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Per una storia dell’ANPI riminese (2)


21 Aprile 2023 / Paolo Zaghini

A Rimini l’ANPI si costituì subito dopo la Liberazione nell’autunno 1944. Non ci sono documenti che attestino la data di nascita e chi operò per farlo. Ma è facile immaginarlo. Sono i principali responsabili della Resistenza riminese a voler vedere organizzato in un organismo le forze partigiane: Decio Mercanti (Presidente del CLN), Guglielmo Marconi (Vice-Comandante dell’8. Brigata Garibaldi), Attilio Venturi (Vice-Comandante del 3° Battaglione della 29.a Brigata GAP Rimini), Cesare Tombesi (Comandante del 1° Distaccamento del 3° Battaglione 29.a Brigata GAP), Guido Nozzoli (Comandante di Distaccamento), Carlo Caldari (ispettore con la responsabilità organizzativa del 3° Battaglione).

Cesare Tombesi

Anche perchè Decio Mercanti (1902-1992) era stato eletto Presidente del Comitato di Liberazione (CLN) riminese, l’organismo unitario di tutte le forze antifasciste, a metà marzo 1944 e lo rimase sino al suo scioglimento il 7 agosto 1946, oltre ad essere anche il segretario della Federazione Comunista riminese dal 3 marzo 1944 ai primi mesi del 1945. Un potere immenso esercitato per oltre due anni: al CLN spettava dare direttive e controllare le Giunte Comunali, il Comitato di Epurazione, approvare le decisioni del Prefetto (nominato dal Governo centrale), affrontare i vari problemi creati dal fascismo e dalla guerra, avviare le operazioni di ricostruzione delle città.

1981. Roma. Incontro di studenti riminesi con il Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il 2. da sin. Vincenzo Mascia. Al centro Amedeo Montemaggi, Ivo Lotti

Anche Guglielmo Marconi (1903-1968) rientrato a Rimini all’inizio del 1945, dopo l’anno vissuto sull’Appennino alla guida dei partigiani dell’8.a Brigata Garibaldi, ebbe altri incarichi. Il 30 giugno 1945 entrò nella Giunta Comunale CLN diretta dal Sindaco socialista Arturo Clari. Fu nominato vice-Sindaco assieme al democristiano Giuseppe Babbi. Ma Guglielmo ricoprì questo incarico solo per poche settimane. Il 14 luglio rimase coinvolto in un grave incidente mentre era alla guida della sua motocicletta di rientro da San Marino. Dovette trascorrere diversi mesi immobile nel letto ed altro tempo in convalescenza. Nel mese di agosto 1945 venne sostituito in Giunta. Il 7 marzo 1946 rientrò in Giunta come Assessore alla polizia urbana e vi rimase sino alle elezioni di ottobre.

Ciro Musiani

Attilio Venturi (1896-1990), finita la guerra, operò all’interno del CLN e nella riorganizzazione del PCI riminese.
Toccò a Cesare Tombesi (1920-1977) il compito di primo responsabile dell’ANPI riminese (sino al 2 giugno 1946). A lui spettò l’onere della prima redazione dell’anagrafe dei partigiani riminesi e del rilascio degli attestati del periodo di servizio prestato. Oltre all’assistenza alle famiglie dei partigiani caduti.
Il 2 giugno 1946 si tenne l’assemblea generale dei partigiani riminesi con l’elezione degli organismi dirigenti dell’associazione.

Ricordo che stiamo parlando della sezione ANPI del Comune di Rimini. Nell’immediato dopoguerra vennero costituite anche le sezioni ANPI di Santarcangelo di Romagna, Riccione, Bellaria, Misano Adriatico e Cattolica. Tutte queste sezioni dell’ANPI riminesi rispondevano all’ANPI provinciale di Forlì.

21 ottobre 1973. Inaugurazione del Monumento alla Resistenza. Da sin. Decio Mercanti, Veniero Accreman, Sandro Pertini Presidente della Camera dei Deputati, Nicola Pagliarani

Nel gennaio 1975 Presidenti di queste sezioni ANPI erano: a Bellaria Odo Fantini, a Cattolica Gino Ubalducci, a Misano Adriatico Agostino Casali, a Riccione Nazareno Trappoli, a Santarcangelo di Romagna Pasquale De Luca. Al Congresso di ottobre 1976 gli iscritti delle sei sezioni ANPI assommavano a 544 iscritti.

Il 2 giugno 1946 venne nominato nuovo responsabile dell’ANPI riminese il forlivese Settimio Larice che ricoprì l’incarico per poco più di un anno, sino a settembre 1947.

La tessera ANPI del 1947

Lo sostituì Ciro Musiani (1889-1975), ex-anarchico, partigiano a Milano, rientrato a Rimini alla fine del 1945, capolista per il PCI nelle elezioni amministrative del 6 ottobre 1946. Il 25 luglio 1950 divenne assessore, incarico che ricoprì sino alle elezioni del 27 maggio 1951. Fu Presidente dell’ANPI sino ai primi di marzo del 1956. Sotto la sua Presidenza, nell’ottobre 1948, venne ufficialmente costituita la sezione dell’ANPI di Rimini. E il 30 ottobre 1949, fu il promotore della grande manifestazione dei partigiani a Rimini contro le persecuzioni antipartigiane che il governo democristiano di De Gasperi stava avviando in tutto il Paese.

Amedeo Montemaggi con Daniele Susini

L’11 aprile 1954 si tenne il 1° Convegno Circondariale dell’ANPI riminese. Una comunicazione dell’11 agosto 1954 inviata dall’ANPI ai segretari del PCI e del PSI porta la firma del prof. Werter Manduchi.

Il collegio dei probiviri (Luigi Ferri, Guerrino Agostini, Liana Dellamotta) nella seduta dell’1 dicembre 1954 decideva di riammettere fra gli iscritti dell’ANPI Decio Mercanti, espulso nel 1950 per una sua vicenda personale.

6-9 dicembre 1947. Roma. 1° Congresso Nazionale dell’ANPI

In occasione del Congresso riminese del 27 marzo 1956 (in preparazione del 4. Congresso nazionale) fu eletto anche il primo Comitato Circondariale dell’ANPI. Presidente venne eletto Carlo Caldari (1915-1988), ferroviere, organizzatore dei GAP riminesi. Ricoprì l’incarico sino all’1 marzo 1957, sostituito poi dal socialista Aldo Fraternali. In una lettera all’ANPI nazionale dell’8 marzo 1957, firmata dal Presidente Fraternali e dal Segretario Mercanti, veniva scritto: “Da molto tempo non vi abbiamo scritto per il motivo che il nostro Comitato Circondariale eletto all’ultimo Congresso non ha funzionato. Gravi deficienze abbiamo riscontrato con la responsabilità di tutti (…) Caldari in questi ultimi mesi si è ammalato e non ha potuto dare quella attività che il Comitato richiedeva per il suo funzionamento (…) Si è dunque proceduto alla nuova nomina di un Comitato con tutte le caratteristiche che permettono il suo funzionamento”.

Vincenzo Mascia e Vittorio Vitali

Nessuna notizia certa su chi diresse l’ANPI dopo Fraternali, anche se alcune testimonianze parlano di un periodo in cui fu l’avv. Veniero Accreman ad assumere la responsabilità, seguito poi da Guglielmo Marconi, ma senza aver potuto trovare riscontri documentali precisi.

Da marzo 1964, in occasione del Congresso Circondariale, divenne Presidente dell’ANPI riminese Decio Mercanti. Lo rimase sino al 1967, quando alla Presidenza della sezione si insediò, sino al 28 marzo 1971, una terna composta dal comunista Decio Mercanti, dal psiuppino Luigi Ferri e dal socialista Gino Borelli (1906-1971). Mercanti fu rieletto Presidente il 28 marzo 1971, confermato il 28 novembre 1976, sino a marzo 1978 quando si dimise.

Attilio Venturi

Mercanti negli anni del dopoguerra è una figura costante e presente negli appuntamenti politici e amministrativi più rilevanti della Città di Rimini, pur non avendo spesso ruoli specifici se non quello di Presidente dell’ANPI dal 1964 al 1978: decise sul Monumento ai Caduti in Piazza Tre Martiri nel 1946 e sulla sua versione aggiornata dei nomi nel 1965, parlò in Piazza Cavour dopo l’attentato a Togliatti nel luglio 1948, fu sul confine sammarinese a fronteggiare la polizia di Scelba nel 1957, era presente a fianco del Sindaco Ceccaroni quando furono consegnate le medaglie d’oro ai familiari dei tre giovani impiccati in Piazza Tre Martiri nel 1957 e quando il Ministro Medici appuntò la Medaglia d’oro al Valor Civile al Gonfalone comunale nel 1962, sempre sul palco per le manifestazioni del 25 aprile e del 16 agosto, ma anche sulla tribuna dei dirigenti comunisti ad ogni Congresso di Federazione.

Su iniziativa dell’ANPI l’8 novembre 1969 veniva costituito il Comitato cittadino antifascista per la difesa della Costituzione e delle libertà democratiche, presieduto inizialmente da Mercanti e poi, dopo la sua elezione a Sindaco il 27 luglio 1970, da Nicola Pagliarani.

Carlo Caldari

Nell’aprile 1971 l’ANPI, assieme ad un consistente gruppo di politici, di intellettuali e docenti, dava vita all’Istituto Storico della Resistenza e della Guerra di Liberazione. Suo primo Presidente fu Veniero Accreman, sostituito poi nel 1976 da Augusto Randi (che lo rimase sino al 2000).

Gli iscritti alle sezioni dell’ANPI riminese erano nel 1978 727, nel 1980 575, nel 1981 520 (più 122 Amici dell’ANPI).
Il 5 marzo 1978 venne eletto Presidente Vincenzo Mascia (1920-2003), militare del Gruppo di combattimento Folgore a fianco degli Alleati dopo l’8 settembre 1943, docente, dal 1973 al 1976 Direttore delle scuole materne di Riccione. Ricoprì l’incarico, con numerose difficoltà interne alla organizzazione, sino al 9 aprile 1990, quando si dimise. Il 22 ottobre 1979, con una lettera inviata a tutti i membri del Direttivo, rassegnava le proprie dimissioni così motivandole: “Ci sono nell’ambito dell’ANPI nostrana numerosi problemi da risolvere; troppe voci maligne sono in giro su alcuni compagni; troppo a lungo si sta parlando di questo e quel compagno, e tutto ciò non fa onore all’Associazione. Mi dispiace solo che certe voci nascoste da molti anni vengano alla luce e si dicano solo ora. Se ci sono delle cose e delle cosacce interne, che appartengono al passato recente e remoto, a me non interessa direttamente in quanto non ho operato in questa zona e pertanto conosco poco delle ‘vostre’ faccende. La mia unica preoccupazione è stata quella di dare vita alle numerose attività e mettermi, in un certo senso, proprio perché non del luogo, al di sopra delle parti, ma non ci sono riuscito, e me ne rammarico”. Con fatica, e la mediazione di molti, la rottura si ricompose. Mascia diede un impulso straordinario nel lavoro verso i giovani e le iniziative nelle scuole. Ad inizio 1981 portò come ANPI una delegazione di 52 ragazzi di quattro scuole medie, con il Sindaco Zeno Zaffagnini, dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Aldo Fraternali

Per otto mesi, da aprile a dicembre 1990, fu Presidente ad interim Amerigo Zanotti (Dervis) (1928-2015), uno dei più giovani partigiani in tempo di guerra poi edicolante dell’allora piazza Tripoli. Dopo contrasti e dimissioni il 9 dicembre 1990 venne ricostituita la sezione comunale ANPI di Rimini.

Il 15 dicembre 1990 venne eletto Presidente Vittorio Vitali (1926-2009), che lo rimase sino alla sua scomparsa avvenuta il 20 ottobre 2009. Partigiano della V brigata Garibaldi “Pesaro”. A luglio 2005 l’ANPI di Riccione è in prima fila contro il Sindaco Daniele Imola sulla intestazione di “Villa Mussolini” (questione ancora più che mai aperta come si è visto in queste ultime settimane). Il 21 dicembre 2005 ritira dalle mani del Sindaco Alberto Ravaioli il Sigismondo d’Oro assegnato all’ANPI. Questa la motivazione: “Per aver consegnato alle giovani generazioni la memoria di un passato che è alle radici della nostra Costituzione; per aver contribuito a un’opera di diffusione della cultura della democrazia; per aver contribuito a diffondere i valori della pace, della tolleranza e della convivenza tra i popoli”. Aprì l’Associazione ai giovani, affidando a loro anche responsabilità importanti, anticipando le decisioni dell’ANPI nazionale che furono poi prese al Congresso del 2006. Nella primavera 2009 vennero aperte le nuova Sezioni ANPI Valconca a Morciano di Romagna e Verucchio: diventando così otto le sezioni ANPI nel Riminese.
Sostituì Vitali Giuseppe Brolli (1925-2018) partigiano combattente dell’8.a Brigata Garibaldi, sino al 19 febbraio 2011. E’ l’ultimo Presidente partigiano dell’ANPI riminese.

25 aprile 1971. Da sin. Gianni Baldinini, Veniero Accreman, Decio Mercanti

Il 20 febbraio 2011 verrà eletto il “giovane” Daniele Susini (1975- ) che ricoprirà l’incarico sino alle sue dimissioni il 21 febbraio 2014, a seguito di forti contrasti con la sezione comunale ANPI di Rimini. Il 21 agosto 2011 Susini e i partigiani riminesi accoglieranno il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quando in Piazza Tre Martiri rese omaggio ai Tre Martiri trucidati dai nazifascisti il 16 agosto 1944.

Il 5 marzo 2014 venne eletto Presidente Maurizio Castelvetro (1958- ), Presidente della Sezione ANPI di Cattolica, che lo rimarrà sino al 7 aprile 2016.

Guglielmo Marconi

Il 15 aprile 2014 la Giunta Comunale di centro-destra di Bellaria-Igea Marina rimosse il monumento alla Resistenza davanti al palazzo Comunale, in quel luogo da 35 anni. L’ANPI di Bellaria, sostenuta dall’ANPI provinciale, promosse una forte mobilitazione della Città contro questa decisione, purtroppo senza esito.

Nel 2015 gli iscritti all’ANPI erano: Bellaria 50, Cattolica 45, Misano 83, Riccione 64, Rimini 427, Santarcangelo 159, Valconca 77, Verucchio 46. Per un totale di 942 iscritti.

21 settembre 1957. Rimini, Consiglio Comunale. Consegna della Medaglia d’Oro alla memoria ai Tre Martiri. Da sin. Guglielmo Marconi, Rosina Donini, Decio Mercanti

L’8 aprile 2016 venne eletta Presidente (la prima donna a ricoprire questo ruolo) Giusi Del Vecchio (1964- ), Presidente della sezione ANPI di Santarcangelo di Romagna. Negli anni della sua Presidenza la Del Vecchio promosse numerose iniziative, anche assieme ad altre associazioni, sulla presenza e l’attività delle donne nella Resistenza.
Ricoprirà l’incarico sino al 9 marzo 2022, quando sarà sostituita da Annarita Tonini (1972- ), Presidente della sezione ANPI di Verucchio.

28 febbraio 2016. Congresso della Sezione ANPI di Rimini. Da sin. Valter Vallicelli, Giorgio Giovagnoli, Maurizio Castelvetro

Gli iscritti 2022 all’ANPI risultano essere nelle dieci sezioni (le ultime nate sono quelle dell’Alta Valmarecchia e di Coriano): Rimini 200, Santarcangelo 107, Cattolica 29, Misano 54, Riccione 55, Coriano 31, Bellaria 48, Valconca 50, Verucchio 25, Alta Valmarecchia 15. Per un totale di 614 iscritti.

Tre anni di pandemia e di fermo dell’attività hanno pesato anche su questa Associazione. Ma il 2023, per la Presidente Tonini, deve essere quello della ripresa e dell’organizzazione della resistenza a questo governo di destra.

Gino Borelli

1945-2 giu. 1946 CESARE TOMBESI
2/6/1946- set. 1947 SETTIMIO LARICE
Set. 1947-mar. 1956 CIRO MUSIANI
27/3/1956-1/3/1957 CARLO CALDARI
1/3/1957- ??? ALDO FRATERNALI
??? – ??? VENIERO ACCREMAN
??? -mar. 1964 GUGLIELMO MARCONI
Mar. 1964-1967 DECIO MERCANTI
1967-28/3/1971 presidenza collegiale DECIO MERCANTI-LUIGI FERRI-GINO BORELLI
28/3/1971- mar. 1978 DECIO MERCANTI
5/3/1978-9/4/1990 VINCENZO MASCIA

Amerigo Zanotti

Apr. -15 dic. 1990 AMERIGO ZANOTTI (DERVIS)
15/12/1990-18/10/2009 VITTORIO VITALI
9/11/2009-19/2/2011 GIUSEPPE BROLLI
20/2/2011-21/2/2014 DANIELE SUSINI
5/3/2014-8/4/2016 MAURIZIO CASTELVETRO
7/4/2016-9/3/2022 GIUSI DELVECCHIO
9/3/2022- ANNARITA TONINI

(2.fine)

Paolo Zaghini 

1 giugno 2018. Rimini, Cimitero. Cerimonia per il 50. anniversario della morte di Guglielmo Marconi. Da sin. Mattia Morolli, Lanfranco De Camillis, Giusy Del Vecchio

9 marzo 2022. Rimini. Elezione di Annarita Tonini. Da sin. Nicola Semprini di Misano A., Annarita Tonini di Verucchio, Lanfranco De Camillis di Rimini