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Le scelte del PSI in vista dela prossima tornata elettorale


Cosa fanno e cosa vogliono i socialisti di Rimini


10 Gennaio 2024 / Paolo Zaghini

Piccolo, piccolo partito ma con un grande, grande nome. Il PSI trae la sua origine storica e ideologica dal Partito Socialista Italiano, nato a Genova nel 1892. Il più antico partito politico in senso moderno e la prima formazione organizzata della sinistra in Italia, oltre ad aver rappresentato anche il prototipo del partito di massa. Rifondato nel 2007, dichiarò continuità con l’omonima formazione sciolta nel 1994 travolta dagli scandali di mani pulite. Dopo anni di divisioni, nell’aprile 2007 il segretario dello SDI Enrico Boselli, annunciò l’intenzione di dar vita al Partito socialista.

Inizialmente lanciato il 5 ottobre 2007 con il nome di Partito Socialista. A seguito del cattivo risultato elettorale nazionale alle politiche del 13 e 14 aprile 2008 (solo lo 0,98% dei voti; a Rimini l’0.55%) Boselli presentò le sue dimissioni dalla guida del partito e venne convocato il congresso di fondazione che si svolse dal 4 al 6 luglio 2008 che nominò Segretario Riccardo Nencini (che ricoprì l’incarico sino a marzo 2019 quando fu sostituito al Congresso da Enzo Maraio).
Il 7 ottobre 2009 il partito assunse l’attuale denominazione.

In questo quindicennio il PSI ha partecipato alle elezioni politiche in vari raggruppamenti di centro-sinistra, riuscendo ad eleggere a volte alcuni parlamentari. Anche nelle elezioni comunali nella nostra Provincia è avvenuto lo stesso, ma con scarso esito. Alle elezioni comunali di Rimini del 2021, nella lista “Futura con Jamil” a sostegno del Sindaco Jamil Sadegholvaad, è stato eletto consigliere il socialista Luca Pasini. Poi, al momento della formazione della Giunta, il Sindaco ha chiamato a farne parte come assessore Francesco Bragagni, con deleghe a Politiche per lo Sviluppo delle Risorse Umane, Servizi Civici e Toponomastica, Legalità, Rapporti con il Consiglio Comunale.

Francesco Bragagni

Bragagni, classe 1987, avvocato dal 2016, nel 2009 segretario PSI del comune di Rimini, dal 2010 ad oggi segretario provinciale, dal 25 febbraio 2023 Segretario regionale, negli organismi nazionali.

All’ultimo Congresso provinciale il 19 novembre 2022, oltre a riconfermare Bragagni Segretario, è stata eletta una Direzione di 12 componenti: Francesco Bragagni (Segretario) Rimini, Cristiana Maceroni (Vicesegretaria) Rimini, Leonello Palazzini – Rimini, Roberto Borghini – Cattolica, Alessandra Cannito – Verucchio, Francesca Enrica Tiozzo – Coriano, Pier Giorgio Olivieri – Coriano, Paolo Para – Verucchio, Simone Prini – Rimini, Nicola Ianniello – Bellaria Igea Marina,
Gabriele Boselli – Santarcangelo di Romagna, Claudio Marches – Rimini.

Le Sezioni del PSI in provincia sono sei: Rimini, Cattolica, Coriano, Novafeltria, Santarcangelo di R., Verucchio per un totale di 130 iscritti.
Difficile “pesare” elettoralmente il PSI, essendosi questo sempre presentato nell’ultimo decennio in raggruppamento con altre formazioni politiche.
Per le prossime elezioni europee il 9 giugno sarà l’assemblea dei quadri socialisti convocata a Roma il 27 e 28 gennaio a decidere sulle modalità di presentazione e il raggruppamento con cui presentarsi (probabilmente con i Verdi e Sinistra Italiana). Mentre invece sono in corso i colloqui con il Segretario del PD Filippo Sacchetti per la partecipazione alle elezioni nei 16 comuni che andranno al voto nel Riminese. Nei due comuni superiori a 15.000 abitanti il PSI candiderà suoi esponenti nella lista Più Santarcangelo a sostegno del Candidato Sindaco di Centro-Sinistra, mentre a Bellaria-Igea Marina il PSI rimane in attesa di una definizione della situazione dopo la “caduta” della candidatura di Francesco Chiaiese. Candidati socialisti inoltre saranno presenti nelle liste civiche di centro-sinistra Novafeltria, Poggio Torriana, San Clemente, Verucchio.

2022, 12 nov. Roma, Consiglio Nazionale PSI. Intervento di Francesco Bragagni

Il PSI è schierato con le altre forze di centro-sinistra a contrastare le azioni antipopolari del Governo di destra di Giorgia Meloni. In particolare la sua attività politica si è concentrata su cinque punti: no alla privatizzazione della sanità pubblica, restituire dignità al lavoro e sostegno all’occupazione, l’istruzione non è un privilegio ma un diritto, ridiamo valore al voto con la reintroduzione delle preferenze e l’eliminazione delle soglie di sbarramento, lasciamo un mondo pulito alle future generazioni creando una transizione ecologica.

Paolo Zaghini