“Fa presente che il 21 settembre 1944 l’esercizio è stato colpito da granate e pertanto la chiusura è stata prolungata.” Scriveva così Eugenia Stambazzi al Sindaco del Comune di Rimini il 23 febbraio del 1946, per giustificare il prolungamento di chiusura della propria attività, avvenuto