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Per coloro che amano la natura e la vita rurale potrebbe essere un passo fondamentale per trovare il proprio benessere


Aprire un agriturismo: cosa valutare?


9 Giugno 2023 / Redazione

Per coloro che amano la natura e la vita rurale, nonché la compagnia, aprire un agriturismo potrebbe essere un passo fondamentale per trovare il proprio benessere fisico e mentale. Inoltre, si tratta di un’attività con la quale si possono avere numerose occasioni di offrire ospitalità e piaceri vari, sia in termini di relax che di ristorazione. 

 

Infatti, viene data la possibilità di soggiornare in una delle affascinanti stanze di un ambiente rustico dove vigono le tradizioni agricole. Inoltre, per chi decide di impegnarsi a realizzare questo piccolo ma splendido sogno, non mancheranno le opportunità remunerative; si tratta pur sempre di un’attività redditizia. Ma nel momento in cui si vuole aprire un agriturismo, cosa bisogna valutare? Ecco una guida utile in tal senso. 

 

La location

Il primo passaggio da seguire non può che riguardare la valutazione della location, poiché bisogna scegliere per bene l’ambiente rurale sul quale si vuole investire. Nel momento in cui si è intenzionati ad avviare un’attività di agriturismo, è chiaro che è opportuno prendere in considerazione diversi elementi: accessibilità facilitata per sé stessi e per i propri clienti; distanza dal caos dei centri urbani; paesaggi suggestivi e autentici. 

 

Dunque, è importante riuscire a trovare dei terreni agricoli disponibili da poter affittare o acquistare direttamente; in tal senso, se hai bisogno di un aiuto concreto, su Interalia Immobiliare puoi trovare agriturismi in toscana in vendita, tra cui degli edifici rustici da poter ristrutturare. La Toscana presenta una varietà di paesaggi e di terreni superiore a tante altre località, e la ricerca qui potrebbe risultare maggiormente adatta a soddisfare le proprie esigenze.  

 

Aspetti burocratici

Nel momento in cui si è scelta la location e si vuole pianificare l’attività di agriturismo da avviare, ci sono da affrontare gli aspetti burocratici. Infatti, per poter praticare questo business e per poterci guadagnare, servono tutte le autorizzazioni, permessi e licenze del caso; queste ultime vanno dall’iniziale richiesta di apertura della partita IVA, fino al permesso per poter ospitare i clienti e somministrare cibo e bevande a km zero, passando per il via libera del comune a praticare la suddetta attività commerciale. Inoltre, va da sé che bisogna anche richiedere i permessi per la ristrutturazione di un edificio e per i vari lavori da svolgere sia all’interno che all’esterno. Per tutti questi passaggi è sicuramente opportuno far riferimento alla consulenza di un professionista del settore. 

 

La struttura e la promozione

Progettare la struttura per fornire agli ospiti tutto il comfort di cui hanno bisogno è un dovere. La vita agricola non va sottovalutata e non bisogna erroneamente credere di dover apparire trasandati, ma è necessario avere uno stile ben delineato con delle camere accoglienti e ben arredate. La natura e la tradizione vanno rispettati, ma è pur sempre preferibile inserire alcuni elementi come piscine, sentieri per il trekking, aree relax e altre dedicate ai bambini. Questi ultimi potrebbero giocare e provare un’intensa esperienza in compagnia degli animaletti. 

 

Una volta che si è riusciti a realizzare il progetto per l’agriturismo, ci si può occupare della sua promozione allo scopo di richiamare a sé un alto numero di clienti. Imprescindibile in tal senso la creazione di un apposito sito web e profili social media dove far girare video promozionali e canali, attraverso cui viene facilitata la prenotazione agli interessati. Infine, con gli enti locali è importante portare avanti delle partnership.

 

Conviene aprire un agriturismo? Ecco i possibili costi

Come appena descritto, i costi da sostenere si ampliano fino al marketing e alla pubblicità, ma riguardano anche e soprattutto gli investimenti iniziali per acquisire un terreno e un edificio. In questo caso, si potrebbe avere il bisogno di ristrutturare il casolare, e persino le pratiche burocratiche e di consulenza hanno dei costi elevati da sostenere. Inoltre, è bene tenere a mente che almeno inizialmente non si potranno avere dei prodotti a km zero, e dunque bisogna investire anche sul cibo.