Home___primopianoMarzio Pecci lascia la Lega: “Con questi dirigenti in provincia di Rimini solo disastri”

Era stato candidato a sindaco contro Andrea Gnassi nel 2016, durissimo il suo addio al Carroccio: "La sapienza politica non si inventa"


Marzio Pecci lascia la Lega: “Con questi dirigenti in provincia di Rimini solo disastri”


11 Novembre 2023 / Redazione

Secondo Elena Raffaelli la nuova squadra della Lega in provincia di Rimini è “di altissimo livello”. Invece per Marzio Pecci è la classica goccia che fa traboccare il vaso. L’avvocato riccionese, già candidato a sindaco di Rimni nel 2016 contr Andrea Gnassi, saluta e se ne va. Non senza rilascare un durissimo commento sul gruppo dirigente del Carroccio in provinca di Rimini.

“La mia storia politica con la Lega finisce ufficialmente oggi con le dimissioni comunicate poco fa al Segretario Regionale Jacopo Morrone”, scrive Pacci.

E prsegue: “Avevo accettato, nel 2016, la proposta di rappresentare la Lega nel Consiglio Comunale di Rimini con l’ambizione di svolgere un’azione politica concreta per il bene della città e con la prospettiva di costruire un partito locale fortemente rappresentativo. Al termine della consiliatura la mia attività e quella di gran parte del gruppo di simpatizzanti e militanti si è scontrata con i personalismi dei dirigenti, che hanno imposto soluzioni che si sono rivelate, al voto, errate e che hanno disgregato il gruppo di lavoro creato”.

Non basta: “Oggi il partito a Rimini è solo una bandiera ammainata che ha perso l’agibilità politica anche se prova a reggersi su un capogruppo che gode di consenso personale al di fuori del mondo della Lega, ma alla quale rimane estraneo. Ho atteso un po’ di tempo prima di lasciare perché confidavo in un mutamento di organizzazione, purtroppo ciò non è avvenuto e non è immaginabile che avverrà nel futuro prossimo. I disastri compiuti dal gruppo dirigente sono numerosi ed hanno causato la fuga dei militanti della Valconca, della Valmarecchia, di Rimini, fino alla debacle di Riccione con disconoscimento delle azioni giudiziarie da parte dei partiti di coalizione del centrodestra”.

“Ai dirigenti del partito dico solo che nulla origina da ciò che non è ed i risultati fallimentari lo dimostrano. Purtroppo i capricci del destino del partito sono franati davanti alle domande dei cittadini e del territorio ed hanno dimostrato che la sapienza politica non si inventa. Lascio, dunque, con il rammarico di aver confidato in persone che si sono rivelate opache e distruttive, ma con la serenità di poter continuare a coltivare i valori di libertà e riformismo, che hanno sempre contraddistinto il mio impegno politico”, conclude Marzio Pecci.