Home___aperturaLa fatica di governare: così è nato il compromesso dell’ex questura di Rimini

Il comparto di Rivabella. Il ristorante L'Artrov: una sfida vinta


La fatica di governare: così è nato il compromesso dell’ex questura di Rimini


7 Luglio 2024 / Maurizio Melucci

A futura memoria

L’ex questura di via Ugo Bassi ha le ore contate. In consiglio comunale è stato approvato l’accordo di programma che prevede la demolizione dell’edificio previsto a questura e mai utilizzato. In questa sede, sinceramente non mi interessa dare i voti per decidere chi ha vinto e chi ha perso in questo braccio di ferro tra Comune e proprietà che ha acquistato l’area all’asta per 14,5 milioni di euro. Il sindaco ha fatto il possibile dopo gli errori del sindaco precedente Gnassi. Li ricordo per futura memoria.

  • L’ex questura poteva essere acquistata ad una cifra modesta (1,5 milioni di euro) quando le gare andavano tutte deserte. Il Comune diventava proprietario di un’area strategica senza vincoli che poteva essere utilizzata al meglio
  • Sono stati previsti 36 appartamenti di edilizia residenziale pubblica finanziati da un bando regionale. Una collocazione infelice quando vi era la possibilità di realizzarli nell’area dell’ex mercato all’ingrosso delle Celle. Area di proprietà comunale.
  • La giunta Gnassi ha approvato un master plan che prevedeva numerose funzioni in quell’area: commerciali, residenziali, direzionali, uffici pubblici. Il master plan non aveva valenza urbanistica ma è stato sufficiente per fare scatenare l’asta al rialzo tra Conad e Asi (Esselunga) che ha portato alla cifra vertiginosa di 14,5 milioni di euro

Questi tre errori hanno portato al risultato odierno di compromesso con l’attuale proprietà che può essere ricapitolato in questo modo:

  • Supermercato da 1.500 mq di superfice di vendita
  • 3.500 mq di magazzini e logistica
  • 8.200 mq di residenziale privato (circa 130-140 appartamenti)
  • 36 appartamenti di edilizia residenziale pubblica previsti dal Comune di Rimini

L’accordo non prevede nessuna relazione con l’area ex caserma Giulio Cesare che verrà utilizzata da Agenzia delle Dogane per realizzare la “cittadella della sicurezza”. Quando, non si sa.

L’accordo non prevede nessuna relazione con il project dello stadio a parte eventuali aree da destinarsi a parcheggi.

A futura memoria quando il tutto sarà realizzato.

Aicardi, Da Dalto, Sindaco Sadelgholvaad, Frisoni

I Comitati, il comparto di Rivabella, l’interesse pubblico

Questa settimana è stata caratterizzata anche dall’incontro del sindaco di Rimini con i nove comitati di cittadini che sono nati negli ultimi anni su diversi problemi che riguardano il territorio del nostro comune. Un incontro non semplice dove vi sono anche valutazioni diverse tra amministrazione comunale e comitati su come sia andato l’incontro. Qui mi interessa commentare la richiesta del comitato di Rivabella che chiede che venga realizzato un parco al posto di 7 mila mq di residenziale previsti dalla pianificazione del Comune di Rimini in un comparto di via Coletti. Il sindaco chiede a Marco Gobbi (portavoce oggi dei comitati) e nei primi anni 2000 presidente del quartiere N. 5, per quale ragione non si è opposto al progetto che prevedeva allora 12.500 mq di residenziale (mentre oggi sono solo 7mila mq) una strada che asfaltava tutto il verde (oggi 9700 mq di verde previsti) ed una dotazione di parcheggi molto più ridotta rispetto alla situazione attuale.

Ebbene detta così sembra che allora, chi amministrava Rimini era in vena di “regali ai privati”. La giunta che si è occupata di quel comparto allora era del sindaco Ravaioli con il sottoscritto assessore all’urbanistica. Quel comparto aveva quelle previsioni per una ragione semplice. Era l’ultima parte della tangenziale Nord (o prolungamento di via Sozzi). A carico dei privati vi erano la realizzazione e cessione gratuita della viabilità e del sottopasso carrabile sotto la ferrovia Rimini-Ravenna e la rotatoria sulla via Coletti. Tutto come previsto dal PRG. Sempre a carico dei privati vi era la realizzazione e cessione gratuita di 500 mq di superficie utile residenziale da destinare ad edilizia pubblica.

Oneri importanti a carico dei privati che infatti non hanno mai fatto partire il comparto. Quella soluzione era una risposta, parziale, al collegamento con la Fiera e risolveva il problema del passaggio a livello di Rivabella (viale XXV Marzo). Ora non vi è nulla di tutto ciò.  Quando verrà chiuso il passaggio a livello di Rivabella non so dove si farà il sottopasso. Sicuramente la pianificazione urbanistica attuale ha previsto soluzioni migliori (non le ho approfondite). Vedremo. Concordo con il sindaco: “è fatica governare”.

 

L’area con la previsione di collegamento con via Colletti

L’Artrov. una sfida vinta

Lunedì scorso, primo luglio, il ristorante vicino alla stazione di Rimini ha compiuto 6 anni. Il locale gestito da Riccardo Bianchini e dai figli Giada e Alberto ha raggiunto un traguardo importante che nessuno (a parte Bianchini) pensava di poter realizzare. Dopo quattro gestioni finite in poco tempo e un pezzo di territorio in mano alla microcriminalità arriva la gestione Bianchini. Lo chiamano L’Artrov, il ritrovo, con il clime ‘noi siamo nati con il sorriso’. Un messaggio ai riminesi e a chi frequenta il locale. E dopo pochi mesi si comprende che la sfida può essere vinta. I balordi non ci mettono piede per la fermezza di Bianchini, convenzioni per i pasti con Polizia di Stato, Ferrovie ed altre attività. Ora dopo sei anni la sfida è vinta (ma mai abbassare la guardia). Un locale pieno di riminesi turisti e famiglie.

Un locale che dà sicurezza. Si mangia bene, una pizza tra le più gettonate di Rimini. Il merito è dei Bianchini e di Riccardo in particolare. Ha girato il mondo, parlare con lui è un piacere. Ogni volta scopri cose nuove che ha fatto nella sua vita. Un imprenditore consapevole delle sue capacità e con le idee chiare in testa.

Ora una nuova sfida. Riorganizzare il ristorante (di proprietà del Comune di Rimini) per fare posto al nuovo tratto del Metromare e alla riqualificazione del sottopasso. In questo caso ha tutto il sostegno del Comune di Rimini ad iniziare dal sindaco.

Maurizio Melucci