Oggi Carla Zannuccoli compie cent’anni. Questa mattina il Partito Democratico, l’ANPI, l’Istituto Storico della Resistenza, lo SPI-CGIL, il Coordinamento Donne l’hanno festeggiata presso l’Hotel Nora di Via Italia, della famiglia Ottaviani, alla Cagnona di Bellaria. Ho passato una decina di anni fa con Carla e il marito Odo Fantini, l’ex Sindaco di Bellaria-Igea Marina, alcuni pomeriggi a guardare le tante scatole di fotografie da loro possedute e non ordinate. Mi hanno donato per l’Archivio Fotografico dell’Istituto Storico della Resistenza un centinaio di foto che sono andate ad arricchirne il patrimonio di immagini. La stragrande maggioranza riguardanti la vita pubblica di Odo alla guida del Comune e del PCI di Bellaria, ma in mezzo a queste anche una decina di fotografie “private”, soprattutto di Carla. [caption id="attachment_478805" align="aligncenter" width="474"] 12 aprile 1940. Spiaggia di Bellaria. Da sin. Carla Zannuccoli, la piccola Luisa figlia di Modesto (il fratello di Odo Fantini morto durante la guerra in Jugoslavia), Gerardo Morelli[/caption] Purtroppo non c’erano foto del terribile anno vissuto fra il settembre 1943 e il settembre 1944 nella guerra di Liberazione contro le forze nazi-fasciste, né di Carla né di Odo. Carla fu una della cinquantina di donne riminesi che parteciparono alla Resistenza. Fu una delle “staffette” che
Inizio oggi con la chiacchierata con l’Assessore alla Transizione Ecologica e Blue Economy del Comune di Rimini Anna Montini il mio viaggio fra gli amministratori pubblici della Città. Nata a Rimini (o meglio a Miramare dove tuttora vive) nel 1967. Laureata in Scienze statistiche ed economiche all’Università di Bologna, oggi vi insegna (da vent’anni ormai) come professoressa associata in Politica Economica e specificatamente in Economia dell’ambiente nella sede di Bologna e in quella di Rimini. Assessore a Rimini dal giugno 2016, in quota alle liste di centro-sinistra a sostegno allora del candidato Sindaco Andrea Gnassi e nel 2021 a sostegno del candidato Sindaco Jamil Sadegholvaad. Potremmo dire dunque un “tecnico” al posto giusto, competente in materia di temi ambientali, profonda conoscitrice di ciò che in Italia, in Europa e nel mondo si muove su questi argomenti. Perché se è vero che all’esterno del Palazzo la Montini non compare moltissimo, il suo “potere” all’interno è invece notevole. Con le sue deleghe spesso ha una parola importante su ogni scelta, progetto che riguarda la Città: dal verde alla depurazione, dall’inquinamento luminoso al rumore, dai pannelli fotovoltaici alle comunità energetiche, dalla balneazione alla viabilità, per finire con alcune scelte urbanistiche inserite nel RUE e nel prossimo
"Biennale Disegno Rimini. Ritorno al viaggio dal Grand Tour alla fantascienza" 4 maggio-28 luglio 2024 A cura di Massimo Pulini Maggioli Ultimi giorni per chi volesse vedere le tante mostre allestite per questa quarta edizione della Biennale del Disegno (dal 4 maggio al 28 luglio): dodici mostre fra la Galleria dell’immagine alla Biblioteca Gambalunga, Castel Sismondo, il Palazzo del Fulgor e il Museo della Città. Leitmotiv narrante il viaggio, declinato in molti modi da artisti assai diversi fra loro: da Piranesi a Lorenzo Mattotti, da Felice Giani a Samuele Grassi, da Davide Benati a i Carteles de Cine cubani, solo per citarne alcuni. “Rimini, città di mare, dell’ospitalità – scrive il Sindaco Jamil Sadegholvaad – e mèta di viaggiatori da sempre, conferma con questa Biennale di essere un crocevia di culture e di espressioni artistiche. La città dell’immaginario per eccellenza, la città di Fellini, di Guerra e di Tondelli, quella che ha fatto dell’accoglienza uno stile di vita, dimostra di essere anche un approdo sicuro per l’arte, per la creatività e per la curiosità”. E l’Assessore alla cultura Michele Lari: “In una città divenuta simbolo di trasformazione e dinamismo, la Biennale del Disegno celebra la nostra capacità di immaginare e creare, di viaggiare sia fisicamente che
Rimini da sempre ha avuto un buon numero di giornalisti, professionisti e non, che spesso erano anche scrittori. Questi, nel corso dei decenni, hanno dato vita più volte a Circoli della Stampa che hanno avuto vita più o meno lunga. Del resto le attività artistiche, sportive, mondane dell’estate influirono notevolmente, sin dagli ultimi decenni dell’Ottocento, ad una ricchezza di testate in loco e quindi anche di giornalisti (a vario titolo). E molti di questi erano oltre che redattori per i periodici locali, spesso anche corrispondenti per le testate nazionali che volevano notizie dalla Riviera. [caption id="attachment_477378" align="alignleft" width="954"] 23 gennaio 1958. Rimini, Sala dell’Arengo. Due dei protagonisti della vita giornalistica e culturale riminese degli anni ’50 e ’60 assistono dal banco della stampa alle dimissioni del Sindaco Veniero Accreman e alla nuova elezione del Sindaco Walter Ceccaroni al termine della sospensione di tre anni inflittagli dal Prefetto. Da sin. Luigi Pasquini, Nevio Matteini[/caption] Il primo Circolo della Stampa di cui si ha notizie nasce a Rimini sul finire dell’Ottocento. A tutti i giornalisti venne inviata una circolare che fissava un incontro per il 26 settembre 1899, alle ore 20.30, presso Palazzo Guerrieri (in Via Giordano Bruno, oggi Hotel Duomo) per la costituzione della
Ho incontrato in tarda mattinata, per oltre un’ora, Jamil Sadegholvaad, 52 anni, laureato in Scienze politiche, assessore per dieci anni con il Sindaco Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini dal 7 ottobre 2021. Un colloquio libero, amichevole, senza un tema specifico. Gli ho anticipato però che mi propongo di fare un giro di interviste nelle prossime settimane, sui problemi della Città, con i suoi assessori. Ho ascoltato il Sindaco alla Festa dell’Unità del V PEEP domenica scorsa, ho letto degli ultimi giorni dell’ottimo posizionamento sulla Governance poll pubblicato da Il Sole 24 ore (oltre il 57,5% di gradimento fra i cittadini). [caption id="attachment_477105" align="alignleft" width="1348"] Jamil Sadegholvaad[/caption] La prima domanda che gli ho posto è stata quella su come si realizza una leadership in Città. “Intanto avendo un’idea di città, da perseguire con il ‘fare’ in un dialogo continuo con i cittadini, obiettivi strategici e quotidiani condivisi dalla comunità. Ho ereditato dai Sindaci passati una città in trasformazione, con alcune scelte fondamentali compiute come gli investimenti sulla Fiera, sul sistema fognario, sul centro Città, sulla mobilità urbana, sul Parco del Mare solo per citarne alcune. Io, con la Giunta, stiamo impegnandoci sull’edilizia scolastica, su interventi nelle zone periferiche, sugli impianti sportivi, sulla realizzazione dei
Il 19 marzo 2024, con le dimissioni in blocco dei consiglieri, terminava la trentesima legislatura sammarinese con qualche mese d’anticipo rispetto alla scadenza naturale. Il 20 marzo i Capitani Reggenti scioglievano il Consiglio Grande e Generale e fissavano le elezioni per domenica 9 giugno. Ora, dopo la prima seduta del nuovo Consiglio l’8 luglio con la ratifica dei 60 consiglieri eletti, l’Ufficio di Presidenza ha fissato le date della prossima sessione: 18 e 19, 22 e 23 luglio. Dopo le comunicazioni presentazione, discussione ed approvazione del Programma di Governo e poi, finalmente, l’elezione dei dieci Segretari di Stato. Nuovi, ma non troppo. Gli stessi per il PDCS e il PSD (sette segretari), tre nuovi per Libera e Alleanza Riformista. Ricordiamo la composizione del nuovo Consiglio Grande e Generale dopo le elezioni del 9 giugno: PSD 8, Libera 10, PDCS 22, Alleanza Riformista 4, Repubblica Futura 8, Domani Motus Liberi 5, Rete 3. La nuova maggioranza è composta dalle due coalizioni che vedono la presenza di quattro partiti: PSD e Libera, PDCS e Alleanza Riformista. Per un totale di 44 consiglieri su 60. Quattro mesi per arrivare al via del nuovo Governo: non sono pochi. Ora espletati gli ultimi passaggi istituzionali, le forze di maggioranza
Comune di Rimini – Biblioteca Gambalunga – Fellini Museum "Tutti al mare (1843-2023). 180 anni di vacanza a Rimini" Pazzini Fra il 2023 e il 2024 il Comune di Rimini, la Biblioteca Gambalunga e la Cooperativa bagnini hanno allestito sulla spiaggia di Rimini due mostre fotografiche con la riproduzione di centinaia di immagini storiche del nostro turismo balneare. La seconda, dal 2 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024, raccontava il “mare d’inverno” ("L’altra stagione. 20 panchine 26 sguardi su un mare d’inverno") attraverso le parole di poeti e scrittori. La prima invece, dall’1 luglio al 10 settembre 2023, attraverso otto sezioni, racconta dagli albori della vita balneare a oggi: Si comincia, Tuffi e spruzzi, Chic & Chic, Parate e sfilate, Capanni e rose, Palette e secchielli, Su le braccia, giù le braccia, Tipi e riti. Nelle 100 plance, collocate fra il bagno 47 e il bagno 100, quasi 200 fotografie e 20 manifesti lungo quasi due chilometri e mezzo in riva al mare. Questo splendido catalogo, con la riproduzione delle foto della Mostra, uscito in ritardo, è comunque un prezioso documento fotografico della storia balneare riminese, curato da Nadia Bizzocchi, direttrice della Biblioteca Gambalunga, e da Marco Leonetti, del Fellini Museum. Ha scritto la Bizzocchi: “Nel
Fra le tante carte che costituiscono l’archivio personale del geom. Giulio Cesare Mengozzi (1910-1988) in corso di versamento alla Biblioteca Gambalunga di Rimini c’è una cartellina con su scritto “Gita d’istruzione a Venezia”. Le carte insieme ai tanti libri, dopo la morte di Giulio Cesare, passarono al figlio Augusto (1940-2017), bancario e poi braisseur d’affari a San Marino. Da allora sono rimasti nel suo ufficio all’Admiral Point di Dogana, sino a quando la direttrice della Gambalunga Nadia Bizzocchi nei mesi scorsi non ha contattato la vedova, la dott.ssa Nataliya Lobas, con la quale ha concordato la donazione dei libri e delle carte di Giulio Cesare alla Biblioteca Gambalunga. Mengozzi aveva lavorato per molti anni alla Gambalunghiana, ricoprendo ruoli diversi (sino ad essere reggente per alcuni anni a metà degli anni ‘50), e come pochi altri ne aveva esplorato gli angoli più nascosti. Collaboratore di infinite testate giornalistiche, soprattutto cattoliche, ma anche di “Il Resto del Carlino” (ricorda Antonio Montanari nel coccodrillo a lui dedicato in occasione della morte: “In quei primi anni Sessanta ricordo Mengozzi che al Carlino riminese sostituiva come capo-pagina Amedeo Montemaggi quando questi andava in vacanza”, su Il Ponte n. 7/1988). Scrisse centinaia di pezzi sulla storia di