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Dopo le prove d'estate di questi giorni ritorna il freddo e brutto tempo

Questo fine settimana sembrava estate. Tanta gente sulla spiaggia, molti in costume. D'altra parte le temperature sono arrivate fino a 30 gradi. Purtroppo questa anomala ondata di caldo subirà una brusca inversione di tendenza già dall'inizio della prossima settimana, quando arriverà sul nostro territorio un nuckeo di aria fredda dal nord dell'Europa. Ritornerà il freddo, pioggia  e neve sopra 1000 metri. Già da domani, lunedì 15 aprile, gli esperti di Arpae in collaborazione con la Protezione civile hanno diramato un’allerta meteo arancione per vento nelle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Mentre un’allerta gialla per vento è stata diramata nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Per la giornata di lunedì 15 aprile, il meteo si prevede con “nuvolosità variabile di tipo alto e stratificato, salvo addensamenti in serata sul settore occidentale. Temperature minime in lieve aumento comprese tra 13 e 16 gradi; massime comprese tra 23 e 26 gradi, in lieve flessione sulle province occidentali, in aumento sul settore orientale”. Martedì 16 aprile, invece, ancora “nuvolosità variabile” ma “con precipitazioni sparse in serata, più probabili e consistenti sul settore orientale, anche a carattere di rovescio o temporale. Temperature stazionarie le minime comprese tra 13 e 17 gradi; in sensibile diminuzione le massime tra 21 e

Altra ondata di caldo anomalo ma fra martedì e mercoledì in arrivo piogge e termometro a picco

Dopo che marzo ha praticamente spodestato tutti i record di caldo con 3,5 gradi in più sull’andamento del clima emiliano-romagnolo, anche aprile prosegue la folle corsa verso l’alto con l’ennesima ondata di caldo simil estiva. Dopo quello di Pasqua altri due sprint anticiclonici si susseguono rapidamente caratterizzati da masse d’aria estremamente miti per il periodo e destinate a portare uno scenario completamente nuovo nel panorama meteorologico Europeo. Non solo per le presenza sempre più ingombrante che questi super anticicloni denominati “monster” hanno acquistato nell’ultimo decennio, ma piuttosto per una serie di cambiamenti sostanziali che gli stessi riescono con maggior facilità ad amplificare sul nostro territorio: aumentando il rischio di grandi ondate di caldo contigue in qualsiasi stagione dell’anno e promuovendo una sequenza di primati senza fine. Con l’uscita di scena dell’intermezzo depressionario, che più che una perturbazione si è trattato di una “goccia” fredda in mezzo ad un mare caldo, l’alta pressione è pronta a ricucire lo strappo creatosi per mezzo di una rapida rimonta anticiclonica. Poco importa se si tratta di Azzorre, il fatto è che sarà sempre alimentato da calde correnti di estrazione sub-tropicale in grado di riportare le massime su valori ragguardevoli per il periodo. Se già sabato

Nel fine settimana il termometro potrebbe superare di nuovo i 25 C°

Se i vecchi detti popolari come “aprile non ti scoprire” avessero un fondamento scientifico sull’andamento climatico, allora potremmo dire che in questo cadrebbero decisamente a pennello. Mentre la circolazione atmosferica sull’Europa occidentale sta facendo i conti con un vigoroso vortice atlantico che determina temperatura sotto media, l’Italia, come parecchi paesi dell’Est, è alle prese con un robusto anticiclone alimentato da correnti nord africane che spingono i termometri su valori estivi da record. Questa spirale depressionaria non ci riguarderà direttamente, ma l’aria fredda che lo alimenta avrà una storia sulle sorti del tempo dei prossimi giorni sulla nostra regione. Una breve ondata di maltempo, associato alla perturbazione n.2 del mese, sarà infatti la causa del peggioramento che andrà in scena da martedì 9 sera a partire dai settori più occidentali. Così, mercoledì 10, piogge e rovesci avranno la meglio, prendendo di mira sopratutto l’Emilia e il rispettivo tratto appenninico: con picchi di pioggia localmente abbondanti. Ma ciò che potremmo avvertire maggiormente potrebbe essere il sensibile ridimensionamento termico associato al calo delle temperature in alcuni casi anche consistente dell’ordine di 10-15 gradi e un marcato rinforzo della ventilazione durante le fasi più instabili. Martedì: nuvolosità irregolare con tendenza ad un graduale aumento della nuvolosità

Temperature sempre più alte almeno fino a mercoledì

Le ultime incertezze meteorologiche di mercoledì chiudono, almeno per ora, una lunga serie di perturbazioni che ha visto interessare sopratutto il nord-ovest italiano nel mese di marzo. Ancora una volta, la posizione scomoda di una vasta circolazione ciclonica a ovest delle Isole Britanniche sprofonderà verso le Isole Canarie richiamando, di tutta risposta, una massa d’aria eccezionalmente calda dal cuore del Sahara verso l’Europa centro-occidentale. Ciò che sperimenteremo sull’Italia, così come in Emilia-Romagna, sarà determinato dalla presenza ovunque di tempo stabile, mite e soleggiato almeno fino al prossimo fine settimana. Visto la chiara impronta che assumerà, questo ruggito dell’alta pressione sub-tropicale porterà un aumento delle temperature che diverrà via via sempre più pronunciato sopratutto con l’avvicinarsi della nuova settimana. Potremmo parlare proprio di un weekend da leoni, quando domenica ci troveremmo a dover fare i conti con temperature in Pianura Padana diffusamente superiori a 20 gradi e punte più alte nei centri urbani: Bologna, per esempio, al netto di qualche copertura, potrebbe raggiungere i 25-26 gradi tra domenica e lunedì. Un’impennata termica verso valori decisamente oltre la norma tipici della tarda primavera o, localmente, da inizio estate sospinta da venti di scirocco che, oltre a far salire i termometri con picchi di

Prevista poi una settimana variabile ma senza piogge

Ancora allerta meteo ma in attenuazione quella annunciata per domani 2 aprile da Protezione Civile dell'Emilia-Romagna e ARPAE. E' Allerta ARANCIONE per piene dei fiumi nelle province di Reggio Emilia, Modena. Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna; per vento nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena Rimini.Spiega il bollettino: "Nella giornata di martedì 2 aprile sono previsti residui rinforzi di ventilazione sud-occidentale di burrasca moderata (tra 60 e 80 km/h) sulle aree montane e collinari dell'appennino romagnolo, in progressiva attenuazione pomeridiana. La criticità idraulica sul settore centro-occidentale della regione è riferita alla previsione di propagazione della piena sul tratto vallivo del fiume Secchia, con possibile occupazione delle aree golenali, e al transito della piena del fiume Po. Nelle aree montane centro-occidentali saranno possibili localizzati fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, a seguito delle piogge dei giorni precedenti". Le previsioni di ARPE per la provincia di Rimini: Tendenza del tempo prevista da ARPAE in Emilia-Romagna da giovedì 4 a domenica 7 aprile: Il periodo sarà interessato da condizioni di variabilità, con alternanza di schiarite ed annuvolamenti e da temperature in progressivo aumento nel corso

Nutrienti per i terreni ma anche rischi per la salute nelle sabbie africane da giorni nell'atmosfera

Un pennacchio di sabbia accompagnato da una vivace ventilazione di Garbino, ha portato una giornata in stile africano, con temperature nel riminese che hanno superato i 25°C. Le temperature massime osservate alle 16:30 (a causa del cambio d'ora legale) a Rimini Ausa sono state le più alte rispetto al resto della regione, raggiungendo i 25,7 gradi. Questi valori, decisamente superiori alla media del periodo (14,8 °C), sono tipici della prima decade di giugno. Le temperature sono state particolarmente elevate soprattutto in Romagna. Non sorprende che abbiamo appena concluso un altro mese, quello di marzo, che si aggiunge ai mesi particolarmente miti di questo lungo periodo. Così, dall'inizio dell'anno, l'anomalia media in Emilia-Romagna ha superato abbondantemente i 2 gradi rispetto all'andamento 1991-2020 (già di per sé più caldo rispetto ad altri trentenni di riferimento). Inoltre, si sono osservate anche concentrazioni elevate di particolato grossolano (PM10) in regione, derivanti da fonti organiche naturali che hanno contribuito in diverse zone a far salire il loro rapporto peso/volume sopra i 90 µg/m3. La granulometria delle polveri arrivate nella nostra regione varia tra 0.5 e 30 μm (milionesimi di metro), con i picchi centrati sui 10 μm, quindi di dimensioni analoghe alle polveri fini che inquinano le

La Protezione Civile dell’Emilia-Romagna e ARPAE hanno diramato un’allerta meteo valida per tutta la giornata del primo aprile. E' Allerta ARANCIONE per piene dei fiumi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini. Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Bologna, Ferrara, Ravenna; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.Spiega il bollettino: "Nella giornata di lunedì 1 aprile il transito di un sistema depressionario porterà condizioni di tempo perturbato, associate a precipitazioni intense sulle aree appenniniche, anche a carattere temporalesco e che potranno generare rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici, con occupazione delle zone di espansione dei corsi d'acqua, in particolare nel settore centrale della regione. Nelle aree montane centro-occidentali saranno possibili localizzati fenomeni franosi sui versanti, caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, ruscellamenti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nel reticolo minore. Si prevede inoltre una ventilazione sud-occidentale, di burrasca forte sulle aree del crinale appenninico (tra 80 e 90 km/h) e di burrasca moderata (tra 60 e 80 km/h) sulle altre aree dei rilievi, sulle zone collinari e di

Dopa una fase di instabilità da metà della prossima settimana dovrebbero arrivare bel tempo e temperature in rialzo

La Prtezione Civile dell'Emilia-Romagna e ARPAE hanno diramato un'allerta meteo valida per tutta la giornata del 31 marzo. E' Allerta ARANCIONE per vento nelle aree montane delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini. L'Allerta è GIALLA sempre per vento nelle aree collinari delle medesime province più quella di Ravenna. Spiega il bollettino: "Dal pomeriggio di domenica 31 marzo sono previsti sulla dorsale appenninica, venti di burrasca da moderata (60-80 Km/h) a forte (80-90 km/h) da sud-ovest, con possibili rinforzi o raffiche di intensità superiore nel corso della sera". Le previsioni di ARPAE per la Provincia di Rimini: Tendenza del tempo in Emilia-Romagna previsra da ARPAE da martedì 2 a venerdì 5 aprile: Correnti atlantiche manterranno condizioni di tempo debolmente instabile nella prima parte del periodo; in seguito, per il consolidamento di un'area anticiclonica sulla Penisola Italiana, sono attese condizioni di maggiore stabilità, associate a un graduale aumento delle temperature.

Il fenomeno potrebbe durare fino a lunedì ma niente allarme PM10

Atmosfera carica di sabbia con cieli color rosso mattone. Da ieri pomeriggio e fino a Pasquetta (con apice proprio tra domenica e lunedì) risentiremo di questo enorme pennacchio proveniente dall'Africa (molto visibile in Romagna) chiamato dai meteorologi dust plume (pennacchio di sabbia) dirigersi verso le regioni centro-settentrionali italiane fino a raggiungere addirittura Polonia e Paesi Bassi. Dal satellite si osserva una massiccia intrusione di polveri desertiche risalire il cuore del Mediterraneo sospinte da una forte ventilazione di Scirocco. Oltre a saturare l'atmosfera medio-alta di PM10 (ma senza particolari preoccupazioni sulla nostra salute) l'animazione satellitare ci aiuta a definire l'entità della massa d'aria molto calda sahariana. In tutto questo movimentato sistema oceano-atmosferico si nota quanto possa essere importate l'avvezione proveniente dall'Algeria e dalla Libia secondo gli schemi meteorologici classici. Spingendo le temperature a superare abbondantemente i 22-23 gradi. Nei prossimi giorni probabilmente le regioni meridionali potrebbero sfiorare anche i 30 gradi

Ancora estrema variabilità e temperature sopra la media

Mentre la Settimana Santa volge al termine, si avvicinano le delizie di gite fuori porta, ma anche il cruccio per meteorologi e previsori del tempo costretti a dare informazioni sull’inaffidabilità del tempo. Tutto questo sommato a un periodo in questione che continua a presentare condizioni molto variabili soprattutto sulle regioni del Nord. Il quadro meteorologico che ne deriva sulla nostra Penisola è quindi a due facce, con circolazioni anticicloniche ad Est e cicloniche ad Ovest, messe a confronto in una sorta di tiro alla fune, dove l’Emilia-Romagna risulta teatro di vivaci scontri. In sintesi, diversi impulsi perturbati continueranno a sfilare nei prossimi giorni lambendo le regioni di NordOvest in parziale estensione a Toscana, Emilia e Triveneto costantemente affiancati da una massa d’aria piuttosto calda stimolata a risalire lungo lo Stivale attraverso delle forti correnti meridionali. Ma giunti a questo punto è lecito chiedersi che tempo farà per Pasqua e Pasquetta, considerando che in Emilia-Romagna ci siamo appena lasciati alle spalle un periodo in cui il sole non è mai stato garantito, diversamente dalla pioggia e dal vento. Con una certa dose di affidabilità è legittimo attendersi della nuvolosità che risultando a tratti più compatta potrà dare origine a dei piovaschi veloci

Nel fine settimana previsto miglioramento e temperature in aumento pur con tempo ancora variabile

La Protezione civile dell'Emilia-Romagna e ARPAE hanno diramato un'allerta meteo per la giornata di mercoledì 27 marzo. E' Allerta ARANCIONE per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini. Allerta GIALLA per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. Spiega il bollettino: "Nella serata di mercoledì 27 marzo è prevista sulla fascia appenninica ventilazione sostenuta da sud-ovest con venti che raggiungeranno intensità di burrasca moderata (60-80Km/h) e possibili rinforzi o raffiche di intensità superiore. Si prevedono deboli precipitazioni diffuse su tutto il territorio regionale, moderate anche a carattere di rovescio nel settore appenninico centro-occidentale, dove potranno generare localizzati fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, ruscellamenti e innalzamenti dei livelli idrometrici nel reticolo minore". Le previsioni di ARPAE per la provincia di Rimini: Tendenza del tempo in Emilia-Romagna prevista da ARPAE da venerdì 29 marzo a lunedì 1 aprile: "La persistenza di un promontorio anticiclonico, seppur in indebolimento, potrà favorire condizioni di tempo prevalentemente stabili ma con la possibilità di deboli piovaschi sulle aree del crinale centro-occidentale; al termine del periodo, un probabile ingresso di correnti sud-occidentali sul territorio regionale potrà dare luogo

Perturbazione il Lunedì dell'Angelo con conseguenze ancora difficili da valutare

Con l’inizio della Settimana di Pasqua il sole sarà destinato a lasciar posto ad un progressivo aumento della nuvolosità per l’arrivo di un nuovo peggioramento più organizzato. Una vasta depressione centrata sull’Europa sud-occidentale spalancherà la porta a correnti più umide e instabili che ben presto raggiungeranno anche la nostra regione. Nel corso della notte e poi martedì la prima perturbazione (n.10) si metterà in moto verso est e scivolando lungo lo Stivale oltre a portare delle piogge diffuse determinerà un rinforzo della ventilazione: dapprima di scirocco e successivamente tra libeccio e ponente. Ma poi una seconda e probabilmente più intensa perturbazione (la n.11 del mese) verrà a farci visita tra martedì sera e mercoledì. A questo ulteriore peggioramento potranno essere associati fenomeni concentrati anche di forte intensità con possibili ripercussioni meteo-idrogeologiche e criticità idrauliche sui settori occidentali: come rovesci temporaleschi e rischio di nubifragi lungo il relativo tratto appenninico. Nel frattempo le temperature subiranno un calo anche sensibile che porteranno i valori diurni, ma solo temporaneamente, inferiori alle medie. Minime ancora miti per il periodo fra 6/8 gradi della pianura, e 10/12 gradi della costa. Massime in diminuzione intorno a 11/13 gradi in pianura, fino a 14 sulla costa. Ma cosa accadrà in