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Il sito “La Grande Guerra della Valconca” è voluto e realizzato da Marco Valeriani


Valconca: storie della “Grande Guerra” in un sito-blog


13 Marzo 2024 / Redazione

Storie comuni, uomini della guerra di trincea e figure anche di spicco della Grande Guerra. Nasce il blog-sito “La Grande Guerra della Valconca” voluto e realizzato da Marco Valeriani, giornalista e scrittore riminese, appassionato “alle vicende delle quali i protagonisti sono stati i soldati provenienti dai comuni di questa valle. Un progetto ancora in fase di lancio – spiega – la cui progressione nel tempo spero e mi auguro possa crescere. Specie sotto la spinta dei contributi volontari da parte di chi vorrà aiutarmi nel raccogliere documenti e testimonianze. Da qualche mese accarezzavo l’idea e poi, dietro consiglio degli amici, ho riordinato quanto avevo già nel cassetto e iniziato a mettere il tutto nero su bianco. In Valconca l’attenzione fino ad oggi è stata, giustamente, riservata ai paesi distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale: la vicinanza della Linea Gotica Orientale ha pesato tanto. La Grande Guerra la si è invece vissuta soprattutto attraverso gli scritti giunti fino a noi grazie ai ricercatori o a fortuite coincidenze archivistiche.  Credo che i soldati partiti per “la fronte” nati e vissuti qua, tra le colline di San Clemente, Saludecio, Montefiore Conca, Gemmano, Montegridolfo, Montescudo-Montecolombo e la piana di Morciano di Romagna meritano d’essere ricordati, per quanto possibile rintracciare, non soltanto se artefici delle grandi battaglie combattute sul Carso o in altri tristi teatri di quella guerra; bensì come giovanissime vittime di un disegno molto più grande di loro”. 

Tra gli articoli pubblicati, c’è il profilo di Riccardo Ciotti “(Saludecio, 19 giugno 1895 – Ospedaletto da Campo 245, 23 aprile 1917), sergente pilota saludecese dell’ottantunesima Squadriglia Aeroplani; un autentico asso dell’aria, insignito delle medaglie d’argento e bronzo al Valor Militare e spirato, eroicamente, dopo aver riportato diverse ferite in combattimento. La motivazione delle decorazioni riconosciute a Ciotti sono contenute in un documento, pubblico, disponibile sul sito dell’Istituto Nastro Azzurro. 

Da lì è stato possibile evincere come il pilota romagnolo, nonostante il suo velivolo fosse stato colpito varie volte, riuscì ad atterrare per ripartire, spontaneamente, a bordo di un altro aeroplano e portare a termine la missione a Reifenberg il 30 novembre 1916 “dando prova di fermezza d’animo, alto sentimento del dovere, coraggio e perizia non comuni”. 

www.lagrandeguerradellavalconca.it collabora con l’Associazione Storica Cimeetrincee.

lagrandeguerradellavalconca@gmail.com