Home___primopianoAlluvione Romagna, governo proroga stato di emergenza per altri 12 mesi

A Rimini via libera del Comune ad altri tre interventi per la messa in sicurezza finanziati dal commissario Figliuolo


Alluvione Romagna, governo proroga stato di emergenza per altri 12 mesi


21 Marzo 2024 / Redazione

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato  la proroga di 12 mesi dello stato di emergenza già dichiarato in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal giorno 1° maggio 2023, hanno colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena e delle ulteriori ed eccezionali avverse condizioni meteorologiche che si sono verificate a partire dal 16 maggio 2023 nel territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

Intanto anche a Rimini sono in corso “Interventi fondamentali per la messa in sicurezza idrica e sismica”. Seppure decisamente colpita meno rispetto ad altre città della Romagna, l’alluvione dello scorso maggio non ha del tutto risparmiato il territorio riminese, dove è in corso una serie di interventi legati ai finanziamenti della struttura commissariale.

Dopo quelli in via Tavernelle, San Paolo e al parco 25 Aprile partiti in questi giorni, in commissione questa mattina in Comune arriva il via libera a maggioranza, con l’opposizione astenuta, a tre interventi nel forese, nelle vie Consorziale, Del Poggio e Buonanotte, uno dei quali prevede un esproprio. Si completa così, precisa l’assessore ai Lavori pubblici Mattia Morolli, “un carnet di opere per la messa in sicurezza totale dell’area e prevenire gli effetti verificatesi lo scorso maggio”.

Intanto, aggiunge, prosegue l’analisi delle altre aree a rischio. Più nello specifico, i tre interventi, riuniti in un unico appalto, riguardano gli attraversamenti di canali bonifica che durante l’alluvione sono esondati. In via Del Poggio è previsto un esproprio, e la relativa dchiarazione di pubblica utilità, per la rettifica del canale di bonifica così da eliminare la doppia curva al momento presente. Da parte dei proprietari non ci sono obiezioni, precisa l’amministrazione, dato che si va a mettere in sicurezza la zona.

Per quanto riguarda invece l’impegno dei privati su strade e fossi, aggiunge l’assessore rispondendo alla consigliera Gloria Lisi del gruppo omonimo, sono molti i casi in città in cui le loro piante danneggiano le strade pubbliche. Il Comune ha inviato una lettera per invitare alla sistemazione ma spesso una sola missiva non basta.

Sul fronte fossi, il Comune dal 2016, tra i pochi in Italia, ha un regolamento per la gestione del reticolo idrografico secondario che consente sanzioni, e ce ne sono state, per occlusioni e mal funzionamenti dei canali che passano in terreni privati. La delibera viene approvata con 19 voti favorevoli e 11 astenuti.

(Agenzia DIRE)