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In tanti oggi pomeriggio ai funerali dell'amministratore che seppe reinventare la Regina

Oggi pomeriggio ho salutato un amico, un amico da 40 anni, Corrado Piva. Assieme a centinaia di cattolichini che hanno riempito la grande chiesa di San Pio V, per partecipare al rito funebre celebrato da don Andrea Scognamiglio. Cittadini, professionisti, pubblici amministratori, politici si sono stretti alla moglie Mirella e ai figli Riccardo e Laura. Corrado, per il suo equilibrio e per la capacità di saper progettare il futuro della propria amata Città, Cattolica, era assai benvoluto. La sua lunga esperienza amministrativa a fianco del Sindaco Gianfranco Micucci, la sua militanza politica pluridecennale nel PCI-PDS-DS-PD lo avevano fatto conoscere e apprezzare da tanti. Ci eravamo conosciuti alla metà degli anni ’80 e poi avevamo lavorato a lungo assieme, lui segretario del PCI di Cattolica ed io membro della Segreteria provinciale del PCI per la successione al Sindaco Franco Mazzocchi. E al termine di tante consultazioni e discussioni portammo la candidatura a Sindaco di Gianfranco Micucci, prima negli organismi di partito, e poi nella Città. E lui il 6 maggio 1990 vinse con un PCI che ottenne il 45,60% dei voti e 16 consiglieri su 30. E costituì per la Giunta un’alleanza PCI-Verdi Sole che ride (che avevano ottenuto l’8,61% dei voti e

Il libro di Manlio Masini "Gli anni delle macerie. Le suore salesiane dal 1943 al 1947"

Manlio Masini:  "Gli anni delle macerie. Le suore salesiane dal 1943 al 1947" Panozzo Manlio Masini ci racconta in questo suo nuovo libro le drammatiche vicende vissute dalle Suore Salesiane di Via Tripoli negli anni della guerra e del primo dopoguerra. Vicende strettamente collegate a quelle dei vicini Salesiani, già raccontate da Masini nei due volumi: “Una spiaggia una chiesa una comunità. La parrocchia dei Salesiani di Rimini dal 1912 al 1943” edito da Il Ponte nel 1988, seguito da “Eravamo i Burdèll di prét. La parrocchia dei salesiani di Rimini dal 1944 al 1982” edito da Panozzo nel 2009. Ho già scritto nella recensione al cofanetto La Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice in Rimini. Raccolta delle pubblicazioni a cura dell’Opera Salesiana Rimini del 2021: “Era il 1968 quando Adriano Celentano cantava ‘Azzurro’ che nel ritornello diceva: ‘Sembra quand'ero all'oratorio / Con tanto sole, tanti anni fa’. Ed è quello che scatta nella mia testa ogni volta che transito davanti alla Chiesa di S. Maria Ausiliatrice a Marina Centro quando il ricordo della vita dell’oratorio (il calcio, il cinema, le partite a biliardino, le gite a Loreto ed anche il fare il chierichetto) fra il 1960 e il 1970 mi fecero crescere e coinvolsero prima

Il candidato a sindaco per il centrosinistra a Santarcangelo: "Pronto a dimettermi da segretario PD. I 5 Stelle? Ben contenti di averli nelle liste"

Filippo Sacchetti E’ nato a Cesena il 14 agosto 1988. Ha 35 anni Residente a Santarcangelo di Romagna Laurea in economia Iscritto ai DS dal 2006. Al PD dal 2008 Eletto in Consiglio Comunale dal 2009 al 2011 con il Sindaco Mauro Morri (2009-2013) Capogruppo PD dal 2009 al 2011 Presidente del Consiglio Comunale nel 2009 Assessore comunale dal 2011 al 2013 Segretario comunale del PD di Santarcangelo dal 2009 al 2011 In Giunta con il Sindaco Alice Parma dal 2014 al 2024 Segretario di Federazione dal 4 dicembre 2018 Indicato come candidato Sindaco nella Direzione del PD di Santarcangelo di Romagna del 17 gennaio2024. Firmato l’accordo con le liste civiche Più Santarcangelo da Pamela Fussi (attuale vice-Sindaca) e Pensa – Una mano per Santarcangelo da Paolo Novelli Docente dal 2020 presso gli enti di formazione professionale. Sta studiando per partecipare al maxi concorso del Ministero della Pubblica Istruzione per l’insegnamento nelle scuole pubbliche [caption id="attachment_449087" align="aligncenter" width="896"] 7 aprile 2014. Santarcangelo di Romagna. Campagna elettorale, candidata Sindaca Alice Parma. Cena di autofinanziamento. Da sin. on. Cesare Damiano, Filippo Sacchetti, Alice Parma[/caption] Abbiamo rivolto a Filippo Sacchetti 10 domande sul PD riminese in quanto Segretario della Federazione e sulla sua candidatura a Sindaco per il Comune di Santarcangelo di Romagna. Come arriva il PD riminese a

Come si muove il partito di Salvini a Rimini verso le elezioni europee e amministrative

Con quest’ultima lunga chiacchierata con Elena Raffaelli, segretaria provinciale della Lega, chiudo questa carrellata sui partiti riminesi che stanno preparandosi alle elezioni europee e amministrative ormai fissate dal Governo in un election day per sabato 8 e domenica 9 giugno 2024. Nell’aprile 1984, quarant’anni fa, Umberto Bossi fondava la Lega Lombarda (poi diventata Lega Nord nel dicembre 1989) di cui sarà il Segretario sino ad aprile 2012, quando sarà travolto dallo scandalo dei fondi di partito dirottati sulla sua famiglia. Lo sostituì per poco più di un anno Roberto Maroni. Il 15 dicembre 2013 Matteo Salvini veniva eletto Segretario con elezioni primarie interne dopo le elezioni  politiche di febbraio in cui la Lega aveva toccato i minimi storici, sia a livello nazionale sia nei suoi tradizionali baluardi locali e regionali. Salvini impresse una svolta storica alla Lega, riorientando il suo indirizzo politico verso le destre nazionaliste europee. Il 14 dicembre 2017 il partito assunse la nuova denominazione Lega per Salvini Premier. Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 la Lega, all'interno di una coalizione di centrodestra, ottenne il risultato storico del 17,35% delle preferenze alla Camera e del 17,65% al Senato, confermandosi come primo partito dell'area di centro-destra e attestandosi come terza forza politica del paese. Il risultato massimo

Nel primo mese di apertura oltre ventimila i visitatori

Sono stato a Roma a vedere la Mostra su Enrico Berlinguer (allestita nelle sale dell’ex-Mattatoio ed in calendario dal 15 dicembre 2023 all’11 febbraio 2024). Allestita magnificamente dall’architetto Alessandro D’Onofrio, con un percorso documentario (foto, cimeli, documenti, libri) curato dagli storici Alessandro Hobel e Gregorio Sargonà. Mostra voluta dall’Associazione Enrico Berlinguer, che raggruppa tutte le Fondazioni italiane che custodiscono il patrimonio storico e immobiliare dell’ex-PCI-PDS-DS, presieduta da Ugo Sposetti, ex parlamentare ed ex tesoriere del PCI. Nel primo mese di apertura sono stati oltre ventimila i visitatori nei due padiglioni di oltre duemila quadri di esposizione. In mezzo ai tanti anziani militanti comunisti, anche molti giovani. Assieme ai documenti cartacei e fotografici decine di installazioni video trasmettono spezzoni di registrazioni tematiche tratte da interviste, da comizi alle Feste de L’Unità, da partecipazioni alle Tribune elettorali. Nella sala cinematografica viene trasmesso il film documentario di Valter Veltroni su Berlinguer. Grandi pannelli ricostruiscono i viaggi all’estero di Berlinguer, le principali leggi di riforma promosse ed approvate nel corso degli anni della sua Segreteria generale (dal 1969 al 1984), la battaglia contro il terrorismo, la cronografia della sua vita incrociata con gli eventi nazionali ed internazionali. In una sala su un grande tavolo le centinaia di libri

Lo splendido libro di Fabio Fiori "Cola Pesce e Burdela Turchina" con le illustrazioni di Gabriele Geminiani

Fabio Fiori "Cola Pesce e Burdela Turchina" Illustrazioni di Gabriele Geminiani NFC La storia di Cola Pesce è una delle più belle leggende siciliane. Italo Calvino nel 1951 la inserì nelle sue “Fiabe italiane” (raccolta edita da Einaudi, ristampata poi infinite volte anche da altre case editrici). Mezzo uomo e mezzo pesce: la fantasia popolare gli attribuiva pinne al posto delle braccia e branchie al posto dei polmoni. La storia racconta che nel 1140 il normanno Ruggero II, re di Sicilia dal 1130 al 1154, incuriosito dalle storie meravigliose che si raccontavano su Cola, ottimo nuotatore e scrutatore di abissi marini, lo volle incontrare. Recatosi in mare con una delle sue navi, nel mezzo dello stretto di Messina, chiese a Cola prima di recuperare una coppa d’oro da lui gettata in mare, poi la sua corona ed infine un anello della sua più bella dama. Cola recuperò i due primi oggetti, ma poi stremato non emerse più dal mare. Questa leggenda del mare, probabilmente una delle più belle mai raccontate (Fiori afferma che è una delle poche di ambientazione marina del repertorio italiano che ne annovera su questo tema una decina in tutto), non è solamente una storia d’eroismo, ma anche una leggenda d’amore. I tre oggetti

Le scelte del PSI in vista dela prossima tornata elettorale

Piccolo, piccolo partito ma con un grande, grande nome. Il PSI trae la sua origine storica e ideologica dal Partito Socialista Italiano, nato a Genova nel 1892. Il più antico partito politico in senso moderno e la prima formazione organizzata della sinistra in Italia, oltre ad aver rappresentato anche il prototipo del partito di massa. Rifondato nel 2007, dichiarò continuità con l'omonima formazione sciolta nel 1994 travolta dagli scandali di mani pulite. Dopo anni di divisioni, nell’aprile 2007 il segretario dello SDI Enrico Boselli, annunciò l’intenzione di dar vita al Partito socialista. Inizialmente lanciato il 5 ottobre 2007 con il nome di Partito Socialista. A seguito del cattivo risultato elettorale nazionale alle politiche del 13 e 14 aprile 2008 (solo lo 0,98% dei voti; a Rimini l’0.55%) Boselli presentò le sue dimissioni dalla guida del partito e venne convocato il congresso di fondazione che si svolse dal 4 al 6 luglio 2008 che nominò Segretario Riccardo Nencini (che ricoprì l’incarico sino a marzo 2019 quando fu sostituito al Congresso da Enzo Maraio). Il 7 ottobre 2009 il partito assunse l'attuale denominazione. In questo quindicennio il PSI ha partecipato alle elezioni politiche in vari raggruppamenti di centro-sinistra, riuscendo ad eleggere a volte alcuni parlamentari. Anche nelle elezioni comunali nella

Anche a Rimini gli azzurri cercano il rilancio con una stagione di congressi, i primi dopo decenni: "Dagli alleati pretendiamo rispetto" ma pesano le fughe dei big

Forza Italia si sta avviando al Congresso Nazionale il 24-25 febbraio: il primo dopo decenni ed il primo senza il suo fondatore padre/padrone Silvio Berlusconi. Il Congresso dovrà eleggere il Segretario Nazionale che quasi sicuramente sarà ancora Antonio Tajani, attuale Ministro degli Esteri e Vice-Presidente del Consiglio di Giorgia Meloni, eletto dopo la morte di Berlusconi il 15 luglio 2023. Un partito che nelle ultime elezioni si è attestato fra il 6 e l’8% del voto degli elettori italiani. Un partito che cerca di mantenere ed accrescere i voti di un’area moderata di centro, spesso lontana dalle posizioni dei suoi alleati di destra, Lega e Fratelli d’Italia. Cosa non facile anche per l’assenza, nel bene e nel male, del carisma di Berlusconi. [caption id="attachment_447426" align="alignleft" width="1024"] Il congresso di Forza Italia a Bellaria[/caption] Tajani è atteso a Rimini il prossimo venerdì, il 12 gennaio, prima tappa di un tour romagnolo di ascolto delle categorie economiche in previsione delle prossime elezioni europee e comunali. Ma, ci dice il sen. Antonio Barboni, eletto Coordinatore Provinciale al Congresso riminese di Forza Italia il 16 dicembre a Bellaria, il vero avvio della campagna per le elezioni di primavera sarà con le feste per i trenta anni del

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