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Associazione Radicali Rimini “Piergiorgio Welby”: “La situazione sanitaria è altrettanto precaria”

“Sabato 31 agosto, come Radicali Rimini, abbiamo visitato la casa circondariale della nostra città insieme a una delegazione composta da rappresentanti del comune e cittadini. Erano con noi l’assessora Francesca Mattei e il consigliere comunale Edoardo Carminucci. La situazione all’interno del carcere - scrive in una nota l’associazione Radicali Rimini “Piergiorgio Welby” - si conferma ancora una volta estremamente precaria, in particolare nella tristemente nota prima sezione. Attualmente, i detenuti sono 151, un numero che, sebbene non critico, supera di gran lunga la capienza regolamentare di 118 posti. A ciò si aggiunge la carenza di 40 agenti di polizia penitenziaria, che costringe quelli in servizio a turni straordinari e a frequenti rinunce alle ferie. Più di 70 detenuti - continua la nota - risultano tossicodipendenti, molti dei quali reclusi per reati legati alla droga. È importante ricordare che una politica meno criminalizzante riguardo al possesso e al consumo di sostanze stupefacenti potrebbe alleviare significativamente le sofferenze della popolazione carceraria, liberando molte celle senza compromettere la necessità di cure e pratiche di reinserimento sociale. Questi interventi, infatti, sono fondamentali ma difficilmente realizzabili in un ambiente così brutale e stigmatizzante come il carcere. La situazione sanitaria - prosegue la nota dell’associazione Radicali Rimini “Piergiorgio Welby”

Il Cristo velato nella Cappella Sansevero e il Chiostro di Santa Chiara, meritano ampiamente il vostro viaggio

Ogni tanto, semel in anno, bisogna staccare la spina. Basta tagliatelle, niente piada, zero Sangiovese. Anche l’anima, la mente, il logos devono godere e non soltanto il corpo. Superato il Tavolllo, inizia lo spettacolo: le amate Marche, il fiero Abruzzo con il Gran Sasso d’Italia e poi la sconosciuta Ciociaria, la terra di Mastroianni, De Sica e Manfredi con l’Abbazia di Montecassino, culla del monachesimo, per arrivare nella Campania felix e qui fermarsi. Se non siete mai stati a Caserta, vi siete persi una delle più belle perle del sogno italico. La Reggia di Carlo di Borbone, opera dell’Architetto Luigi Vanvitelli, è incredibilmente emozionante. Dovete assolutamente vederla, merita una giornata spesa bene. Se potete, fermatevi una notte a Caserta. Al mattino, in una oretta, il treno vi porterà a Napoli, caput mundi. Il Cristo velato nella Cappella Sansevero e il Chiostro di Santa Chiara, meritano ampiamente il vostro viaggio. Mi vorrete bene per tutta la vita. Per finire una pizza da Michele ci sta benissimo. Rurali sempre. Enrico Santini

Si tratta di un generatore di corrente 5,4 KW PRAMAC PX8000 donato dalla ditta Piciesse Elettronica Srl di Montescudo - Monte Colombo

In arrivo nuovi strumenti per la Protezione civile della Valconca. Giovedì 29 agosto, la coordinatrice Elena Castiello ed alcuni componenti del Direttivo del G.I.V PC Valconca hanno ricevuto un'importante donazione che andrà a rafforzare le dotazioni di attrezzature impiegate dai volontari. Si tratta nello specifico di generatore di corrente 5,4 KW PRAMAC PX8000 fornito dalla ditta Piciesse Elettronica Srl di Montescudo - Monte Colombo e dai titolari Claudia Marinelli, Gianmarco Baldini ed Enzo Montani. "Ringraziamo l'azienda Piciesse che ha dimostrato una estrema sensibilità nel fornirci ulteriori strumenti operativi che possano essere utilizzati per le emergenze sia sul territorio della Valconca che Regionale - commenta il presidente del GIVPC e delegato alla Protezione Civile, Manuel Cavalli -. L'Unione Valconca e il suo Gruppo di Volontariato di Protezione Civile G.I.V PC sono così in grado di fornire, in maniera quasi totalmente autonoma, una risposta immediata ad emergenze con una squadra in "pronta partenza" con mezzi, attrezzature e materiali – conclude Cavalli -. I volontari si addestrano costantemente con simulazioni operative, incontri formativi. Sono presenti anche nelle attività regionali, come nella "Campagna Antincendio Boschivo 2024".

20 ragazzi over 16 sono stati coinvolti insieme ai militari nei servizi di ordine pubblico per imparare rispetto e legalità

A Rimini, grazie ad un protocollo sottoscritto con la Prefettura, dal 20 al 25 agosto 20 ragazzi over 16 provenienti da varie regioni italiane hanno preso parte all’iniziativa che, in via sperimentale, nell’ambito del Meeting, ha visto coinvolte per la prima volta tutte le Forze dell’Ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale. Il progetto, fortemente voluto dal Ministero dell’Interno e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è avvalso della ultradecennale esperienza dell’associazione “Ragazzi On The Road” di Bergamo, da anni impegnata in un progetto unico di educazione stradale e di legalità. Attraverso l’osservazione di comportamenti scorretti di altri utenti e l’interazione con le donne e gli uomini in divisa, sul campo, si promuove non solo la conoscenza delle norme, ma anche il rispetto. I giovani - debitamente formati e assicurati, seguiti dall’equipe educativa dell’associazione – hanno affiancato i militari della Guardia di Finanza coinvolti nei servizi di ordine pubblico presso la Fiera di Rimini, nei turni di pattugliamento in città e nei controlli aeroportuali, anche avvalendosi delle unità cinofile. In particolare, nella serata del 21 agosto, alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il comandante Provinciale della

Don Aldo Fonti si dedica al Venezuela: tutte le nuove nomine nella Diocesi di Rimini

A seguito della rinuncia di don Aldo Fonti, Don Alessandro Pironi è nominato parroco della parrocchia “Santa Maria a mare” di Viserba mare, in collaborazione con don Ronny Lacanienta (17 agosto 1971), presbitero filippino “fidei donum”, già da un anno presente nella Comunità di Viserba. [caption id="attachment_483448" align="alignleft" width="1600"] don Alessandro Pironi[/caption] [caption id="attachment_483443" align="alignleft" width="1498"] don Ronnie Lacanienta[/caption] L’ingresso ufficiale in parrocchia sarà domenica 6 ottobre alle ore 16,00. Don Alessandro Pironi è nato a Rimini il 12 marzo 1991 ed è stato ordinato sacerdote per imposizione delle mani del Vescovo Francesco Lambiasi il 23 aprile 2021. Ha già prestato servizio in qualità di vicario parrocchiale alla parrocchia di San Martino di Riccione e di San Paterniano a Villa Verucchio. Don Aldo Fonti intende dedicarsi più attivamente alla realtà del Venezuela dove ha trascorso diversi anni del suo ministero quale “fidei donum”. Si trasferirà presso la canonica della chiesa di San Salvatore, a Rimini, collaborando con don Giovanni Tonelli. Don Alessandro Zavattini (San Marino, 9 febbraio 1973, ordinato sacerdote il 26 settembre 1998) viene nominato co-parroco della Unità pastorale di Santarcangelo-San Vito, facendo vita comune con don Giuseppe Bilancioni, don Davide Arcangeli e don Giancarlo del Bianco. [caption id="attachment_483447" align="aligncenter" width="266"] don Alessandro Zavattini[/caption] Don Davide Arcangeli

In 46 articoli tutte le prescrizioni sulle attività marittime e la circolazione stradale nell'area dell'approdo alla foce del Tavollo

Il porto di Cattlica ha il suo nuovo regolamento. La Regione Emilia-Romagna, con delibera del Consiglio Regionale n. 503, 11 dicembre 1996, confermata dal prit98-2010 nei contenuti, accolse l’impostazione ministeriale includendo nella 3^ classe anche il porto di Cattolica. In attesa di un’accettazione da parte del Ministero della proposta regionale e del Decreto attuativo sulla classificazione dei porti, in base alla L.R. n. 19/1976 riguardante il sistema portuale e la L.R. n. 11/83 (che ha introdotto alcune modifiche alla legge n. 19/76), il porto di Cattolica è pertanto classificato come porto regionale. Il porto canale divide Cattolica dal comune di Gabicce (PU) e segna il confine tra le Marche e l’Emilia Romagna. Entrambi i comuni fanno parte della conurbazione costiera che si estende in questo tratto senza soluzione di continuità. Le prime notizie di quello che sarà poi il porto di Cattolica si riferiscono al 16 maggio 1768, data in cui la comunità di Gabicce cedeva la proprietà dell’alveo destro del torrente Tavollo alla comunità di San Giovanni in Marignano, di cui Cattolica era all’epoca frazione, “affine di costruirvi un porto”. In precedenza la nascita di un porto era stata espressamente vietata dal Comune di Rimini al momento della fondazione del castello di Cattolica,

Negli ultimi anni, il mondo dell’arredo bagno ha attraversato una trasformazione profonda

Negli ultimi anni, il mondo dell’arredo bagno ha attraversato una trasformazione profonda, guidata da nuove tendenze e da una crescente attenzione verso l'ottimizzazione degli spazi e l'estetica. Non si tratta più solo di creare un ambiente funzionale, ma di progettare uno spazio che risponda anche alle esigenze estetiche e di benessere. In questo contesto, il box doccia si è affermato come uno degli elementi chiave dell'interior design del bagno, subendo alcune delle trasformazioni più rilevanti. Questo componente essenziale del bagno non è più solo una necessità funzionale, ma è diventato un vero e proprio simbolo di modernità e design, capace di trasformare l'intero ambiente. Questa evoluzione è il riflesso di una più ampia rivoluzione nell'approccio alla progettazione degli spazi interni, dove il bagno non è più considerato un'area secondaria della casa, ma uno spazio di relax e cura personale, al pari delle altre stanze. La crescente richiesta di soluzioni che uniscano estetica e funzionalità ha portato a una maggiore innovazione nel design del box doccia, con l'introduzione di materiali di alta qualità, tecnologie avanzate e un'attenzione particolare ai dettagli.   L'evoluzione del box doccia Il box doccia si è evoluto enormemente, passando da un semplice elemento pratico a un protagonista del bagno moderno. Grazie

Da mercoledì 4 settembre 2024 ed entro le ore 18 del 25 ottobre 2024 si potrà presentare domanda di contributo per i libri di testo delle scuole di I e II grado. I contributi per i libri di testo sono finalizzati a sostenere le famiglie - con determinate condizioni economiche - nell’acquisto di libri di testo e di altri contenuti didattici, anche digitali, relativi ai corsi di istruzione. Come fare: La domanda dovrà essere presentata esclusivamente on-line, utilizzando l’applicativo predisposto da ER.GO denominato ER.GO SCUOLA, che verrà reso disponibile all’indirizzo internet: https://scuola.er-go.it Le famiglie che necessitano di aiuto alla compilazione del modulo online potranno: - essere assistite gratuitamente dai Centri di Assistenza Fiscale (C.A.F.) convenzionati con ER.GO, il cui elenco è pubblicato sul sito https://scuola.er-go.it/ - rivolgersi all’Ufficio Diritto allo Studio del Comune di Rimini al n. tel. 0541 704519: per assistenza telefonica nei giorni lunedì mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle 13; in presenza, previo appuntamento, il martedì e giovedì negli orari dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17. - rivolgersi al Punto di facilitazione digitale sito a Rimini in Corso D'Augusto 152 nelle giornate di mercoledì mattina (dalle 8.30 alle 13.30 ) e sabato mattina (dalle 8.00 alle 13) previo appuntamento telefonico al numero

Emma Petitti: "Dal 2020 al 2024 sono stati stanziati più di 2 milioni e mezzo di euro per progetti che hanno coinvolto centinaia di scuole e circa 18mila ragazzi e ragazze”

Conoscere la storia visitando i luoghi simbolo delle tragedie del '900: i lager nazisti di Auschwitz e Dachau, la foiba di Basovizza, Marzabotto, Cracovia, Lione 'capitale della Resistenza francese', Monaco e Norimberga per riflettere sul processo di denazificazione nella Germania del 1945, Amsterdam città di Anna Frank e Strasburgo “cuore dell’Unione europea”. È online sul sito dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna il nuovo bando regionale per i “Viaggi della Memoria e attraverso l’Europa”, che ha lo scopo di finanziare progetti di viaggio in Italia e in Europa rivolti alle scuole della regione da realizzare nel 2025. La domanda di partecipazione può essere presentata a partire dal 14 ottobre fino alle ore 15 al 24 ottobre  utilizzando l'applicativo SIBER (Sistema informativo bandi Emilia-Romagna). Al bando si possono candidare le scuole dell'Emilia-Romagna, gli Istituti storici provinciali, gli Enti locali e gli Enti del Terzo Settore iscritti al Registro unico nazionale del terso settore (RUNTS) con sede in regione. "L’Assemblea legislativa investe sui giovani – commenta la presidente Emma Petitti –. La scuola è fondamentale per trasmettere i valori della nostra comunità e quindi crediamo fortemente in questo bando che ogni anno consente a migliaia di studenti e studentesse dell’Emilia-Romagna di visitare i luoghi simbolo della Memoria e dell’Europa. Il bando

Sono state donate dall’antiquario riminese Bruno Bernardi e Giacomo Di Dio

Su quei divani sedevano comodamente le signore, vestite dei loro abiti con quei caratteristici ma non certo pratici bustini rigidi, per fare due chiacchiere in attesa che si alzasse il sipario. Panche che hanno attraversato la storia e che hanno poi resistito ai tremendi bombardamenti che rasero al suolo Rimini durante la seconda guerra mondiale e che ridussero in macerie anche il teatro della città facendo calare il silenzio per molti anni a seguire. Quattro di quei divani, parte dell’arredo dell’allora Teatro Nuovo oggi Teatro Galli, tornano nel foyer polettiano, grazie alla passione e alla generosità dell’antiquario riminese Bruno Bernardi e di Giacomo Di Dio. Questi complementi di arredo sono stati acquistate da Bernardi una decina di anni fa, recuperate da una famiglia riminese che ne era in possesso dal dopoguerra. “Terminato il conflitto infatti fu data la possibilità alla gente di prendere dal Teatro, così come da altri luoghi bombardati della città, i beni di cui avessero bisogno per ripartire e ricostruire ciò che avevano perso con la guerra – racconta Bernardi – .Le quattro panche sono di misure diverse (due di 3 metri, due di 2 metri circa) perché erano posizionate in piani diversi del teatro, nei corridoi esterni

tiamo per scoprire i più divertenti e appassionanti videogames di esplorazione

Esplorare il mondo è una delle attività che ha sempre attratto l’essere umano, fin dall’antichità. Non per niente le grandi avventure e le esplorazioni sono finite nei più grandi e importanti libri mai scritti (Il Milione, L’Odissea, Viaggio al Centro della Terra, solo per citarne tre appartenenti a epoche diverse) e i miti e le leggende di luoghi magici come Atlantide ed El Dorado ancora oggi ci fanno sognare. Un istinto che è presente anche in questa epoca e che, in piccola parte, si è spostato nell’universo videoludico. Quindi è il momento di allacciare le cinture perché stiamo per scoprire i più divertenti e appassionanti videogames di esplorazione. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Iniziamo da quello che possiamo definire come il capostipite dei giochi di esplorazione. Ovvero The Secret of Monkey Island del 1990. Uscito per le storiche Amiga e Atari ST, Monkey Island ci vede nei panni dell’esploratore, Guybrush Threepwood, aspirante pirata che dovrà ingegnarsi per salvare la donna di cui si è innamorato dal rapimento del pirata fantasma LeChuck. Il tutto tra enigmi, rompicapi e una buona dose di adrenalina che ancora oggi fanno parlare di loro. Non mancano giochi di esplorazione anche sul versante più “tradizionale” dei

Mischiata con tutto quello che capitava, anche con le ghiande, ma non con i grilli

Con questo caldo, con questa afa, ci mancavano solo i grilli nella Piada, per rendere difficile la settimana del Meeting con tutti sti tromboni a raccontare al popolo gaudente, le loro boiate. Già Gianni Indino, con la piadina gourmet mi aveva messo di cattivo umore, ma l’intervista della brillante Elide Giordani sul Carlino al Prof. Petracci, del dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari della Università di Bologna, dove si ipotizza l’uso della farina di insetti, ha portato la mia pressione a livelli altissimi e ho chiamato l’amico cardiologo Giancarlo Piovaccari, perché il coccolone era in agguato. La Piada si chiama Piada, così ha detto Pieri Meldini, l’unico che la sa lunga. Anche il Pascoli (1855.1912). La chiamò così nella poesia da imparare a memoria, ma a Cesena e periferia la chiamano piadina. Detto questo, la Storia bisogna conoscerla. Andate a scoprire con cosa si faceva la Piada prima che diventasse di moda. Era il pane povero, se c’era. Mischiata con tutto quello che capitava, anche con le ghiande, ma non con i grilli. Poveri noi, alberi senza radici. Rurali sempre, Enrico Santini