Home___primopianoAnziana morta cadendo dalle scale, sindacati di Rimini: “Comuni devono controllare strutture assistenza”

CGIL, CISL, UIL dopo la tragedia del Quisisana: "Il caso di Maria Rosaria Onorati deve fungere da campanello d'allarme per rafforzare le norme di sicurezza"


Anziana morta cadendo dalle scale, sindacati di Rimini: “Comuni devono controllare strutture assistenza”


27 Luglio 2023 / Redazione

CGIL, CISL, UIL di Rimini esprimono le loro condoglianze alla famiglia di Maria Rosaria Onorati 76 anni, deceduta martedì 26 luglio cadendo dalle scale nella struttura specializzata “Quisisana” di viale Manzoni, dove, “da quanto appreso dalla stampa, la donna era ospite come parte del progetto di accoglienza temporanea di sollievo promosso dal Comune di Rimini per assistere le famiglie di anziani non autosufficienti”.

CGIL, CISL, UIL confidano che “le autorità competenti condurranno un’indagine approfondita che farà piena luce sulla tragedia e stabilirà eventuali responsabilità legate alla sicurezza e alla vigilanza nella struttura Quisisana. L’obiettivo è garantire che ogni ospite delle case residenza per anziani possa vivere in un ambiente sicuro, rispettoso ed accogliente”.

E sindacati proseguono: “La sicurezza degli ospiti nelle case residenza per anziani non può essere sottovalutata. È fondamentale garantire che le strutture siano dotate di tutte le misure necessarie per prevenire incidenti simili. La vigilanza e l’assistenza devono essere continuative e attente, soprattutto quando si tratta di anziani con particolari esigenze di salute e mobilità ridotta.
È fondamentale che i comuni che concedono in gestione strutture e servizi, si assumano la responsabilità dei controlli, poiché troppo spesso si viene a conoscenza di carenze e/o problematiche solo dopo che gli incidenti sono già accaduti, e questo non è più accettabile. L’accoglienza temporanea di sollievo è un progetto importante per supportare le famiglie di anziani non autosufficienti, ma deve essere gestita con la massima attenzione e sicurezza. Gli amministratori delle residenze per anziani hanno il compito di garantire standard elevati di cura e vigilanza, offrendo un ambiente protetto e adatto alle esigenze dei residenti e una dotazione organica adeguata”.

“Il caso di Maria Rosaria Onorati deve fungere da campanello d’allarme per rafforzare le norme di sicurezza nelle strutture dedicate all’assistenza agli anziani e sollecitare maggiori controlli. Solo attraverso un impegno collettivo e una costante attenzione a garantire il benessere degli ospiti, si potrà evitare che tragedie simili accadano in futuro. Ricordiamo infine che, proprio per le ragioni di cui sopra, e in un’ottica di prevenzione, già da alcuni anni le OO.SS. hanno sottoscritto con i Distretti Socio-Sanitari e l’AUSL un Protocollo che disciplina le modalità di controllo e verifica delle case di residenza per anziani”, concludono.