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Da ottobre ad aprile sette spettacoli fra prosa e musica e un ricco programma per le famiglie

Sarà una Classica Stagione: questo il titolo del cartellone teatrale 2023-24 del Teatro Astra di Bellaria Igea Marina per il secondo anno sotto la direzione artistica ed organizzativa di APPRODI. Un cartellone colto e popolare allo stesso tempo, con nomi di spicco della scena teatrale italiana che grazie al loro talento faranno pulsare il teatro bellariese e regaleranno al pubblico serate di grande spessore. Presentata questa mattina alla stampa, alla presenza dell’assessore alla Cultura Michele Neri, la nuova stagione teatrale prenderà il via il prossimo 7 ottobre per concludersi il 5 aprile 2024. Sette gli spettacoli in serale, quattro quelli in pomeridiana rivolti al pubblico più giovane e alle famiglie, mentre non mancheranno anche le matinée per le scuole. "Sarà una stagione teatrale che ci terrà compagnia per sei mesi, puntando ancora una volta sulla qualità trasversale della proposta artistica e su grandi nomi – osserva l’assessore alla cultura del Comune di Bellaria Igea-Marina Michele Neri - Ad Approdi, che continua il proprio impegno sul fronte della cultura dopo la fortunata esperienza estiva all'Arena Roma, un plauso e l'augurio per una nuova stagione teatrale di successo." “Con le scelte di quest’anno, riassunte nel titolo Una classica stagione – spiega il direttore artistico Sergio Canneto

Il suo sogno è raggiungere Roma per testimoniare la sua fede

Enrico è un nobile ungherese del XV Secolo. Il suo sogno è raggiungere Roma per testimoniare la sua fede e quella della sua terra, convertitasi al Cristianesimo. Con i suoi compagni giunge a Rimini, caput viarum. L’Emilia, la Romea, la Flaminia hanno nella città di Sigismondo, inizio e fine. Enrico è provato e stanco, ma non vuole arrendersi. Sceglie la Flaminia Conca, che da Rimini, passando per Coriano, si inerpica per la Pedrosa e porta alla Madonna di Bonora, poi Montefiore, il borgo più bello della Romagna, Urbino, Assisi, per puntare verso la Capitale della Cristianità. Ma il sogno di Enrico finisce a Passano… Ora per tutti coloro che pensano di andare a piedi per la Flaminia Conca, il sogno è proibito. Strade di campagna urbanizzata, sempre più trafficate e sempre più pericolose… Alcuni Sindaci volenterosi in primis Dilvo Polidori, da Saludecio, patria del Santo Amato Ronconi, e l’aitante Filippo Sica, di Montefiore, stanno provando a muovere le acque chete… In Italia tra un sogno e un progetto esecutivo passano almeno 30 anni. Il mo sogno è quello del Beato Enrico. Rurali sempre. Enrico Santini

Il museo dedicato al Maestro in un servizio della podcaster Julia Wallner

Il Fellini Museum di Rimini “sbarca” in Polonia attraverso la voce della podcaster Julia Wallner che porterà il museo dedicato al Maestro su Spotify, YouTube e altre piattaforme dedicate al podcast, una formula divulgativa molto di tendenza per trasmettere dei contenuti audio-video su internet, sulla falsariga delle radio.   La giornalista - che tra le sue collaborazioni vanta anche un progetto su Dante con il noto storico Alessandro Barbero - nei giorni scorsi, insieme a una sua collega, ha visitato il museo riminese in omaggio al cineasta Premio Oscar. Ai microfoni, il responsabile Marco Leonetti ha raccontato l'articolato e profondo legame di Fellini con la sua Rimini, nonché lo spirito che sottende il museo: un percorso nel flusso creativo dell’opera del registra che si dispiega tra spazi al chiuso e a cielo aperto, in un viaggio nell’immaginario felliniano e della settima arte che va dalle stanze del Castello rinascimentale a quelle del Palazzo del Fulgor, passando per le meraviglie oniriche, poetiche e architettoniche di Piazza Malatesta.   Una chiacchierata a tutto tondo, per rivivere il genio di Federico Fellini e allo stesso tempo per ripercorrere il percorso di trasformazione urbana e culturale abbracciato da Rimini negli ultimi anni. Un processo di grande metamorfosi,

Appuntamenti a Rimini, Viserba e Santarcangelo

Nel mese di ottobre riparte il Laboratorio stabile Alcantara e ci saranno tre appuntamenti precisi: giovedì 21 settembre ore 17.30 al CEIS in via Vezia,  a Rimini; venerdì 22 settembre ore 17.30 alla Casa del teatro e della danza in via Popilia, a Viserba; martedì 26 settembre ore 17.30 alla biblioteca comunale Baldini a Santarcangelo di Romagna.   Il Laboratorio stabile Alcantara nasce a Rimini nel 1989. L’idea non era e non è quella di creare una scuola di recitazione o di piccoli talenti, ma di costruire un’esperienza collettiva che coinvolgesse il corpo e la mente, la realtà e la fantasia, la razionalità e il cuore.   Da quel giorno, anno dopo anno, il Laboratorio stabile è cresciuto, così come sono cresciuti i tanti protagonisti che sono diventati artisti, attori, registi, ma anche dottori, architetti, insegnanti, commercianti, genitori. Indipendentemente dalla professione, è rimasto nella loro vita un segno importante e duraturo.   Ora sono circa 160 le bambine, i bambini e gli adolescenti che ogni anno si cimentano in questa avventura: un’esperienza che dal teatro prende tutto ciò che c’è di più bello come lavorare insieme agli altri, liberare la propria energia, conoscere nuovi aspetti della propria personalità, essere appagati dal risultato raggiunto anche a costo

A Morciano, il Museo dedicato a Umberto Boccioni rischia di chiudere. Ed è per questo che la Fondazione Boccioni ha pensato di promuovere una raccolta fondi sotto forma di Crowdfunding sulla Piattaforma Eppela al seguente link: https://www.eppela.com/projects/10584 oppure digitando su Google: “Eppela” e con la lente di ricerca, digitare “SOS Museo Boccioni”.. Il Museo denominato TMUB (Temporary Museum Umberto Boccioni) è stato creato, dalla Fondazione Umberto Boccioni, il 19/06/2021 ed è situato a Morciano di Romagna, in via Pascoli, visitabile su prenotazione. “Ingenti sono le spese fisse di mantenimento che comprendono, tra le altre cose, l'affitto locativo, le rate del mutuo, energia elettrica, acqua, assicurazioni, domini, sito web, commercialista, cartoleria, tipografia, promozione video, realizzazione video, manutenzione sito web), del Museo Boccioni, che ha potuto contare solo su contributi privati e sul modesto contributo del Comune di Morciano di Romagna, solo per gli anni 2021 e 2022. Capite bene che tutte queste spese sono diventate insostenibili”, sottolinea il direttore del TMUB di Morciano Giuliano Cardellini.  “Il mancato contributo del Comune di Morciano di Romagna per l’anno 2023, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso - continua Cardellini -. Questa Amministrazione si assumerà la responsabilità non solo politica, ma anche storica e culturale, di un tale operato, emarginando l’unica attività

In soli 7 minuti attraverso dei giovanissimi corpi danzanti prende forma il racconto della vita di Edith Piaf

C’è anche l’omaggio a Edith Piaf della riminese Veronica Bagnolini tra gli otto cortometraggi ammessi alla proiezione al “Parma international music film festival - XI edizione DANCE AWARD 2023” in programma il 21 settembre prossimo e scelti dalla Giuria composta da Lucia Nicolussi, Michele Olivieri, Arturo Cannistrà. In soli 7 minuti, attraverso dei giovanissimi corpi danzanti, prende forma il racconto della vita di Edith Piaf dal giorno della nascita alla morte. Veronica Bagnolini, danzatrice e coreografa riminese, per la prima volta alle prese con un cortometraggio dove unisce la sua professionalità nella danza all’occhio della regia. L’esperienza maturata in tanti anni di attività l’ha portata anche ad essere tra i protagonisti dell’ultimo film della regista Clelia Parisi, “XX secoli di secondi” le cui riprese sono in corso al Lago di Monte Colombo di Rimini e nel quale Bagnolini riveste i panni dell’antagonista insieme a Gianluca Galimberti. Il corto su Edith Piaf da titolo "Balayé pour toujours " En hommage à Edith Piaf è un romantico viaggio nella storia dell’artista, dall'infanzia al pieno della carriera artistica , fino alla prematura scomparsa. Le sue disavventure familiari , le innumerevoli e tormentate storie d'amore , i problemi di salute, tutto concorre a far da cornice alla

Venerdì 15 settembre nella Chiesa della Pace di Trarivi visita guidata e messa in scena

Al termine di anni di faticosa ricerca, rintracciata in Spagna dopo aver letteralmente attraversato l'Europa nel corso degli ultimi quattro secoli, torna a Rimini la pregevolissima stampa della I edizione (1625) del poema epico-cavalleresco “di Aquilea Distrutta” di Belmonte Cagnoli. Autore dell'eccezionale ritrovamento è Maurizio M. Taormina, studioso, ricercatore, scrittore e presidente dell'associazione PonteTraRivi, che ripercorre come è avvenuto il recupero di un pezzo importante di storia riminese. Lo stesso Taormina ha tratto dall'opera di Belmonte Cagnoli un adattamento teatrale che debutterà venerdì 15 settembre a Trarivi (Montescudo-Monte Colombo) con la partecipazione straordinaria della Compagnia Ippogrifo con il teatro di Pupi Siciliani della famiglia Cuticchio. Affiancherà la rappresentazione una mostra della I edizione, della copia dei materiali ritrovati e delle medaglie coeve di proprietà del Comune di Montescudo-Monte Colombo. “Abate, poeta, accademico, cortigiano, montescudese di nascita (1565), Belmonte Cagnoli si forma negli studi di legge tra Rimini e Forlì – racconta Taormina - per poi completare la propria 'educazione umanistica' a Padova presso la corte del Cardinale Marco Cornaro. Insoddisfatto e irrequieto, in perfetta sintonia con lo spirito del tempo, fugge a Roma, dice inseguito e minacciato da familiari di gentil donna invaghita dello stesso”. “A Roma partecipa attivamente alle attività dell'Accademia

Un'importante giornata di studi nella Sala Ressi del Teatro Galli

Successo per la giornata di studi dedicata ai docenti, intitolata “La Shoah e i crimini di guerra sui civili in Italia (1943-1945): la prospettiva delle vittime. Il contesto, le fonti, la metodologia”, svoltasi oggi a Rimini nella sala Ressi del Teatro Galli Diversi i docenti, provenienti dalle scuole di tante città del Paese, in alcuni casi accompagnati anche da qualche studente, che da questa mattina sono presenti nella Sala Ressi del Teatro Galli per partecipare alla giornata di studi organizzata a Rimini. L’importante seminario intitolato “La Shoah e i crimini di guerra sui civili in Italia (1943-1945): la prospettiva delle vittime. Il contesto, le fonti, la metodologia”,  organizzato per i docenti e aperto anche alla cittadinanza, che si concluderà alle 18,30 di questo pomeriggio.  Un'iniziativa promossa dal Mémorial de la Shoah con l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, in collaborazione con il Comune di Rimini-Attività di Educazione alla Memoria, Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Età contemporanea della Provincia di Rimini. La giornata di studi, come noto, è stata dedicata ad un approfondimento della storia italiana durante la Seconda guerra mondiale, con particolare riferimento al periodo che coincise con l’occupazione nazista. Il seminario infatti intende indagare le diverse forme di violenza subite dai civili:  deportazioni di uomini e donne nei campi di concentramento nazisti

Dal loro incontro nacque il progetto mai realizzato di una trasposizione cinematografica delle celebri ‘Fiabe italiane’ 

Visioni d’Italia è il titolo provvisorio di un film che Federico Fellini mai girò. Uno dei (tanti) progetti mancati, non tra i più noti. L’idea nasce a colazione da Canova, il caffè di piazza del Popolo: è il 1963 e, pochi giorni prima, Fellini ha ricevuto da uno dei maggiori intellettuali italiani del Novecento una lettera piena di ammirazione per 8½. Chi gli scrive è Italo Calvino, di cui il prossimo 15 ottobre ricorrono i 100 anni dalla nascita, ai quei tempi già affermato scrittore per aver pubblicato la Trilogia degli antenati e raccolto e riscritto per Einaudi duecento Fiabe italiane. E proprio da questi racconti popolari i due, in quel loro primo incontro, decidono di trarre un film, da cui sarebbe dovuto scaturire il ritratto di un Paese percepito come una sorta di “palazzo del piacere di Kublai Khan”, Visioni d’Italia, per l’appunto, anche se quel titolo arriverà molti anni dopo.   È da tempo che Calvino segue il lavoro di Fellini: in una lettera inviata a Eugenio Scalfari, segnala all’amico il talento di un giovane vignettista, quasi loro coetaneo, firma del “Marc’Aurelio”, il leggendario periodico umoristico degli anni Trenta e Quaranta: è il 1943, sette anni prima dell’esordio di quel giovane dietro la macchina da presa con Luci del varietà.   Tra le

  Si aggiunge un altro tassello al percorso di candidatura di Rimini a Capitale italiana della Cultura 2026. Dopo la presentazione del lavoro condotto finora agli stakeholder e agli amministratori della provincia, ieri nella sala Holden della Biblioteca Civica Gambalunga la direttrice artistica di candidatura Cristina Carlini ha incontrato i rappresentanti del tavolo del Patto per il Lavoro e per il Clima della Provincia di Rimini. Un appuntamento partecipato, voluto per restituire ai rappresentanti delle categorie economiche, ai sindacati, agli stakeholder del Patto, le linee progettuali del dossier, confrontandosi con loro sui prossimi step di questo viaggio collettivo che ha l’ambizione di delineare il piano strategico della cultura e della città.

Corsi di Teatro, workshop intensivi, rassegna teatrale e musicale

C’è una nuova realtà artistica e culturale a Rimini: questa estate è nata Cast Oro Teatro, Associazione di promozione sociale. Si trova in via del Castoro, alla Grotta Rossa, nel luogo noto fino ad oggi nella nostra città come Mulino di Amleto Teatro. Davide Giovannini Presidente, Camilla Fabbrizioli vice-Presidente, Mara Raspanti Segretario, Maica Lospinuso, Sara Neri, Angelica Olmeda, Gladis Grossi e Thomas Otto Zinzi ne sono i soci fondatori.   "C’era l’esigenza e l’urgenza emotiva di salvare uno spazio destinato a chiudere. Il desiderio è che questo capannone di periferia sia occasione di incontro fra la gente, in cui ogni associato si senta libero di entrare anche solo per bere un caffè, sfogliare un libro, sedersi… Sarebbe bello diventasse un centro di ritrovo del territorio, un rifugio per l’arte, sia per chi la vive come mestiere, sia per chi la vive come hobby". Lo spazio è stato recentemente rinnovato ad opera del team ed ha già aperto le sue porte lunedì 4 Settembre, ospitando Chiara Lagani di Fanny & Alexander con Maternità, all’interno del Festival Le Città visibili.   Il prossimo appuntamento sarà Federico dei sogni, il 16 e il 17 settembre, un progetto di Korekanè (Area K) e Camilla Fabbrizioli, spettacolo nato per

Venerdì 8 settembre alle ore 21 l'ultimo appuntamento in programma nella corte della Biblioteca Gambalunga

Firmato da Mauro Maggiorani per i tipi della casa editrice Il Margine, “Le piste di carta” è un romanzo giallo con una preziosa vena ironica, che tra realtà storica e invenzione narrativa trasporta il lettore nell'immaginario paese di Borghetto, in una Romagna inaspettata che fa da sfondo paesaggistico e sentimentale ai fatti raccontati e trabocca di segreti inconfessati. Il libro segue le vicende dell'ispettore archivistico Miro Casadei: le sue indagini riguardano sempre carteggi antichi e moderni, commerci clandestini e segreti di famiglia. Un giorno viene invitato a visionare un archivio rimasto chiuso per settant’anni, l’archivio dei fratelli Rosati, Adelmo e Saturno, che furono dirigenti nella Romagna fascista. Queste carte consentiranno all'ispettore di far emergere una vicenda complessa, una storia di vendette e sparizioni risalenti al secondo conflitto mondiale, segreti che rischiano di mettere a repentaglio la sua stessa vita. Nel frattempo, un ritrovamento in apparenza casuale in una villa sul litorale adriatico fa giungere nelle sue mani alcune carte appartenute a Ruggero Pascoli, padre del poeta, che gettano una nuova luce sul suo omicidio. Le due indagini scorrono parallele e portano a conoscenza di vicende che rimandano alla difficile nascita della democrazia nel dopoguerra, alle divisioni che hanno spaccato trasversalmente villaggi