Home___primopianoSpiagge, Legacoop Romagna: “I Comuni non ce la fanno senza una legge sulle concessioni”

"Molto preoccupati, la stagione turistica alle porte mentre regna la massima incertezza"


Spiagge, Legacoop Romagna: “I Comuni non ce la fanno senza una legge sulle concessioni”


20 Gennaio 2024 / Redazione

Lo scorso 16 gennaio si è svolto l’ennesimo capitolo del confronto tra Unione Europea e governo per il mancato adeguamento dell’Italia alla direttiva Bolkestein sulle concessioni balneari. L’esecutivo ha chiesto 4 mesi di proroga per concludere la mappatura delle spiagge italiane. Prosegue quindi l’attesa per avere delle linee normative nazionali per il rinnovo delle concessioni.

Legacoop Romagna «è molto preoccupata e segue con apprensione l’interlocuzione italiana con la UE e il confronto tra Enti locali, le cooperative e il resto della categoria. Le imprese non possono fare investimenti e quindi di svilupparsi. I Comuni costieri della Regione si sono dati il 31 dicembre di quest’anno come termine per ottemperare alla normativa esistente e avviare le evidenze pubbliche. In questo momento di grave difficoltà, è fondamentale lo sforzo di tutti per la coesione di tutta la filiera balneare».

E Legacoop prosegue: «È palese l’impossibilità per i Comuni di affrontare la mole di lavoro che deriverebbe dal dover riassegnare tutte le concessioni costiere (migliaia), senza regole condivise e nello stesso momento. Avviare le procedure senza una legge quadro nazionale rappresenta un rischio enorme, non solo economico ma anche sociale: senza una legge quadro nazionale, che ordini la materia e difenda il settore, si avrebbero effetti certamente distruttivi sulla nostra filiera turistico balneare».

«Mai come ora, in questo periodo di incertezza sulla normativa delle concessioni demaniali, è importante che i nostri Comuni e la Regione facciano squadra con le cooperative tra stabilimenti balneari e la categoria nel suo complesso — chiosa il responsabile delle cooperative balneari, Stefano Patrizi —. Per evitare il forte rischio di destrutturazione del nostro sistema è fondamentale che ogni atto relativo al demanio e al turismo balneare sia profondamente concertato, nei tempi e nei modi, e garantisca la salvaguardia del lavoro e delle micro e piccole imprese, cioè i soggetti economici più preziosi per le economie locali ma anche più fragili. Occorre quindi che vengano convocate celermente dai Ministeri le Associazioni di settore e gli Enti Locali competenti e analizzata una proposta di legge di riordino della materia che abbia come prima finalità la salvaguardia del lavoro di famiglie e micro imprese della filiera e della corretta funzionalità degli enti locali».

«E condivisibile il lavoro di raccolta di elementi che possono contribuire a rafforzare e qualificare le ragioni del nostro modello turistico tuttavia non possiamo far trascorrere altro tempo e dobbiamo essere uniti, perché le incertezze per le imprese balneari sono al limite — dice Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna —. Tra l’altro, a breve inizierà la stagione turistica, momento in cui servirà dare il massimo per garantire ai turisti italiani e stranieri i servizi che rendono la nostra offerta una eccellenza assoluta a livello mondiale».

Aderiscono a Legacoop Emilia-Romagna 14 cooperative di imprenditori balneari: Cooperativa stabilimenti balneari dei Lidi Estensi e Spina, Cooperativa Bagnini di Cervia, Cooperativa Stabilimenti Balneari di Cesenatico, Cooperativa Bagnini Gatteo Mare, Cooperativa Bagnini di Bellaria Igea Marina, Cooperativa Operatori di Spiaggia Rimini, Cooperativa Bagnini di Riccione, Cooperativa Bagnini Adriatica Riccione, Cooperativa Bagnini Riviera Riccione, Cooperativa Bagnini Misano, Cooperativa Marinai Salvataggio Misano, Consorzio Servizi Spiaggia Misano, Cooperativa Nautilus, Cooperativa Bagnini Cattolica.