Indino il duro a intermittenza. SOS turismo anziani. Finalmente hotel per i dipendenti
5 Novembre 2022 / Maurizio Melucci
Il pugno duro di Gianni Indino, quando fa comodo
Gianni Indino, abbandonata per il momento la crociata contro il reddito di cittadinanza causa della mancanza di personale in hotel e ristorante (battaglia priva di fondamento come dimostrano i dati del Governo) ora si concentra sulle feste abusive. Plaude al ministro degli Interni Piantedosi che ha scritto il decreto contro i rave. Pene fino sei anni di reclusione e sequestro degli impianti sonori. Indino vorrebbe estendere questa norma anche ad altre feste abusive. Immagino si riferisca alle feste sulla spiaggia e nei chiringuito. Mai un dubbio che forse la norma sia oltre ogni ragionevole misura di proporzionalità rispetto all’abuso compiuto. Il presidente di Confcommercio dice che oltre 3 mila discoteche hanno chiuso per le feste abusive. Esattamente come per il personale nei settore del turismo, Gianni Indino trova sempre un capro espiatorio per scaricare la propria inadeguatezza a leggere un problema ben più complesso. In compenso plaude alla proposta del governo di destra di aumentare il denaro contante (fino a 10mila euro?). Una misura per dare una mano ad evasori fiscali ed altro. Ma per Indino in questo caso va tutto bene.
Il turismo della terza età e i rincari
Giovannino Montanari, noto e competente tour operator del turismo sociale o per la terza età, ha lanciato un grido di allarme: “L’aumento del costo dei pacchetto turistici del 10-15% rischia di farci perdere questo segmento turistico a favore di altre località”. E Montanari continua: “Il costo del pacchetto soggiorno classico per gruppi della terza età (albergo più spiaggia più trasporto) ci porta ad una cifra, per un soggiorno di 15 giorni – 14 notti, di circa 100 euro in più rispetto al 2022, su 600-800 euro complessivi”. Per questa ragione propone che agli albergatori vengano ridotte la Tari (tassa raccolta rifiuti) e l’Imu sull’immobile, evitando in questo modo i rincari dei pacchetti turistici. Sinceramente non mi pare una proposta praticabile. Montanari dovrebbe chiedere ai Comuni il ripristino dei contributi per gli anziani che vanno in vacanza. Una quota minima. Purtroppo negli anni sono rimasti pochi i Comuni che prevedono questa agevolazione. Poi non credo che con una spesa massima di un pacchetto turistico di 900 euro (cifra comprensiva anche dell’aumento) pari a 64 euro al giorno comprensivi di pensione completa, spiaggia con ombrellone e trasporto, vi siano altre località in grado di fare meglio.
Hotel trasformati in alloggi per dipendenti
Federalberghi di Riccione propone di trasformare alcuni hotel marginali in alloggi per ospitare i dipendenti degli alberghi. Una proposta che merita condivisione e sostegno. L’emergenza personale ha toccato durante l’estate passata livelli mai visti in precedenza e per convincere i dipendenti che arrivano da fuori città è fondamentale offrire vitto e alloggio. dignitosi e confortevoli, oltre ad un corretto contratto di lavoro.
Chiamamicitta.it ha pubblicato nei giorni scorsi l’esperienza di una pensione a Rimini trasformata per i dipendenti nel turismo. Un’esperienza positiva. Una risposta seria che non cerca di scaricare i problemi sul Reddito di Cittadinanza ed altre stupidaggini simili.
Cattivo gusto
Start Romagna ha scelto il Birrodromo di piazzale Clementini per organizzare il 4 novembre scorso un convegno sui temi della mobilità sostenibile connessa ai cambiamenti della città. Scrive Start Romagna: “La location scelta non è casuale: il Birrodromo di Rimini sorge nel cuore del parcheggio Clementini che, per la sua vicinanza alla Stazione FS, al Bike Park, al capolinea del Metromare e al centro storico, rappresenta una soluzione strategica e funzionale ad un’intermodalità auto-mobilità dolce”.
In realtà Start Romagna poteva evitare di svolgere un’iniziativa in un locale che è stato al centro di polemiche nei mesi passati per le modalità di affidamento della struttura ai gestori del Birrodromo. Procedura che potrebbe essere al vaglio delle competenti autorità.
Maurizio Melucci