Il 16 novembre 2014, mentre sta pranzando al ristorante Pic Nic con la figlia Ilaria e alcuni amici, fra cui Enrico Gnassi, padre del sindaco Andrea, Maurizio Balena si accascia sul tavolo. Se ne va così, a 72 anni, uno dei personaggi più noti di Rimini. "Antiquario" era una parola davvero riduttiva per lui, come non ingannava il suo minuscolo negozio nel vicolo presso la Vecchia Pescheria. Amava visceralmente la sua Rimini, anche andando controcorrente e senza mai indulgere ai luoghi comuni. Ed era un amante dell'arte a tutto tondo, un esperto di fama nazionale che fu chiamato a risolvere anche veri e propri gialli.  Accade così per alcuno dei casi più clamorosi di trafugamenti d'opere d'arte. Come quando fu protagonista del ritrovamento di tre capolavori del Rinascimento rubati il 6 febbraio del 1975 da Palazzo Ducale, a Urbino: niente meno che la Madonna di Senigallia e la Flagellazione di Piero della Francesca e la Muta di Raffaello. L’allora procuratore di Pesaro Gaetano Savoldelli Pedrocchi chiese aiuto proprio a Balena, che accese i suoi radar nel mondo dei mercanti d'arte internazionali. E il 23 marzo 1976 i quadri dal valore inestimabile saltarono fuori in Svizzera, a Locarno in Svizzera. E se i ladri e