Home___primopianoClassi separate per disabili? A Rimini PD e cattolici si ribellano: “Vannacci allucinante”

Documento unitario di consiglieri comunali e amministratori contro le parole del capolista della Lega alle elezioni europee


Classi separate per disabili? A Rimini PD e cattolici si ribellano: “Vannacci allucinante”


29 Aprile 2024 / Redazione

“Le parole del candidato alle Europee, Roberto Vannacci, sulle classi scolastiche separate per gli alunni con disabilità non rappresentano un’idea o un’opinione politica ma l’aggressione a uno dei caposaldi della società democratica italiana”: è sollevazione contro le parole del generale, capolista della Lega alle elezioni europee. A Rimini hanno firmato un documento unitario l’assessore Kristian Gianfreda, i consiglieri PD
Giuliano Zamagni, Elisa Marchioni, Manuela Guaitoli, Serena Soldati e Samuele Ramberti della Lista Jamil. Ma anche Gloria Lisi consigliera di opposizione, oltre a Stefano Vitali presidente Asp Valloni, l’ex presidente della provincia Ermanno Vichi e Fabio Zavatta: tutti esponenti di spicco del mondo cattolico.

Si legge nel documento: “L’idea e la pratica dell’inclusione, della solidarietà, del crescere insieme, della diversità come arricchimento, della sistematica volontà di non lasciare nessuno indietro, rappresentano uno dei valori fondanti della comunità pedagogica italiana e più in generale di tutta la comunità nazionale. Ci sono voluti decenni di lotte, e in testa a queste lotte c’erano donne e uomini la cui vita e le cui azioni erano e sono ispirate dalla fede e dal riferimento ai valori cristiani (pensiamo, esmpio tra tutti, a don Lorenzo Milani) , affinché nel 1977 fossero eliminate le cosiddette ‘classi differenziali’ dalla scuola italiana, istituite nel 1928 dal regime fascista. Il superamento di quell’aberrazione, che esprimeva una visione di società divisiva e discriminatoria, fu uno dei momenti cardine della crescita civile della società in tutto il Paese”.

E ancora: “Secondo l’ISTAT, nell’anno scolastico 2022/2023 sono stati 338 mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italianedi ogni ordine e grado, il 4,1 per cento del totale degli iscritti. Si vogliono mettere in un ghetto quelle 338mila bambine e quei ragazzi e le loro famiglie, che alimentano ogni giorno attraverso l’amore e l’impegno volontario questo straordinario caposaldo educativo?”

“Per questo l’allucinante ‘proposta’ di un candidato italiano alle prossime elezioni europee deve essere respinta nel modo e nella sostanza, chiedendo in tal senso un impegno preciso da parte di tutti i partiti e le forze politiche che competono per le prossime elezioni Europee.
L’appello è a tutte le persone che si riconoscono nel valore della solidarietà cristiana affinché questi messaggi paragonabili a forme arcaiche di ‘eugenetica efficientista’ vengano respinti. Questa volta non staremo né a sentire né a guardare”, avvertono i firmatari.