Il congresso del Pd. La partecipazione Domenica scorsa si è svolta a Rimini, presso il centro congressi dell’Sgr, l’iniziativa con i sostenitori della candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein. Ho partecipato. Sono rimasto impressionato. Non ricordo, negli ultimi anni una partecipazione di massa di quella portata. 400-500 persone ad una iniziativa del Pd, tante ragazze e ragazzi come tanti di tutte le generazioni. Una partecipazione che non si spiega con la capacità di chi ha organizzato. Si tratta di “un’onda” che sta attraversando tutto il Paese, da nord a sud. Dove arriva Elly Schlein le sale prenotate risultano inadeguate, piccole. Va molto bene, per altro, la partecipazione anche per Bonaccini. E’ un “popolo” che non si rassegna ad avere una sinistra, un Partito Democratico ininfluente, ridotto ad una comparsa. E’ un popolo che vuole una sinistra riformista, europea e di governo. Una risposta al governo di destra della Meloni. Spiace che i commentatori politici nazionali e locali non stiano cogliendo questo fenomeno. Qualcuno ha scritto che quei pochi che partecipano alle iniziative congressuali del partito Democratico “servono per un torneo di burraco”. Ho l’impressione che troppi analisti giochino loro a burraco nei salotti sparsi per le città italiane perdendo la
Nonostante il recupero la provincia perde sul 2019 più della media regionale
Il dibattito sul traffico dopo il Sigep, il congresso del PD, la politica a Riccione sempre vivace, il governo non trova soluzioni per i bagnini
Perchè Ubaldi non può fare il capo di Gabinetto a Riccione, il Pd alle prese con il congresso e le concessioni di spiaggia, in Valmarecchia due interventi pericolosi
Dal 1991 un terzo degli hotel ha chiuso e le presenze sono cresciute la metà della media nazionale, "ma abbiamo tutte le carte in regola per recuperare: ecco come"
Salta il progetto di riqualificare le case popolari con l'ecobonus. Il Pd e il congresso. Prefetti nuovi e vecchi problemi. Bravi i vigili urbani
Canoni spiaggie troppo bassi ed ingiusti Chiamamicitta.it ha pubblicato i canoni rivalutati che i concessionari di spiaggia debbono pagare per il 2023. Sulle nostre spiagge, caso unico, insistono tre operatori privati: la concessione del chiosco-bar- ristorante, la concessione del bagnino e l’autorizzazione per svolgere l’attività di mosconaio. Fuori dalla provincia di Rimini la concessione è unica e comprende tutte le attività sull’arenile. Più semplice in questo modo anche investire e fare economie di scala. Ma questa è la storia delle nostre spiagge, anche se in futuro sarà inevitabile arrivare ad accorpamenti funzionali come prevede il piano spiaggia. L’elenco dei concessionari con i relativi canoni non cambia nulla rispetto al passato. La novità principale, in vigore da qualche anno, è che il canone minimo è arrivato a 3.770 euro. La seconda novità è che questa decisione aggrava le diseguaglianze sulla spiaggia. Alla fine un gestore di un bar-ristorante paga la stessa cifra di un mosconaio con incassi che sono lontani anni luce. Complessivamente lo Stato concede in concessione le spiagge di Rimini, pari a oltre 1,6 milioni di mq (160 ettari), per una cifra complessiva di poco superiore a 3 milioni di euro. Meno di 2 euro al mq. Questo è il dato. I concessionari
Un centrodestra impegnato nella propaganda su tutti i fronti produce una legge di bilancio iniqua e pasticciata, non decide nulla sulle spiagge, rende il lavoro ancora più precario estendendo i voucher