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Carla Lunedei – Pasquale D’Alessio “Conversazioni di acqua e di luce”


22 Agosto 2016 / Paolo Zaghini

Pasquale D’Alessio, 58 anni, napoletano, ma da tantissimi anni trapiantato a Riccione dove lavora presso il Comune (con varie funzioni, compresa quella della direzione della Biblioteca Comunale per alcuni anni). Autore dal 2009 di diversi volumi di poesie.
Carla Lunedei, avvocata, vive a Riccione e lavora a Rimini, appassionata fotografa da sempre.
Walter Raffaelli, editore riminese dal 1992, proprietario di una piccola casa editrice che produce libri di qualità, curati con grande attenzione.

L’unione di questi protagonisti ha prodotto questo bel libro, piacevole da guardare e interessante da leggere. Non è sempre facile mixare nella giusta misura componenti diverse, ma in questo caso l’editore ci è riuscito.

Le rime poetiche dell’Autore ci raccontano di un tempo che vola via, di esistenze che passano, di amori e dolori che ne segnano il ritmo: “Fugge questo niente che non riesco a guardare”. Non c’è storia, e forse nelle rime di D’Alessio emerge un pessimismo che raccoglie nell’esistenza quotidiana dell’oggi: “Ho un semplice calendario da tavolo, dove / Le giornate avanzano, arrivano, non passano / Ritornano al punto da dove erano partite / Mentre ritornano indietro incontrano le giornate che arrivano / Quello che è stato incontra ciò che ancora non è stato / Qualche volta si ostacolano. Altre, si compiacciono / la giornata che ritorna non sempre è stata la “bella giornata”.

E c’è anche una profonda consapevolezza che, pur in questa società globalizzata ed in rete, l’uomo è sempre più solo: “Rimaniamo / Fra noi / Silenziosi / Così fra noi / Soli”.

D’Alessio non ha un percorso catartico da proporci, prende solo atto di questo scorrere del tempo sulle nostre esistenze. Ma ci lascia però intuire che la realtà è più complessa di quello che riusciamo a vedere e a immaginare: “Cielo, non è solo cielo / Mare, non è solo mare / Nuvola che commuove / Unicità della foglia / Mai un’alba ri-sarà così / Morire lentamente, si può”.

Ma Ennio Grassi, introducendo il volume: “Alcun annuncio dunque abita oggi la parola poetica, nessuna visione del mondo, nessun dover essere. Quando autentica, e dunque necessaria, la poesia è il luogo del cum versare, dove nulla è rituale e, ogni istante, stupore di vita”.

Le bellissime fotografie di Carla Lunedei accompagnano il lettore nel girare delle pagine, dando sostanza e colore alla rima poetica che l’affianca. Sono immagini del mare, del cielo, della campagna: prive di uomini, in perfetta sintonia con lo spaesamento del poeta. Ma in esse comunque c’è sempre movimento: è il vento, l’andare delle nuvole, le onde del mare. La vita, comunque la si guardi, non è mai immobile. E così, nonostante tutto, rime e foto alla fine ce la propongono, come è giusto che sia.