo che valga tutto l’anno e che laddove sia impossibile conservare i nidi li si rimpiazzi obbligatoriamente con cassette nido artificiali.

Va benissimo che il Comune diffonda questi temi tra gli architetti, va benissimo che il Comune tramite una vetrina come la pagina del proprio sito faccia opera di sensibilizzazione, ma la politica serve ad altro e i rondoni meritano ben altro, visto che sono una specie in declino, tutelata dalla normativa europea.

Non solo, come conciliare una pagina internet dedicata ai rondoni e alle buone pratiche con la presenza di una infinità di buche pontaie chiuse con reti, pietre e i maledetti aghi antipiccioni? L’assessora Montini ci ha assicurato che come Comune non useranno più gli aghi, anzi, che Anthea non li usa più già a partire dal nostro primo incontro ormai due anni fa: questo ci rende felici.

Ma tutti gli aghi precedentemente utilizzati? E il largo uso di questi respingitori cruenti e inefficaci  – scrive  ancora Monumenti Vivi – ancora tra i privati cittadini?

Abbiamo quindi chiesto ancora una volta due cose – due sole cose – di semplice ed immediata attuazione:

  • una ordinanza che vieti gli aghi antipiccioni;
  • il sostegno del Comune a due delle nostre iniziative:
  • le targhe per i cittadini virtuosi (la prima consegnata lo scorso luglio a Maria e Aldo Marcaccini, che da tanti anni ospitano 50 nidi di rondini nel loro garage, svolgendo un servizio per l’intera comunità)
  • i pannelli informativi (sull’esempio di quello da noi affisso sul cancello dell’ex ’Hotel delle Nazioni di San Giuliano Mare in occasione di uno degli eventi del Festival ALTISSIME VOCI lo scorso luglio).

Restiamo quindi in attesa – conclude la nota di Arianna Lanci per Monumenti Vivi Rimini – di un loro riscontro, ma non ci fermiamo.

Le prossime tappe del nostro cammino per fare di Rimini una città amica della biodiversità? L’Ospedale e la Chiesa di Sant’Agostino. Perché tutelare e valorizzare la presenza dei rondoni, delle rondini e dei balestrucci negli edifici significa mettere semi preziosi per il futuro, un futuro migliore.            

Perché siamo tutti parte dello stesso respiro”.