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Fermato un 36enne di origine mantovana: tradito dai tatuaggi descritti alla Polizia dal parroco, di origine cinese

E’ stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto dalla Polizia di Stato di Rimini un trentaseienne italiano, indagato per rapina aggravata commessa nei confronti del parroco della chiesa di San Nicolò di Rimini. Nel pomeriggio del 16 luglio, un uomo si era introdotto all’interno della chiesa dove, approfittando dello stato di sonnolenza del sacerdote che stava riposando in canonica, lo aveva rapinato puntandogli un coltello alla gola, intimandogli di consegnarli tutto il denaro che custodiva e, riuscendo ad impossessarsi della somma contante di circa 500 euro, frutto delle offerte dei fedeli.   Il rapinatore si era poi allontanato velocemente in direzione della vicina Stazione Ferroviaria, facendo perdere le proprie tracce ed eludendo le iniziali ricerche delle forze dell’ordine. Gli investigatori della Squadra Mobile, immediatamente intervenuti, dopo aver raccolto le dichiarazioni della vittima ed esaminato le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza, hanno ricostruito la dinamica esatta dell’evento, individuando, quale possibile autore del grave reato, un trentaseienne originario della provincia di Mantova, senza fissa dimora, gravato da numerosi precedenti giudiziari e di polizia anche per reati specifici, riconoscibile per i numerosi e particolari tatuaggi sul collo e sulle braccia, peraltro descritti in maniera certosina dal sacerdote. Non è un caso: il parroco ha

Gip non convalida il fermo dei due, "inverosimile che sia stata violentata dopo che i soccorsi erano già stati chiamati"

Il giudice per le indagini preliminari di Rimini, Raffaella Ceccarelli, ha disposto l’immediata scarcerazione dei due lavoratori stagionali arrestati con l'accusa di violenza sessuale ai danni di una turista svizzera di 30 anni. La presunta aggressione sarebbe avvenuta il 15 luglio a Cattolica. Il gip ha ritenuto che non sussistano elementi di gravità indiziaria sufficienti per convalidare il fermo dei due uomini: un pizzaiolo 59enne di origine egiziana, difeso dall’avvocato Alessandro Coppa, e un cameriere 48enne originario della provincia di Frosinone, difeso dall’avvocatessa Maria Rivieccio. Entrambi sono incensurati. La Ricostruzione dei Fatti Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i due uomini avrebbero trovato la turista svizzera in stato confusionale per strada. In attesa dell'arrivo del 118, l'avrebbero condotta nella camera d'hotel del pizzaiolo, spogliata e messa sotto la doccia nel tentativo di farla riprendere. Gli indagati hanno dichiarato al giudice che la donna aveva la bava alla bocca e non riusciva a reggersi in piedi. L'accusa, però, sostiene che durante questo frangente la 30enne sia stata palpeggiata e costretta a subire atti sessuali mentre era in stato di semincoscienza. La Decisione del Gip Il gip ha sottolineato che non vi sono prove sufficienti per fugare ogni ragionevole dubbio. La turista, che aveva assunto psicofarmaci, alcol e

Proprio in quest giorni sono attesi al Palacongressi 8 mila aderenti alla Congregazione

"Sull'omicidio di Pierina Paganelli la mia impressione è che la sua adesione e quella di parte della sua famiglia alla congregazione dei Testimoni di Geova sia stata tirata in ballo senza che in realtà ci sia un collegamento certo con l'omicidio efferato. Non ci sono prove e tuttavia lo hanno detto. Ho letto che molti hanno ipotizzato un movente per cui il presunto amante della nuora Manuela avrebbe temuto che il giorno successivo (al delitto, ndr) Pierina, riferendo tutto alla congregazione, avrebbe scatenato una vendetta o una guerra o chissà che ripercussioni su Manuela. Ecco questo tipo di narrazioni è istigazione all'odio e come Centro Studi Lirec lo segnaleremo all'Osce". E' una posizione netta e durissima quella che la psicologa delle religioni e direttrice del Lirec, Raffaella Di Marzio, dà dei media italiani rispetto alle ricostruzioni fornite sull'assassinio della signora Pierina, pugnalata 29 volte a ottobre scorso al rientro da una cerimonia che si era svolta nella Sala del regno dei Testimoni di Geova. Per l'assassinio della donna è stato arrestato il vicino Louis Dassilva, attualmente anche unico indagato, che avrebbe avuto una frequentazione con Manuela Bianchi, la nuora della signora Pierina. "Se Pierina fosse stata uccisa al ritorno dalla messa

Un veicolo per le consegne stava effettuando una retromarcia in via Zara

Una tragica fatalità si è consumata ieri mattina a Bellaria, dove una turista bergamasca di 82 anni ha perso la vita dopo essere stata travolta da un furgone in retromarcia. L'incidente è avvenuto intorno alle 12.15 in via Zara, tra viale Alfredo Panzini e la spiaggia, a pochi passi dall'albergo dove la donna soggiornava da una settimana con un gruppo di anziani. La vittima stava rientrando in hotel per il pranzo quando un furgone per le consegne, un Iveco Daily, guidato da un 35enne italiano, l'ha investita in retromarcia. Le ruote del mezzo pesante l'hanno schiacciata, causando la sua morte sul colpo. Il conducente del furgone, profondamente scosso dall'accaduto, è stato assistito dal personale del 118 e sarà sottoposto agli esami tossicologici di rito. Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche la Polizia Locale, che sta conducendo le indagini per chiarire le dinamiche dell'incidente, e i Vigili del Fuoco.  

Illeso il conducente, vettura completamente distrutta

Nella mattinata di domenica 21 luglio a Santarcangelo, un’auto in marcia lungo la via Braschi è andata a fuoco poco lontano dall’incrocio con via Mazziniungli. Gli agenti della Polizia Locale di vallata hanno supportato il lavoro dei Vigili del Fuoco impegnati a estinguere l’incendio. Il fuoco, causato da un guasto meccanico, non ha fortunatamente prodotto feriti. Nel corso di tutte le operazioni, gli agenti della Polizia locale hanno gestito e presidiato la viabilità in modo da consentire ai Vigli del Fuoco di eseguire le operazioni in totale sicurezza. L'auto, una Kia, è andata completamente distrutta. Il conducente si era accorto del fumo che usciva dal cofano ed era riuscito a uscire in tempo dalla vettura senza riportare ferite. Dall’assessore alla sicurezza Luca Paganelli giunge il ringraziamento al corpo di Polizia locale della bassa valle da parte dell’Amministrazione comunale per l’impegno costante nel presidio del territorio e la collaborazione con gli altri enti deputati a garantire sicurezza e pubblica incolumità.

Due diffide per campeggio abusivo per la sosta in via del Grano

Sabato 20 luglio, tra le 11 e le 12, due pattuglie della polizia locale della bassa Valmarecchia sono intervenute in via del Grano per la presenza di dieci carovane nomadi: gli agenti hanno provveduto ad elevare due diffide per campeggio abusivo a seguito delle quali le carovane si sono allontanate. Dall’assessore alla sicurezza Luca Paganelli giunge il ringraziamento al corpo di Polizia locale della bassa valle da parte dell’Amministrazione comunale per l’impegno costante nel presidio del territorio e la collaborazione con gli altri enti deputati a garantire sicurezza e pubblica incolumità.

Il report non si limita a considerare il valore assoluto delle denunce per furto, bensì rapporta tale numero alla popolazione

Quella di Rimini non può affatto dirsi una provincia sicura per quel che riguarda i furti: è questo ciò che emerge da un’analisi di dati assolutamente autorevoli quali quelli del report Indice della Criminalità, pubblicato annualmente da Il Sole 24 Ore ed elaborato sulla base delle segnalazioni effettuate dai cittadini a tutte le diverse forze dell’ordine italiane. Prima di entrare nel dettaglio è utile sottolineare che il suddetto report non si limita a considerare il valore assoluto delle denunce per furto, bensì rapporta tale numero alla popolazione: questa statistica è senz’altro più significativa, dal momento che le province più grandi e popolose avrebbero inevitabilmente maggiori possibilità di occupare le parti più alte della classifica. Le principali tipologie di furto Il report prende in considerazione una vasta gamma di reati, e la categoria “furti” include quelli di ciclomotori, di auto in sosta, di motocicli, di autovetture, e ancora furti in esercizi commerciali e in abitazioni. Si tratta, come si può notare, di tipologie di furto piuttosto eterogenee, sono dunque altrettanto diverse le azioni che si possono compiere per innalzare i livelli di guardia: per le abitazioni e gli esercizi commerciali può senz’altro essere utile installare porte blindate da esterno di alta affidabilità, come quelle visionabili

Un'occasione per sottolineare gli ottimi rapporti di collaborazione

Questa mattina il comandante del Gdf Roan Rimini, Reparto Operativo Aeronavale di Rimini della Guardia di Finanza, colonnello pilota Emiliano Rampini, è stato ricevuto dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad nel suo ufficio. Un'occasione per sottolineare gli ottimi rapporti di collaborazione esistenti con la Guardia di Finanza e per esprimere parole di apprezzamento per tutto il lavoro del Comparto Aeronavale della Guardia di Finanza, nel contesto della sicurezza in mare e del contrasto ai traffici illeciti. Il Colonnello Emiliano Rampini, originario di Nettuno, specializzato pilota militare, proviene dalla Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia di Roma, dove ha frequentato il 39° corso di Alta Formazione. Ha ricoperto ruoli di rilievo nei settori peculiari della Guardia di Finanza aeronavale, con eccellenti risultati in numerose attività nazionali ed internazionali, e di staff presso il Comando Generale del Corpo. Tra le principali esperienze di comando, il Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare, unico reparto di volo della Guardia di Finanza dotato di aerei, e il Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, dove si è occupato di polizia economico-finanziaria e del contrasto alle forme di illegalità connesse all'ambiente marittimo. Il sindaco Jamil Sadegholvaad ha rivolto al Colonnello Rampini gli auguri per il nuovo prestigioso

Nei controlli del fine settimana anche 10 sanzioni per accattonaggio, una denuncia per truffa e un'altra per porto di coltello a serramanico.

L’attività di controllo del territorio effettuata dalla Polizia locale di Riccione e Misano Adriatico durante il fine settimana ha riguardato in particolare la collina di Riccione e Misano, l’area delle discoteche e le zone centrali della città di Riccione. "I controlli - spiega il comando - sono stati impostati con l’obiettivo di garantire la sicurezza della circolazione stradale e quindi prevenire gli incidenti, che risultano maggiormente frequenti a causa del fenomeno della guida sotto l’effetto di alcol all’uscita dai locali". E' stato quindi predisposto un posto di controllo in viale Abruzzi, la strada utilizzata dopo l’uscita dalle discoteche, impiegando sei equipaggi, tra i quali tre agenti a bordo di motocicli di servizio di grossa cilindrata. "La Polizia locale ha predisposto un modulo operativo ad alta visibilità e ad alto impatto, al quale era impossibile sottrarsi grazie agli equipaggi in motocicletta". Sono state ritirate cinque patenti. Un cittadino italiano è stato denunciato in stato di libertà per il porto di un coltello a serramanico. L’attività svolta nelle aree centrali ha portato alla denuncia per truffa a carico di un uomo che, spacciandosi per addetto di una “onlus benefica”, estorceva offerte in particolare a minorenni e persone fragili. Sono state elevate dieci sanzioni per violazione

Sequestrati 360mila euro, corriere bloccato a Cervia con oltre 3 kg di droga in un doppiofondo dell'auto, sette gli indagati

Un sequestro preventivo da 360.000 euro nei confronti di tre persone, somma ritenuta provento dell'attività di spaccio, e misure cautelari per sette persone, di cui quattro custodie in carcere e tre divieti di dimora nel territorio della provincia di Parma. Questo, fa sapere la Procura della città ducale, il bilancio dell'operazione svolta nelle prime ore di questa mattina dalla Guardia di finanza della città emiliana, che ha eseguito un'ordinanza di misura cautelare e un decreto di sequestro preventivo, emessi dal gip su richiesta della stessa Procura, nei confronti di sette albanesi indagati per le ipotesi di reato di detenzione a fini di spaccio e spaccio di cocaina. L'indagine svolta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria, si legge in una nota firmata dal procuratore capo Alfonso D'Avino, è stata avviata "allo scopo di ricostruire gli acquisti di ingenti quantità di cocaina da parte di soggetti di nazionalità albanese", droga "destinata allo spaccio sul territorio parmigiano". Le investigazioni sono state condotte "con indagini tecniche, pedinamenti e l'uso di una telecamera collocata dai finanzieri in un luogo aperto nella periferia della città" Lì, dettaglia la Procura, "sarebbero avvenuti la consegna della droga, proveniente da fuori provincia, e il successivo rifornimento nei confronti sia di soggetti

Ispezioni di GdF e Capitaneria di Porto su pescherecci al loro rientro, 3mila euro di sanzioni

Quasi un quintale di prodotto ittico senza tracciabilità immesso in commercio da due aziende. Nell'ambito dei generali piani di controllo dell'attività di pesca, nella notte di venerdì scorso 19 luglio la Capitaneria di porto e la stazione navale della Guardia di finanza di Rimini hanno ispezionato, al momento del rientro in porto, alcune unità da pesca. Al termine delle verifiche, protrattesi fino all'alba, è stato appunto sequestrato quasi un quintale di pesce senza tracciabilità. Per il prodotto è scattata la verifica dell'idoneità al consumo umano per la eventuale devoluzione a scopo benefico, assieme a sanzioni amministrative per 3.000 euro.

Quarantaquattro le persone controllate dai carabinieri nel weekend

I Carabinieri della Compagnia di Rimini hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori, dei fenomeni di micro criminalità nonché alla prevenzione di risse e schiamazzi da parte di taluni avventori che frequentano i locali da divertimento.   Dalle ore 23:00 di sabato 20 luglio alle 5:00 di domenica 21 luglio, i Carabinieri hanno quindi eseguito numerose pattuglie e posti di controllo lungo le principali vie della movida, con particolare riguardo all’area del lungomare riminese.   In particolare, l’attività di vigilanza ha permesso di trarre un arresto in flagranza di reato un 27enne di origine nordafricana, in Italia senza fissa dimora, che poco prima avrebbe sottratto uno smartphone ad una ragazza, nonché di denunciare in stato di libertà in concorso per la stessa ipotesi d’accusa un suo  connazionale. Nella circostanza, la persona arrestata è stata anche denunciata poiché irregolare sul territorio nazionale. Quanto asseritamente asportato infine è stato recuperato e restituito all’avente diritto. Dopo le formalità di rito, il soggetto tratto in arresto è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione di Rimini Principale in attesa del Giudizio direttissimo previsto per questa mattinata. Nel corso delle attività di pattugliamento sono state in totale controllate 44 persone.