HomePoliticaGioenzo Renzi: “150 negozi chiusi nel centro storico di Rimini”

E il capogruppo di Fratelli d'Italia propone le sue ricette


Gioenzo Renzi: “150 negozi chiusi nel centro storico di Rimini”


9 Marzo 2024 / Redazione

“Il Centro Storico sta morendo: 150 i negozi attualmente chiusi, servono provvedimenti a sostegno del commercio Riminese!”: così il capogruppo di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi.
Come risulta dai dati della Camera di Commercio, nella Provincia di Rimini, nell’ultimo decennio, si è registrata la chiusura del 9,6% dei negozi al dettaglio, superiore alla media nazionale del 7,1%. Le tipologie più colpite sono le edicole (-34%), i negozi di abbigliamento (-13%), i negozi di calzature (-24%), ed anche il commercio ambulante (-29%).
In particolare, nel Centro Storico di Rimini (dal Ponte di Tiberio all’Arco di Augusto, dalla via Roma ai Bastioni Meridionali e Settentrionali), attualmente, sono 150 i negozi chiusi, il 21%, su un totale di 680 locali esistenti.

Secondo Renzi, “le cause principali della chiusura delle attività sono:
• le numerose e pesanti tasse che gravano sui negozi (IRPEF, Addizionali IRPEF regionali e comunali, IMU, IRAP, TARI, IVA);
• il caro affitti dei locali, che incide fino al 40% sui costi di gestione di ogni attività;
• la carenza dei parcheggi, l’onerosità degli stessi, l’inadeguatezza del trasporto pubblico, le difficoltà di accesso al Centro Storico;
• la concorrenza dei centri commerciali, più facilmente accessibili, con parcheggi gratuiti;
• lo sviluppo crescente dell’e-commerce, per i mutati stili di consumo.
E Le conseguenze sono: “La desertificazione del Centro Storico, luogo identitario della città, con il suo patrimonio storico e architettonico, punto di riferimento sociale, culturale, economico; l’impoverimento dell’offerta commerciale, confermato dal trasferimento di negozi, tra cui importanti brand, nei centri commerciali; la chiusura dei negozi, che si ripercuote anche sulla sicurezza dei cittadini, con strade deserte o meno frequentate;
la sostituzione etnica delle attività, con negozi gestiti da extra-comunitari, che snaturano zone sempre più estese della città (Borgo Marina, via Gambalunga, via Dante), che determinano perdita d’identità e di qualità dei prodotti e servizi.

Pertanto: “Al fine di sostenere il commercio al dettaglio e contrastare l’impoverimento commerciale del Centro Storico, ho chiesto al Sindaco, in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale:
• L’esenzione dell’addizionale IRPEF Comunale e la riduzione della TARI per i commercianti al dettaglio del Centro Storico;
• L’esenzione COSAP alle edicole, per l’occupazione del suolo pubblico;
• Che il Comune di Rimini, chieda, tramite l’ANCI, il ripristino della Cedolare Secca sulle locazioni commerciali, al fine di incentivare o consentire ai proprietari di immobili di ridurre i canoni di affitto sui negozi;
• Di realizzare nuovi parcheggi adiacenti al Centro Storico, ridurre le tariffe esistenti, prevedendo gratuità temporale con disco orario. Al riguardo, ho chiesto (senza aver avuto riscontro) che fine hanno fatto: l’ampliamento del Parcheggio Scarpetti (previsti 146 posti auto in più) e la realizzazione del parcheggio multipiano di 330 posti auto nell’Area Fox.
• Di promuovere l’accessibilità al Centro Storico con mezzi pubblici, leggeri, non inquinanti, per cittadini e turisti;
• Di creare un Consorzio Pubblico-Privato per il Centro Storico, che coinvolga gli stakeholders (titolari di attività commerciali, residenti, proprietari di immobili, Amministratori Pubblici) per le campagne promozionali, organizzare eventi, valorizzare i Beni Culturali, migliorare l’arredo urbano, tutelare la sicurezza, pianificare l’accessibilità, ecc.”.