Alcuni amici italiani (sono riminesi) mi hanno chiesto: facci capire qualcosa di quello che sta succedendo a San Marino perché dai giornali non abbiamo capito molto. E hanno ragione, perché non è facile comprendere la situazione politica della nostra vicina Repubblica. Proviamo a riassumere per punti. Data elezioni. La scadenza naturale della legislatura del Consiglio Grande e Generale sarebbe a fine anno. Ma da tempo è aperta la possibilità che il voto venga anticipato a fine maggio-inizio giugno. In questo caso si vorrebbe votare prima delle elezioni europee del 9 giugno. La DC da settimane è indecisa su cosa fare. Ma tutti i partiti vorrebbero anche che le elezioni avvenissero dopo la firma con Bruxelles dell’accordo di associazione della Repubblica di San Marino alla Comunità Europea, o meglio allo spazio economico europeo. Accordo di cui si discute ormai dal 2015 e che dovrebbe essere firmato in contemporanea anche con Andorra. Ma Bruxelles sta facendo slittare la firma di sei mesi in sei mesi, rinviando continuamente l’appuntamento. Quindi o Bruxelles comunica la data per la firma prima di Pasqua o il Governo dovrà prendere una decisione su quando andare a votare in Repubblica. Le fibrillazioni politiche degli ultimi giorni a proposito della
Rita Giannini: "Santarcangelo di Romagna" Pazzini Difficile raccontare questo nuovo libro di Rita Giannini, giornalista e scrittrice, ex dirigente del servizio Cultura della Provincia di Rimini, ed ex responsabile dell’Ufficio Stampa e dell’Ufficio Istruzione Cultura Servizi Sociali e Sport del Comune di Santarcangelo, nonché biografa e tra i promotori dell’“Associazione Culturale Tonino Guerra”. Difficile perchè è un libro molto bello, ma non è un libro di storia locale, di letteratura, di poesia, di saggistica. Anche se in realtà è tutto questo. Come ha scritto il Sindaco di Santarcangelo di Romagna, Alice Parma: “con la sua competenza e sensibilità Rita ha saputo dar vita a un libro denso, interessante e completo. Una storia che non mancherà di appassionare anche i più profondi conoscitori di Santarcangelo, una guida alla evoluzione culturale della città e un manuale a disposizione del visitatore che voglia conoscere a fondo il nostro paese”. Pubblicato per la Pro Loco, con il patrocinio del Comune, il volume racconta storia, arte, cultura, personaggi e itinerari della città. La Giannini sostiene che Santarcangelo è una città speciale. Ed ha ragione: “Ma non è solo la bellezza a renderla speciale. Santarcangelo è una città aperta, sincera, accogliente, propositiva, stimolante, un po’ straripante. E’ ricca di
Guerrino Bardeggia (1937-2004) "Animae" Retrospettiva a cura di Laura Badioli Comune di Cattolica Il 5 gennaio 2004, vent’anni fa, moriva nella sua Gabicce Guerrino Bardeggia, dopo una lunga malattia. Aveva quasi 67 anni. Bardeggia è stato pittore, incisore, ceramista e scultore eccelso di questa terra di confine fra Marche e Romagna.. Scrive Lara Badioli, curatrice della Mostra “Animae” in corso alla Galleria Santa Croce di Cattolica (dal 16 dicembre 2023 al 24 marzo 2024), nel Catalogo: “E’ un figlio del suo tempo dalla personalità riconoscibile, cresciuto in disparte in un piccolo territorio ‘marchignolo’, dove il boato della sua poetica, durante la sua vita terrena, viene attutito da confini poco inclini alla sua comprensione ed un humus poco ricettivo al suo grande messaggio”. Forse è anche vero ciò che dice la Badioli, ma Bardeggia nella sua vita ha allestito oltre 200 mostre e ha vinto oltre 500 premi ed è stato nominato Cavaliere della Repubblica Italiana. Nelle sue opere ha comunicato emozioni brillanti, intense, potenti, aggressive, sconvolgenti, apocalittiche. “Animae” è una retrospettiva che vuole rendere omaggio alla carriera di un artista, molto legato al territorio in cui è vissuto e da cui ha tratto grande ispirazione. Sono oltre settanta le opere presentate: disegni, oli, collage, sculture e
Maurizio Maria Taormina "Sotto la sabbia" Libri dell’Arco Non ricordo se esiste un libro sui fantasmi riminesi, ma se ci fosse credo che uno dei protagonisti dovrebbe essere Giulio Cesare, o meglio la statua che il Duce buonanima regalò ai riminesi nel settembre 1933. Essa, in un tripudio di folla acclamante, venne installata ed inaugurata in Piazza Giulio Cesare (oggi Piazza Tre Martiri) il 10 settembre 1933. Questa statua in bronzo, copia della statua originale in marmo esposta al Campidoglio a Roma, venne rimossa nel 1945 e per una decina d’anni sparì. Rischiò di andare perduta per sempre perché fu sepolta nel greto del fiume Marecchia dove fortunatamente venne riscoperta nel 1953. Recuperata venne collocata nella Caserma Giulio Cesare, dove rimase per decenni, sino all’abbattimento della Caserma ai giorni nostri. Nel luglio 2023 fu rimossa e inviata a Parma, ad un laboratorio di restauro, per un lifting necessario dopo 90 anni. “Una volta restaurata l’opera tornerà a Rimini – ha dichiarato l’amministrazione Comunale - per essere collocata nello spazio più opportuno alla sua valorizzazione, in una sede che sarà individuata dopo il confronto con le realtà del tessuto culturale e associazionistico della città”. E qui apriti cielo: fortuna che il restauro durerà del tempo e
"L’altra stagione. 20 panchine 26 sguardi su un mare d’inverno" Comune di Rimini Diceva Carlo Verdone nel film “Viaggi di nozze” del 1981: “'O famo strano!”. E’ questo che devono aver pensato il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e il Presidente della Cooperativa Bagnini Mauro Vanni quando gli hanno proposto l’allestimento di questa mostra fotografica e testi lunga tre chilometri sulla duna della spiaggia, dalla zona libera al porto sino al bagno 63. Una mostra dentro al Capodanno più lungo del mondo: dal 2 dicembre 2023 fino al 7 gennaio 2024, poi prorogata sino al 31 gennaio. Ma potrebbe tranquillamente rimanere allestita sino al ponte pasquale. 54 artisti riminesi dell’immagine e della parola: 26 fotografi e 28 scrittori, donne e uomini, che hanno accolto l’invito a raccontare il loro “mare d’inverno”. “L’altra stagione”, il titolo di questa sorta di esperimento collettivo di land-art, di questa installazione a lunga gittata percorribile più che visitabile, curata dal Comune di Rimini in collaborazione con Piacere Spiaggia Rimini, resa possibile grazie alla disponibilità di tutti gli artisti coinvolti. Una mostra naturalmente prima o poi finisce. Ma un catalogo, con la riproposizione delle immagini e dei testi, rimane. Ed è quello che è stato fatto anche per “L’altra stagione”. Scrive il
"La bellezza degli inizi. Pedagogisti in Romagna" A cura di Lorenzo Campioni e Giovanni Sapucci Zeroseiup “L’area romagnola è stato un vero e proprio crogiolo di fermenti innovativi, in particolare il Centro Italo Svizzero con Margherita Zoebeli la cui attività ha favorito, nell’immediato dopoguerra, la nascita, la diffusione e il consolidamento di una pedagogia sperimentale. Una pedagogia che finalmente si affrancava da un indirizzo pesantemente idealista e autoritario per approdare a un nuovo concetto di scienze dell’educazione, basate su ricerche sul campo, sul rinnovamento organizzativo e dei contenuti e sull’impegno civico di immettere e fare vivere una cultura democratica nella scuola, dopo l’epoca di indottrinamento e retorica fascista”. Così i curatori presentano questo straordinario volume dedicato alle donne e agli uomini che a Rimini e in Romagna hanno consentito nei decenni la costruzione di un progetto pedagogico innovativo per le scuole dell’infanzia e quelle delle elementari. Persone che sono state le protagoniste di un rinnovamento a beneficio dei bambini e dei ragazzi, di tutto il personale impegnato nei servizi educativi e nella scuola, di una nuova alleanza con le famiglie e di rapporti collaborativi con le comunità locali. Anche i due curatori sono stati dei protagonisti di questo percorso: Lorenzo Campioni è stato per molti
Sino al 1956 Bellaria era un quartiere di Rimini che votava a grande maggioranza PCI. Nel 1956 venne scorporata da Rimini, assieme a Bordonchio e a Igea Marina, oltre che per una forte spinta autonomista promossa da un ampio comitato unitario, soprattutto per volontà della DC che sperava di conquistare Rimini togliendo al PCI i voti di quei feudi rossi periferici. Il progetto fallì, a Rimini il PCI (dopo il pareggio nelle elezioni del 1956) tornò a vincere nel 1957, e Bellaria ebbe come Sindaci (che si alternarono più volte) i comunisti Nino Vasini e Odo Fantini dal 1956 al 1975. Quindi un decennio di sindaci socialisti (Aldo Vasini e Pietro Baldassarri). Poi nuovamente un decennio del comunista Nando Fabbri dal 1985 al 1995. Dopo Italo Lazzarini (1995-1999) e Gianni Scenna (1999-2009) per il centro-sinistra. Dopo di che qualcosa si è rotto nel rapporto con l’elettorato del centro-sinistra e da quindici anni il governo del Comune è nelle mani del centro-destra: dal 2009 al 2019 Sindaco è Enzo Ceccarelli, dal 2019 ad oggi Filippo Giorgetti (di Forza Italia). Bellaria-Igea Marina ha oggi 20.000 abitanti ed è l’unico comune, oltre a Santarcangelo di Romagna, a votare in questa tornata elettorale con la
Quest’anno Giuseppe Chicchi compie 80 anni. Difficile dirlo vista ancora la prestanza fisica e l’intelligenza (non quella artificiale) che dimostra nei suoi ragionamenti sulla politica, nazionale e locale. Dal 1980 al 1987 assessore regionale all’ambiente, e poi, sino al 1990 assessore regionale al turismo. Da marzo 1991 a giugno 1992 primo segretario della Federazione PDS di Rimini. Da giugno 1992 al luglio 1999 Sindaco di Rimini. Dall’aprile 2002 al 2005 Amministratore Delegato dell’APT emiliano-romagnola. Per i DS da aprile 2006 ad aprile 2008 viene eletto alla Camera dei Deputati. Poi per un decennio docente di Economia e politica del Turismo alla Facoltà di Economia all’Università La Sapienza di Roma. Ad inizio 2017 esce dal PD in dissenso con la linea politica impressa al partito da Matteo Renzi assieme, solo per citare alcuni dei più noti esponenti in uscita, a Pier Luigi Bersani, Vasco Errani, Guglielmo Epifani, Massimo D’Alema, Roberto Speranza. Questi daranno vita ad Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista. Chicchi, in provincia di Rimini, ne sarà uno dei dirigenti. Questo sino all’Assemblea nazionale del Movimento il 10 giugno 2023 che deciderà lo scioglimento del soggetto politico per confluire nel Partito Democratico a guida Elly Schlein. A Rimini Articolo 1 aveva una cinquantina di iscritti